Scopri i segreti dell’isola di San Giorgio a Venezia: arte, labirinti e Homo Faber 2024

L'isola di San Giorgio Maggiore a Venezia offre una vista mozzafiato, una basilica palladiana, un labirinto dedicato a Borges e l'esposizione Homo Faber 2024. Un viaggio tra storia, arte e artigianato.

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  • La Basilica di San Giorgio Maggiore, capolavoro di Andrea Palladio, iniziata nel 1566 e completata nel 1610.
  • Il labirinto di Borges, inaugurato nel 2011, si estende su 2300 mq e contiene oltre 3200 piante di bosso.
  • L'esposizione biennale Homo Faber 2024, dal 1 al 30 settembre, con opere di oltre 400 artigiani da più di 70 Paesi.

L’isola di San Giorgio Maggiore, situata proprio di fronte a Piazza San Marco, rappresenta una delle gemme meno conosciute ma più affascinanti della laguna veneziana. Questo piccolo lembo di terra, raggiungibile in pochi minuti di traghetto, offre una vista mozzafiato sul Palazzo Ducale e su Piazza San Marco, ma è soprattutto un’oasi di tranquillità che conserva l’autentico spirito veneziano.

Un tesoro architettonico e artistico

L’isola è celebre per la Basilica di San Giorgio Maggiore, un capolavoro di Andrea Palladio, uno dei più grandi architetti del Rinascimento. La costruzione della basilica iniziò nel 1566 e fu completata nel 1610, poco dopo la morte dell’architetto. La facciata della chiesa è un esempio perfetto di architettura palladiana, con le sue linee classiche, il frontone triangolare e le colonne corinzie che evocano i templi dell’antica Roma.

All’interno, la basilica ospita opere d’arte di grande rilievo, tra cui “L’Ultima Cena” e “La Raccolta della Manna” di Jacopo Tintoretto. L’altare maggiore, progettato da Baldassare Longhena, è decorato con statue e rilievi che celebrano la storia sacra. Ma l’isola non è solo la sua basilica: tra i palazzi storici si cela uno straordinario labirinto, omaggio allo scrittore argentino Jorge Luis Borges.

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Il labirinto di Borges e la Fondazione Cini

Inaugurato nel 2011, il labirinto dedicato a Borges è stato ideato dall’architetto inglese Randoll Coate e realizzato dalla Fondazione Giorgio Cini per volontà di Maria Kodama, vedova dello scrittore. Si estende su una superficie di 2300 mq ed è costituito da oltre 3200 piante di bosso, una pianta sempreverde che rappresenta la natura eterna e la complessità della mente umana. Al suo interno, simboli come bastoni, specchi, clessidre e tigri richiamano i temi centrali della scrittura di Borges, in particolare la sua opera “Il giardino dei sentieri che si biforcano”.

La Fondazione Giorgio Cini, nata il 20 aprile 1951 per iniziativa di Vittorio Cini in memoria del figlio Giorgio, ha lo scopo di promuovere il ripristino del complesso monumentale dell’isola. Nel corso dei suoi oltre settant’anni di storia, la Fondazione ha promosso innumerevoli attività culturali, artistiche e scientifiche, ospitando seminari e conferenze di grande rilievo internazionale.

Homo Faber 2024: un tributo all’artigianato contemporaneo

Dal 1 al 30 settembre, la Fondazione Cini ospita Homo Faber, un’esposizione biennale che celebra il miglior artigianato contemporaneo. Curata dalla Michelangelo Foundation, l’edizione di quest’anno è diretta dal regista Luca Guadagnino e dall’architetto Nicolò Rosmarini. Il tema scelto, “The Journey of Life”, esplora il percorso della vita umana attraverso l’artigianato, con opere realizzate da oltre 400 artigiani provenienti da più di 70 Paesi.

L’esposizione si sviluppa in undici tappe, ognuna delle quali rappresenta una fase della vita umana, dalla nascita all’aldilà. Tra le opere esposte, spiccano i capi in maglia di Alaïa, i gioielli di Van Cleef & Arpels e le creazioni di artisti come Pierre Salagnac e Anna Volkova. L’allestimento scenografico e immersivo, che rende omaggio al grande Carlo Scarpa, offre un’esperienza unica ai visitatori, che possono anche assistere a dimostrazioni dal vivo degli artigiani.

I nostri consigli di viaggio

Per i viaggiatori occasionali, una visita all’isola di San Giorgio Maggiore rappresenta un’occasione imperdibile per scoprire un lato meno conosciuto di Venezia. Consigliamo di dedicare almeno una mezza giornata per esplorare la basilica, il labirinto di Borges e i magnifici spazi della Fondazione Cini. Non dimenticate di salire sul campanile per godere di una vista panoramica mozzafiato sulla laguna.

Per i viaggiatori esperti, suggeriamo di partecipare a uno dei seminari o delle conferenze ospitate dalla Fondazione Cini, che offrono approfondimenti su temi culturali, artistici e scientifici di grande attualità. Inoltre, durante Homo Faber, non perdete l’opportunità di visitare le botteghe degli artigiani veneziani grazie al programma “Homo Faber in Città”, che vi permetterà di scoprire itinerari inediti e di apprezzare il sapiente operato degli artigiani locali.

In conclusione, l’isola di San Giorgio Maggiore non è solo un luogo di straordinaria bellezza, ma anche un centro pulsante di cultura e creatività, che merita di essere scoperto e apprezzato in tutte le sue sfaccettature. Buon viaggio!


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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