
Pianifica la tua prossima vacanza da sogno con l’aiuto dell’AI
- L'uso dell'AI per i viaggi è aumentato dal 27% al 44% nel 2024.
- Il 15% dei turisti italiani ha usato l'AI nel 2024 per consigli.
- Il 29% degli italiani usa l'AI per scegliere la meta.
- Boomer (+111%) e Gen X (+85%) usano di più l'AI.
- Il 43% delle strutture italiane investe in sistemi AI.
Ciò che un tempo era relegato ai margini dell’innovazione tecnologica, si sta rapidamente trasformando in una componente essenziale del processo di pianificazione delle vacanze, sia per i viaggiatori individuali che per le aziende. L’adozione di chatbot come ChatGPT e di piattaforme specializzate come Vacay, Mindtrip, Layla e GuideGeek sta crescendo esponenzialmente, offrendo agli utenti la possibilità di personalizzare i propri itinerari in base al budget, al tempo disponibile e alle preferenze personali.
Il motivo di questa rapida ascesa è semplice: l’AI semplifica notevolmente il processo di ricerca e prenotazione, consentendo agli utenti di risparmiare tempo e fatica. Invece di passare ore a confrontare voli, hotel e attività, i viaggiatori possono semplicemente inserire i propri requisiti in un chatbot e ricevere un itinerario completo in pochi minuti. Questa comodità è particolarmente apprezzata da coloro che desiderano organizzare viaggi all’estero, poiché l’AI elimina la necessità di tradurre informazioni e districarsi tra siti web in lingue straniere.
Stando a quanto emerge da un’analisi condotta dal portale di ricerca viaggi Omio, *il numero di viaggiatori da Europa e Stati Uniti che intende avvalersi dell’intelligenza artificiale per organizzare le proprie trasferte è aumentato significativamente, passando dal 27% nel 2023 al 44% nel 2024. Nel contesto italiano, l’Osservatorio Travel Innovation del Politecnico di Milano ha accertato che, nel 2024, il 15% dei turisti ha impiegato l’AI per reperire consigli e delineare itinerari, mentre il 29% delle agenzie di viaggio l’ha sperimentata.

Sfide e Opportunità nell’Era dell’AI nel Turismo
Nonostante i numerosi vantaggi, l’utilizzo dell’AI nella pianificazione dei viaggi presenta anche delle sfide. Uno dei problemi principali è l’affidabilità delle informazioni fornite dai chatbot. Può capitare che vengano consigliati ristoranti chiusi o affollati, o che vengano forniti itinerari irrealistici a causa di stime imprecise dei tempi di percorrenza. È quindi fondamentale verificare sempre le informazioni fornite dall’AI e integrarle con ricerche aggiuntive.
Un altro aspetto da considerare è la mancanza di originalità degli itinerari proposti dall’AI. Spesso, i chatbot si limitano a suggerire i luoghi turistici più famosi, tralasciando gemme nascoste e esperienze autentiche. Per questo motivo, è consigliabile utilizzare l’AI come punto di partenza per la pianificazione del viaggio, ma poi arricchire l’itinerario con le proprie ricerche e scoperte personali.
Nel settore dei viaggi aziendali, l’AI sta aprendo nuove frontiere grazie all’intelligenza artificiale agentica, un tipo di AI in grado di agire in modo autonomo, prendendo decisioni e svolgendo compiti complessi con un intervento umano minimo. Questo permette ai viaggiatori d’affari di concentrarsi sugli aspetti più importanti del loro lavoro, delegando all’AI la gestione della logistica e dell’organizzazione del viaggio.
Jean-Christophe Taunay-Bucalo, presidente e direttore operativo di TravelPerk, ha sottolineato come i viaggiatori d’affari stiano passando dall’utilizzo di filtri di ricerca all’inserimento di prompt specifici, sfruttando al massimo le capacità dell’AI per trovare le soluzioni di viaggio più adatte alle loro esigenze.
- L'AI sta davvero democratizzando il viaggio...✈️...
- Attenzione! L'AI rischia di standardizzare troppo......
- E se l'AI ci spingesse verso un turismo più lento...? 🐢......
Il Cambiamento delle Abitudini dei Viaggiatori e l’Impatto sull’Ospitalità
L’adozione dell’AI nel turismo sta portando a un cambiamento significativo nelle abitudini dei viaggiatori. Sempre più persone si affidano agli algoritmi per scegliere dove andare e come prenotare, semplificando la ricerca e conquistando anche le generazioni meno tecnologiche. Secondo l’Hospitality & Travel Report 2025 di Adyen, il 29% degli italiani ha utilizzato strumenti basati su AI per scegliere la meta delle proprie vacanze, con un aumento del 77% rispetto al 2024.
A sorprendere è soprattutto la crescita dell’utilizzo dell’AI tra i Boomer (+111%) e la Gen X (+85%), segno che la tecnologia non è più solo per i più giovani. L’aspirazione a rendere le cose più semplici, a evitare ore di indagini online e a discernere le informazioni rilevanti da quelle superflue è un’esigenza che attraversa tutte le fasce d’età.
Anche il settore dell’ospitalità sta subendo una trasformazione, con hotel sempre più automatizzati e su misura. Gli utenti si aspettano procedure snelle e senza intermediari, e il 43% delle strutture ricettive italiane sta investendo in sistemi di ricerca avanzati e piattaforme capaci di adattare l’offerta in base ai gusti specifici del cliente.
Tra le mete più cercate dagli italiani, le località balneari rimangono in cima alla lista, con Tropea, Porto Cesareo, Vieste e Villasimius tra le preferite. Chi ha scelto di viaggiare all’estero, ha confermato l’amore per le grandi città come Parigi, Londra e New York, ma ci sono anche sorprese in forte crescita come Sharm El Sheikh, Malaga e Saranda in Albania.
I nostri consigli di viaggio
L’AI è uno strumento potente per la pianificazione dei viaggi, ma è importante utilizzarlo con consapevolezza. Verificate sempre le informazioni fornite dai chatbot e integratele con le vostre ricerche personali. Non abbiate paura di esplorare gemme nascoste e di allontanarvi dai percorsi turistici più battuti.
Consiglio per i viaggiatori occasionali: Se siete alla ricerca di un’esperienza autentica, provate a chiedere all’AI di suggerirvi attività insolite o eventi locali che si svolgono durante il vostro viaggio. Potreste scoprire tesori nascosti che non trovereste mai nelle guide turistiche tradizionali.
Nozione per i viaggiatori esperti:* Esplorate l’integrazione dell’AI con la realtà aumentata (AR) per un’esperienza di viaggio immersiva. Immaginate di puntare il vostro smartphone verso un monumento e di ricevere informazioni dettagliate sulla sua storia e architettura direttamente sullo schermo.
In definitiva, l’AI può rendere la pianificazione dei viaggi più semplice ed efficiente, ma non deve sostituire la vostra curiosità e il vostro spirito di avventura. Lasciatevi ispirare dalla tecnologia, ma non dimenticate di ascoltare il vostro istinto e di seguire il vostro cuore. Ricordate, il viaggio più bello è quello che vi porta a scoprire qualcosa di nuovo su voi stessi e sul mondo che vi circonda.
- Pagina delle carriere di Omio, utile per approfondire la società.
- Insight sulle abitudini dei consumatori e innovazioni nella gestione trasferte lavorative.
- Portale di ricerca viaggi Omio, dati sull'uso dell'AI per organizzare trasferte.
- Roam Around diventa Layla, app di pianificazione viaggi AI.
- Pagina Wikipedia di GuideGeek, fornisce una panoramica sul servizio AI.