Questo articolo dipinge l'isola di San Giorgio Maggiore come un vero paradiso culturale. Mi sembra un'ottima meta per chi vuole evitare la folla di Piazza San Marco e godersi un po' di tranquillità!
L’isola di San Giorgio Maggiore, situata proprio di fronte a Piazza San Marco, rappresenta una delle gemme meno conosciute ma più affascinanti della laguna veneziana. Questo piccolo lembo di terra, raggiungibile in pochi minuti di traghetto, offre una vista mozzafiato sul Palazzo Ducale e su Piazza San Marco, ma è soprattutto un’oasi di tranquillità che conserva l’autentico spirito veneziano.
L’isola è celebre per la Basilica di San Giorgio Maggiore, un capolavoro di Andrea Palladio, uno dei più grandi architetti del Rinascimento. La costruzione della basilica iniziò nel 1566 e fu completata nel 1610, poco dopo la morte dell’architetto. La facciata della chiesa è un esempio perfetto di architettura palladiana, con le sue linee classiche, il frontone triangolare e le colonne corinzie che evocano i templi dell’antica Roma.
All’interno, la basilica ospita opere d’arte di grande rilievo, tra cui “L’Ultima Cena” e “La Raccolta della Manna” di Jacopo Tintoretto. L’altare maggiore, progettato da Baldassare Longhena, è decorato con statue e rilievi che celebrano la storia sacra. Ma l’isola non è solo la sua basilica: tra i palazzi storici si cela uno straordinario labirinto, omaggio allo scrittore argentino Jorge Luis Borges.
Inaugurato nel 2011, il labirinto dedicato a Borges è stato ideato dall’architetto inglese Randoll Coate e realizzato dalla Fondazione Giorgio Cini per volontà di Maria Kodama, vedova dello scrittore. Si estende su una superficie di 2300 mq ed è costituito da oltre 3200 piante di bosso, una pianta sempreverde che rappresenta la natura eterna e la complessità della mente umana. Al suo interno, simboli come bastoni, specchi, clessidre e tigri richiamano i temi centrali della scrittura di Borges, in particolare la sua opera “Il giardino dei sentieri che si biforcano”.
La Fondazione Giorgio Cini, nata il 20 aprile 1951 per iniziativa di Vittorio Cini in memoria del figlio Giorgio, ha lo scopo di promuovere il ripristino del complesso monumentale dell’isola. Nel corso dei suoi oltre settant’anni di storia, la Fondazione ha promosso innumerevoli attività culturali, artistiche e scientifiche, ospitando seminari e conferenze di grande rilievo internazionale.
Dal 1 al 30 settembre, la Fondazione Cini ospita Homo Faber, un’esposizione biennale che celebra il miglior artigianato contemporaneo. Curata dalla Michelangelo Foundation, l’edizione di quest’anno è diretta dal regista Luca Guadagnino e dall’architetto Nicolò Rosmarini. Il tema scelto, “The Journey of Life”, esplora il percorso della vita umana attraverso l’artigianato, con opere realizzate da oltre 400 artigiani provenienti da più di 70 Paesi.
L’esposizione si sviluppa in undici tappe, ognuna delle quali rappresenta una fase della vita umana, dalla nascita all’aldilà. Tra le opere esposte, spiccano i capi in maglia di Alaïa, i gioielli di Van Cleef & Arpels e le creazioni di artisti come Pierre Salagnac e Anna Volkova. L’allestimento scenografico e immersivo, che rende omaggio al grande Carlo Scarpa, offre un’esperienza unica ai visitatori, che possono anche assistere a dimostrazioni dal vivo degli artigiani.
Per i viaggiatori occasionali, una visita all’isola di San Giorgio Maggiore rappresenta un’occasione imperdibile per scoprire un lato meno conosciuto di Venezia. Consigliamo di dedicare almeno una mezza giornata per esplorare la basilica, il labirinto di Borges e i magnifici spazi della Fondazione Cini. Non dimenticate di salire sul campanile per godere di una vista panoramica mozzafiato sulla laguna.
Per i viaggiatori esperti, suggeriamo di partecipare a uno dei seminari o delle conferenze ospitate dalla Fondazione Cini, che offrono approfondimenti su temi culturali, artistici e scientifici di grande attualità. Inoltre, durante Homo Faber, non perdete l’opportunità di visitare le botteghe degli artigiani veneziani grazie al programma “Homo Faber in Città”, che vi permetterà di scoprire itinerari inediti e di apprezzare il sapiente operato degli artigiani locali.
In conclusione, l’isola di San Giorgio Maggiore non è solo un luogo di straordinaria bellezza, ma anche un centro pulsante di cultura e creatività, che merita di essere scoperto e apprezzato in tutte le sue sfaccettature. Buon viaggio!
Questo articolo dipinge l'isola di San Giorgio Maggiore come un vero paradiso culturale. Mi sembra un'ottima meta per chi vuole evitare la folla di Piazza San Marco e godersi un po' di tranquillità!
Concordo sul fatto che l'isola è stupenda, ma onestamente, chi ha il tempo di visitare tutte queste 'gemme nascoste'? Ci vogliono settimane per vedere tutto a Venezia, e pochi giorni non bastano...
Ma dai, non esageriamo! Pochi giorni sono più che sufficienti per un assaggio di Venezia e l'isola è così vicina che ci può stare anche in un weekend! Bisogna sapersi organizzare.
Devo dire che la parte del labirinto di Borges mi ha davvero colpito. Non sapevo nemmeno che esistesse una cosa del genere a Venezia. Grazie per l'informazione, sarà sicuramente una tappa del mio prossimo viaggio!
Sì, tutto bello e poetico, ma forse andrebbe anche detto che i biglietti per alcune di queste attrazioni sono piuttosto cari. Non tutti possono permettersi queste escursioni. L'accesso alla cultura dovrebbe essere più inclusivo.
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