Via Francigena: Riscopri te stesso lungo l’antico cammino?

Esplora la storia millenaria e i paesaggi mozzafiato della Via Francigena, un itinerario che unisce spiritualità, cultura e natura, offrendo un'esperienza unica di scoperta interiore e connessione con il passato.

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  • La Via Francigena, lunga circa 1.600 km, univa Canterbury a Roma.
  • Riconosciuta nel 1994 come Itinerario Culturale del Consiglio d'Europa.
  • Tappa B12 accorcia il percorso di 47.8 km per i ciclisti.
  • La Pieve di San Macario risale al X secolo.
  • Anello di 10 km con partenza da Casano, per esplorare Luni.

L’eco del passato vibra lungo la Via Francigena, un tragitto secolare che continua ad affascinare viandanti e pellegrini. Un itinerario pregno di sacralità, cultura e scenari stupefacenti, che serpeggia attraverso l’Europa, congiungendo Canterbury a Roma. La Via Francigena non è solamente un percorso esteriore, ma un’avventura dell’anima, un’opportunità per ritrovare se stessi e il mondo circostante.

Un viaggio nel tempo: Luni e la Via Francigena

La Via Francigena, un tempo chiamata Via Francesca o Romea, costituisce un’arteria storica basilare che univa l’Europa settentrionale alla città eterna. Questo itinerario, lungo circa 1.600 chilometri, ha esercitato un ruolo fondamentale nell’unificazione culturale dell’Europa durante il Medioevo. Il viaggio verso Roma, intrapreso per onorare la tomba dell’apostolo Pietro, rientrava tra le tre “peregrinationes maiores“, insieme ai pellegrinaggi in Terra Santa e a Santiago di Compostela.

Nel 1994, la Via Francigena ha conseguito il riconoscimento di “Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa“, un titolo di prestigio condiviso con il Cammino di Santiago di Compostela. La sezione che attraversa la Lunigiana offre un’esperienza irripetibile, immergendosi in borghi caratteristici, mulattiere, vigneti e coltivazioni di olivi. Questo cammino consente di rivivere, anche se in minima parte, le tracce di milioni di pellegrini che nel corso dei secoli hanno calcato questi sentieri con uno spirito differente da quello contemporaneo.
Da Santo Stefano di Magra, la Via Francigena seguiva il corso del fiume, inoltrandosi nella pianura di Luni. Tuttavia, a partire dal XII secolo, a causa dell’insabbiamento della zona, il tracciato fu modificato, spostandosi più a monte attraverso i paesi di Burcione, Bibola, Ponzano Superiore e Falcinello, sino a raggiungere l’attuale Sarzana. Luni, membro dell’Associazione Europea Via Francigena, rappresenta una tappa essenziale del pellegrinaggio, come attestato dallo stesso vescovo Sigerico.

Oggi, è possibile esplorare questo tratto a piedi o in bicicletta, seguendo il percorso storico della Via Francigena e costeggiando il Canale Lunense, un’opera idraulica realizzata negli anni ’30 per l’irrigazione della Val di Magra. Lungo il cammino, si può ammirare l’area archeologica di Portus Lunae e l’antico anfiteatro romano. Per i ciclisti, è disponibile la Variante mare (Tappa B12), che da Luni conduce verso la costa, seguendo le strade litoranee fino a Marina di Massa. Questa variante, partendo da Aulla, accorcia la tappa a 47.8 km ed evita la salita dopo Avenza. La pista ciclopedonale regala un’esperienza suggestiva, immersa nel verde, tra boschi, canneti, orti e piccoli ponti sul fiume.

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Un itinerario suggestivo: da Lucca a Luni

Il percorso da Lucca a Luni, di circa 55 km, costituisce un tratto incantevole della Via Francigena. Lucca, l’ultimo notevole centro urbano toscano lambito dalla Francigena, precede la porzione appenninica che arriva sino al monte Bardone, oggi noto come passo della Cisa. Il tracciato attraversava il lungo rettilineo dell’antico decumano cittadino, uscendo da Porta San Gervasio in direzione di Ponte San Pietro sul Serchio. Il fiume Serchio, con le sue acque cristalline e calme, scorre sotto il ponte, arricchendo il panorama con la presenza di una statua che raffigura un santo.

Risalendo la valle del rio Contessora, si incontra la Pieve di San Macario in monte, risalente al X secolo. Questo luogo di culto, rimaneggiato nel corso dei secoli, conserva una robusta torre che ne sottolinea le funzioni di rifugio fortificato. Ritornando a valle, si scopre l’antico spedale di San Michele a Contessora, datato 1175, che un tempo ospitava un “spedale” per pellegrini, distrutto durante l’ultima guerra. La chiesa, con l’abside orientata a est, era consacrata a San Michele e San Tommaso.
Proseguendo verso il valico di Gavine, si entra nella val Freddana, dove il percorso si ricongiunge a quello alternativo che, partendo da Lucca, percorreva la valle. L’antica Francigena si estendeva fino alla successiva “mansio” di Camaiore (Campusmaior), incontrando Montemagno, dove si trovava un “spedale” dedicato a San Michele. Transitava poi ai piedi dell’antica “Plebes Sancti Stefani de Camaiore“, una pieve romanica preceduta da un’ampia scalinata in pietra.

Dopo Camaiore, la Via Francigena puntava verso Pietrasanta, deviando verso ponente. Una biforcazione indirizzava alla Plebes Sanctae Felicitatis, oggi nota come pieve di San Giovanni. Oltrepassata Pietrasanta, si guadava il fiume Motrone, nelle cui vicinanze, alla sua confluenza con il mare, si trovava il porto omonimo. Si giungeva poi a Montignoso, dominato dalla rocca del castello Aghinolfi, un’antica fortificazione romana e longobarda che controllava la via costiera tra Pisa e Luni. Di questa fortezza, oggi restano pochi resti, ma la sua posizione elevata offre una vista sul paese e sulla vallata fino al mare. Il cammino proseguiva verso ovest, mantenendosi sulle pendici collinari delle Alpi Apuane, fino a Luni, un porto di rilievo in epoca romana, successivamente decaduto e colpito dalla malaria, tanto che nel 1201 la sede vescovile fu trasferita a Sarzana.

Un’escursione alla scoperta dell’antica Luni

Per chi desidera immergersi nella storia e nella natura, è possibile percorrere un anello di 10 chilometri lungo la Via Francigena, con partenza da Casano, nella valle del torrente Parmignola. Questo itinerario, adatto anche ai principianti, offre un viaggio nel tempo, attraversando l’area archeologica e l’anfiteatro romano dell’antica Luni.
Il percorso, praticamente pianeggiante, segue il Canale Lunense, un’opera idraulica di fine ‘800 importante per lo sviluppo agricolo della piana del Magra. Si ripercorrono poi i resti della Linea Gotica e le sponde del torrente Parmignola, concludendo il circuito con il ritorno a Casano. Il tragitto copre una porzione della tappa 25 della Francigena, la Sarzana-Massa, presentando un dislivello di 120 metri.

I nostri consigli di viaggio

La Via Francigena è un’esperienza che può essere vissuta in molti modi diversi, a seconda del tempo a disposizione, degli interessi e delle capacità fisiche. Per i viaggiatori occasionali, consigliamo di percorrere brevi tratti, magari in giornata, per assaporare l’atmosfera e la bellezza dei luoghi. Un’ottima idea è quella di partecipare a escursioni organizzate, che offrono un’esperienza guidata e sicura.

Per i viaggiatori esperti, invece, la Via Francigena può rappresentare una sfida più impegnativa, da affrontare in più giorni o settimane. In questo caso, è fondamentale pianificare attentamente il percorso, tenendo conto delle distanze, dei dislivelli e delle strutture ricettive disponibili. È importante anche prepararsi fisicamente, allenandosi regolarmente nelle settimane precedenti alla partenza.

Indipendentemente dal tipo di viaggio che si sceglie di intraprendere, la Via Francigena è un’esperienza che arricchisce l’anima e apre la mente. Un’occasione per riscoprire il valore del cammino, della lentezza e dell’incontro con gli altri. Un viaggio che ci invita a riflettere sul nostro posto nel mondo e sul significato della nostra esistenza. La Via Francigena non è solo un percorso fisico, ma un cammino interiore che ci porta alla scoperta di noi stessi e del mondo che ci circonda. È un’esperienza che lascia un segno indelebile nel cuore e nella mente, un ricordo prezioso da custodire per sempre.


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