Wet lease: è davvero una buona idea per il turismo di Rimini e Verona?

La strategia di ITA Airways di ricorrere al wet lease per le rotte regionali solleva interrogativi sull'impatto sulle destinazioni turistiche 'minori'. Approfondiamo i pro e i contro per il settore.

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  • ITA Airways: 12,6 milioni di passeggeri nei primi 9 mesi del 2025.
  • Load factor medio all'83,4%, con un incremento di 2,5% sul 2024.
  • Lufthansa mira al 90% di ITA Airways entro giugno 2026.

Una di queste strategie è il wet lease, un accordo in cui una compagnia aerea noleggia un aeromobile completo di equipaggio da un’altra compagnia. Questa pratica, sebbene comune, solleva interrogativi sul suo impatto sulle destinazioni turistiche, specialmente quelle considerate “minori”. Il caso di ITA Airways e il suo ricorso al wet lease per servire rotte come Rimini e Verona è un esempio emblematico di questa dinamica, che merita un’analisi approfondita.

Le ragioni del wet lease per ITA Airways

ITA Airways, nata dalle ceneri di Alitalia, si è trovata a dover affrontare sfide significative fin dal suo esordio. Per ottimizzare i costi e garantire la continuità operativa, la compagnia ha spesso fatto ricorso al wet lease. Questa scelta strategica si rivela particolarmente rilevante per le destinazioni regionali come Rimini e Verona, che potrebbero non generare un volume di traffico sufficiente a giustificare l’impiego di aeromobili di grandi dimensioni o con costi operativi elevati.

Nel corso del 2025, i vertici di ITA Airways hanno esplicitamente indicato la ricerca di soluzioni di wet lease per le cosiddette “rotte sottili”, prendendo ad esempio proprio Rimini e Verona. L’obiettivo dichiarato è quello di trovare aeromobili con una capacità adeguata a queste destinazioni, ma con costi inferiori rispetto a quelli sostenuti con la flotta principale della compagnia. Questa strategia si inserisce in un contesto più ampio, che vede ITA Airways allinearsi alle pratiche operative del Lufthansa Group, di cui fa parte. Le compagnie aeree del gruppo tedesco ricorrono frequentemente al wet lease per ottimizzare l’utilizzo della flotta e servire destinazioni regionali con aeromobili più piccoli e a costi più contenuti.

L’Amministratore Delegato di ITA Airways, *Joerg Eberhart, ha escluso l’utilizzo di Air Dolomiti, altra compagnia del gruppo Lufthansa, per operare queste rotte, a causa dei suoi elevati costi industriali. La soluzione ideale, secondo il management di ITA Airways, sarebbe quella di individuare vettori con costi operativi più bassi, possibilmente già impiegati da altre compagnie del gruppo Lufthansa, come airBaltic o BRA. Questa ricerca di efficienza economica è comprensibile, considerando la necessità di ITA Airways di raggiungere il pareggio di bilancio entro la fine del 2025 e avviare una nuova fase di crescita e investimenti a partire dal 2026.

Il ricorso al wet lease non è solo una questione di costi. ITA Airways si trova anche a dover gestire problemi operativi legati alla manutenzione degli aeromobili e ai ritardi nelle consegne di nuovi velivoli. Questa situazione ha portato la compagnia a cercare capacità aggiuntiva sul mercato, attraverso accordi di wet lease, per garantire la continuità operativa e far fronte alla domanda di traffico. In questo senso, il wet lease rappresenta una soluzione flessibile e immediata per superare difficoltà temporanee e mantenere i collegamenti aerei verso destinazioni importanti per il turismo italiano.
La strategia di ITA Airways di ricorrere al wet lease per le rotte regionali come Rimini e Verona solleva interrogativi sul futuro del trasporto aereo in Italia e sul ruolo delle destinazioni “minori” nel panorama turistico nazionale. Se da un lato questa pratica permette di mantenere i collegamenti aerei e sostenere l’economia locale, dall’altro pone delle sfide in termini di qualità del servizio e di controllo sulla programmazione dei voli. È fondamentale che ITA Airways trovi un equilibrio tra efficienza economica e qualità dell’offerta, per garantire che i vantaggi del wet lease superino gli svantaggi per gli operatori turistici locali e per i visitatori.

ITA Airways ha trasportato 12,6 milioni di passeggeri nei primi nove mesi del 2025. Due milioni di questi hanno volato su collegamenti di lungo raggio. Il load factor medio è stato dell’83,4%, con un incremento di 2,5 punti percentuali rispetto al 2024. I ricavi da passeggeri hanno toccato i 2,17 miliardi di euro, segnando un incremento del 4% rispetto al 2024. Lufthansa potrebbe aumentare la sua partecipazione nella compagnia al 90% entro giugno 2026, iniettando 325 milioni di euro nelle casse del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF). ITA Airways punta a raggiungere una flotta di 100 aerei, di cui i due terzi di nuova generazione, con l’obiettivo di arrivare al 95% nei prossimi tre anni grazie a investimenti per un miliardo di euro. Tuttavia, solo 80 di questi aerei sono operativi a causa di manutenzione e problemi con i motori Pratt & Whitney, che richiedono due mesi per la riparazione. Per questo motivo, la compagnia cerca capacità aggiuntiva tramite wet lease.

Cosa ne pensi?
  • Ottima strategia per il turismo locale, se ben gestita......
  • Wet lease: un rischio per la qualità del servizio offerto... 😠...
  • Wet lease: un'opportunità per compagnie minori? 🤔......

Pro e contro per il turismo locale

Il wet lease è un’arma a doppio taglio per il turismo di Rimini e Verona. Da un lato, consente di mantenere attivi i collegamenti aerei, essenziali per l’afflusso di turisti; dall’altro, solleva dubbi sulla qualità del servizio offerto e sul controllo esercitato sulla programmazione dei voli. È essenziale analizzare attentamente entrambi gli aspetti per comprendere appieno l’impatto di questa strategia.

Tra i principali vantaggi, spicca la continuità dei collegamenti aerei. Grazie al wet lease, ITA Airways può continuare a operare voli verso queste destinazioni regionali, che altrimenti potrebbero non essere redditizie. Questo garantisce un flusso costante di turisti, sostenendo l’economia locale e mantenendo viva l’offerta turistica. Senza il wet lease, Rimini e Verona rischierebbero di essere tagliate fuori dalle rotte aeree principali, con conseguenze negative per il settore turistico.

Un altro potenziale vantaggio è l’ampliamento dell’offerta in alta stagione. Il wet lease permette a ITA Airways di aumentare la capacità dei voli durante i periodi di maggiore affluenza turistica, come l’estate o le festività natalizie. Questo significa poter accogliere un numero maggiore di visitatori, massimizzando i ricavi per gli operatori turistici locali. L’incremento della capacità può anche portare a una maggiore concorrenza tra le compagnie aeree, con conseguenti benefici per i consumatori in termini di prezzi più bassi e maggiore scelta.

Tuttavia, il wet lease presenta anche degli svantaggi significativi. Uno dei principali è il possibile impatto sulla qualità del servizio. Se ITA Airways sceglie vettori con costi operativi molto bassi, potrebbe esserci una riduzione degli standard qualitativi, ad esempio in termini di comfort degli aeromobili, professionalità dell’equipaggio o puntualità dei voli. Questo potrebbe influire negativamente sull’esperienza turistica e sulla reputazione di Rimini e Verona come destinazioni di qualità.
Un altro svantaggio è la
minore controllo sulla programmazione. Quando ITA Airways affida un volo a un vettore in wet lease, perde parte del controllo sulla programmazione e sulla gestione operativa. Questo potrebbe rendere più difficile per gli operatori turistici locali pianificare e promuovere i propri prodotti, ad esempio in termini di orari dei voli o di disponibilità dei posti. La mancanza di flessibilità potrebbe anche rendere più difficile rispondere alle esigenze dei turisti, ad esempio in caso di cancellazioni o ritardi.
È importante sottolineare che l’impatto del wet lease sul turismo locale dipende anche dalla percezione dei turisti stessi. Se i visitatori percepiscono una riduzione della qualità del servizio o una maggiore incertezza, potrebbero scegliere di visitare altre destinazioni. Per questo motivo, è fondamentale che ITA Airways comunichi in modo trasparente ai propri passeggeri l’utilizzo del wet lease e garantisca che gli standard qualitativi siano mantenuti elevati. Allo stesso modo, gli operatori turistici locali devono monitorare attentamente la qualità dei voli operati in wet lease e segnalare eventuali problemi o disservizi.

Rimini, con la sua lunga storia di ospitalità e divertimento, deve bilanciare l’attrattiva del turismo di massa con la necessità di preservare la qualità dell’esperienza. Verona, città d’arte e cultura, deve garantire che i collegamenti aerei siano adeguati al suo profilo di destinazione turistica di alto livello. In entrambi i casi, il wet lease rappresenta una sfida complessa, che richiede un’attenta valutazione dei pro e dei contro.

In definitiva, il successo del wet lease come strategia per sostenere il turismo locale dipende dalla capacità di ITA Airways di trovare un equilibrio tra efficienza economica e qualità del servizio. È fondamentale che la compagnia ascolti le esigenze degli operatori turistici locali e dei visitatori, e che adotti misure per mitigare gli svantaggi del wet lease e massimizzarne i benefici. Solo in questo modo, il wet lease potrà rappresentare un’opportunità per le destinazioni “minori” come Rimini e Verona, e contribuire a promuovere il turismo italiano nel mondo.

Il load factor medio di ITA Airways nei primi nove mesi del 2025 è stato dell’83,4%, con un aumento di 2,5 punti percentuali rispetto all’anno precedente. I proventi derivanti dai passeggeri hanno raggiunto la cifra di 2,17 miliardi di euro, registrando una progressione del 4% in confronto al 2024. Questi dati evidenziano il successo della compagnia nel riposizionarsi sul mercato, ma anche la necessità di continuare a investire nella qualità del servizio e nell’efficienza operativa. Il wet lease può rappresentare uno strumento utile per raggiungere questi obiettivi, ma solo se utilizzato in modo oculato e responsabile.

Le voci degli operatori turistici locali

Uno degli aspetti più rilevanti nell’analisi dell’impatto del wet lease è l’ascolto delle voci degli operatori turistici locali, coloro che vivono quotidianamente le dinamiche del settore e che sono in prima linea nel rapporto con i turisti. Purtroppo, nel contesto di questa indagine, non è stato possibile raccogliere interviste dirette con rappresentanti del settore turistico di Rimini e Verona. Tuttavia, è possibile delineare alcuni scenari ipotetici basati sulle informazioni disponibili e sulle logiche del mercato turistico.

Nel caso in cui il wet lease si traduca nel mantenimento dei collegamenti aerei verso Rimini e Verona, è plausibile che gli operatori turistici locali accolgano positivamente questa strategia. La presenza di voli diretti, infatti, facilita l’arrivo dei turisti, incrementando le opportunità di business per alberghi, ristoranti, agenzie di viaggio e altre attività del settore. Un collegamento aereo stabile e affidabile rappresenta un volano per l’economia locale, generando ricchezza e occupazione.

Tuttavia, se il wet lease dovesse comportare una diminuzione della qualità del servizio, gli operatori turistici locali potrebbero esprimere preoccupazioni e malcontento. Un’esperienza di volo negativa, ad esempio a causa di ritardi, cancellazioni, aeromobili poco confortevoli o equipaggi non all’altezza, potrebbe influire negativamente sulla percezione della destinazione turistica nel suo complesso. I turisti potrebbero essere meno propensi a tornare o a consigliare la destinazione ad altri, con conseguenze negative per il settore turistico locale.

Un altro aspetto da considerare è la flessibilità della programmazione dei voli. Gli operatori turistici locali hanno bisogno di certezze e di una programmazione stabile per poter pianificare le proprie attività e promuovere i propri prodotti. Se il wet lease si traduce in una maggiore incertezza e in una minore flessibilità nella programmazione dei voli, gli operatori turistici locali potrebbero avere difficoltà a gestire le proprie attività e a soddisfare le esigenze dei turisti.

Nonostante la mancanza di dati diretti, è possibile ipotizzare che gli operatori turistici locali siano particolarmente attenti alla reputazione della destinazione. Rimini, con la sua tradizione di ospitalità e divertimento, deve preservare la sua immagine di luogo accogliente e dinamico. Verona, città d’arte e cultura, deve garantire che i collegamenti aerei siano adeguati al suo profilo di destinazione turistica di alto livello. In entrambi i casi, il wet lease rappresenta una sfida delicata, che richiede un’attenta valutazione dei rischi e delle opportunità.

In definitiva, l’opinione degli operatori turistici locali sull’utilizzo del wet lease da parte di ITA Airways dipende da una serie di fattori, tra cui la continuità dei collegamenti aerei, la qualità del servizio offerto e la flessibilità della programmazione dei voli. È fondamentale che ITA Airways ascolti le esigenze degli operatori turistici locali e che adotti misure per mitigare gli svantaggi del wet lease e massimizzarne i benefici. Solo in questo modo, il wet lease potrà rappresentare un’opportunità per il turismo locale e contribuire a promuovere le destinazioni italiane nel mondo.
ITA Airways, durante il TTG Travel Experience di Rimini, ha presentato le novità per la stagione invernale 2025/2026, evidenziando il ruolo cruciale del turismo per la compagnia. L’appuntamento è stato un’occasione preziosa per consolidare partnership strategiche e forgiare nuove collaborazioni, a beneficio dell’industria turistica sia a livello nazionale che internazionale. Questa focalizzazione sul turismo sottolinea la volontà di ITA Airways di contribuire allo sviluppo delle destinazioni italiane, ma anche la necessità di trovare soluzioni sostenibili e di qualità per garantire la continuità dei collegamenti aerei.

I nostri consigli di viaggio

Il mondo del trasporto aereo è in continua evoluzione e, come abbiamo visto, il wet lease è una pratica sempre più diffusa tra le compagnie aeree. Per i viaggiatori occasionali, questo significa che è possibile imbattersi in voli operati da compagnie diverse da quella con cui si è prenotato il biglietto. Questo non deve essere motivo di preoccupazione, ma è importante essere consapevoli di questa possibilità e verificare sempre le condizioni del volo prima della partenza.

Un consiglio utile per i viaggiatori occasionali è quello di controllare attentamente la compagnia aerea che opererà effettivamente il volo. Questa informazione è solitamente disponibile al momento della prenotazione o sulla carta d’imbarco. In caso di dubbi, è sempre consigliabile contattare la compagnia aerea o l’agenzia di viaggi per avere maggiori informazioni.

Per i viaggiatori più esperti, il wet lease può rappresentare un’opportunità per scoprire nuove compagnie aeree e nuovi standard di servizio. Se si è curiosi di provare un’esperienza di volo diversa, si può cercare attivamente voli operati in wet lease, magari scegliendo compagnie aeree con una buona reputazione e con standard qualitativi elevati. Questa può essere un’occasione per arricchire il proprio bagaglio di esperienze di viaggio e per scoprire nuovi modi di volare.

Un’ulteriore nozione per i viaggiatori esperti riguarda i diritti dei passeggeri. In caso di ritardi, cancellazioni o altri disservizi, i passeggeri hanno diritto a un’assistenza e a un rimborso, indipendentemente dalla compagnia aerea che opera il volo. È importante conoscere i propri diritti e farli valere in caso di necessità. Le compagnie aeree sono tenute a fornire informazioni chiare e complete sui diritti dei passeggeri e a offrire assistenza in caso di problemi. In caso di controversie, è possibile rivolgersi alle autorità competenti per ottenere un risarcimento.
In conclusione, il wet lease* è una pratica complessa, con implicazioni sia positive che negative per il turismo e per i viaggiatori. È importante essere consapevoli di questa realtà e informarsi attentamente prima di prenotare un volo. In questo modo, si potrà sfruttare al meglio le opportunità offerte dal trasporto aereo e godersi un’esperienza di viaggio indimenticabile. Ricordati che viaggiare significa aprirsi al mondo e scoprire nuove culture, ma anche essere consapevoli dei propri diritti e delle proprie responsabilità. Buon viaggio!


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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