Ma che bello! Proprio quello che ci voleva, una bella gita fuori porta senza traffico e immersi nel verde. Perfetto per staccare la spina!
L’eco del motore romba tra le Prealpi Vicentine, invitando all’esplorazione di un angolo di Veneto meno celebrato ma non meno affascinante. Il Passo Zovo, con i suoi meno di 10 chilometri, si rivela un’esperienza intensa, un concentrato di emozioni per gli amanti delle due ruote e per chiunque desideri immergersi in un paesaggio verdeggiante e ricco di storia.
La Strada Provinciale 45 del Passo Zovo (SP45) si snoda per soli 9 chilometri, collegando Valdagno alla zona di Schio. Nonostante la sua brevità, il percorso presenta un dislivello di circa 400 metri su 4,5 chilometri, offrendo una guida dinamica e appagante. Originariamente, il Passo Zovo rappresentava l’unico collegamento tra Valdagno e Schio, prima della costruzione di un traforo alla fine degli anni Novanta. Da quel momento, la via di comunicazione si è trasformata in un rifugio per il turismo locale, con una circolazione prevalentemente di veicoli a motore a due e quattro ruote, precludendo l’accesso ai mezzi pesanti. Questo la rende ideale per un’esperienza di guida rilassante e immersiva.
Nonostante la sua lunghezza contenuta, il Passo Zovo può essere integrato in un itinerario più ampio alla scoperta delle bellezze del Veneto. Partendo da Valdagno, si percorre la SP45 fino alla sommità del passo, per poi proseguire verso le Valli del Pasubio, un luogo ricco di storia e natura. La SP246, con le sue curve sinuose, conduce poi a Recoaro Terme, una rinomata località termale che affascinò persino Nietzsche. Il percorso si conclude con gli ultimi 10 chilometri sulla SP246, riportando a Valdagno. Questo itinerario offre un assaggio della varietà paesaggistica del Veneto, combinando la bellezza delle montagne con il fascino delle città termali. La regione veneta si presenta come un territorio fertile per entusiasmanti tour in moto, capaci di fondere la ricchezza storica e culturale con l’incanto delle Dolomiti da esplorare sulle due ruote.
Il Veneto si rivela un vero e proprio paradiso per i motociclisti, con itinerari che spaziano dalle Ville Palladiane di Vicenza all’Altopiano di Asiago, dall’Agordino al Cadore, fino ai passi delle Dolomiti. La regione offre una varietà di paesaggi mozzafiato, con strade panoramiche e borghi incantevoli. Tra i percorsi più suggestivi spiccano la Strada delle 52 Gallerie sul Monte Pasubio e i Serrai di Sottoguda. Per chi si chiede “dove andare oggi in Veneto?”, mete come i borghi di Montagnana e Marostica, oppure angoli di natura incontaminata come la Bocca di Navene o il Molinetto della Croda, rappresentano risposte eccellenti. *Il Veneto è una regione che sa sorprendere ad ogni curva, regalando emozioni indimenticabili a chi la esplora in moto.
Se siete viaggiatori occasionali in cerca di un’esperienza autentica, vi consigliamo di dedicare una giornata alla scoperta del Passo Zovo e dei suoi dintorni. Partite da Valdagno e lasciatevi guidare dalle curve della SP45, assaporando la bellezza del paesaggio e la tranquillità della strada. Fermatevi a Recoaro Terme per una pausa rilassante e godetevi l’atmosfera di questa storica località termale.
Per i viaggiatori più esperti, suggeriamo di integrare il Passo Zovo in un itinerario più ampio alla scoperta delle Dolomiti Venete. Esplorate le strade panoramiche che conducono ai passi montani, immergendosi nella natura incontaminata e ammirando panorami mozzafiato. Non dimenticate di visitare le città d’arte come Vicenza e Verona, ricche di storia e cultura.
Il Veneto è una regione che offre infinite possibilità di scoperta, sia per i viaggiatori occasionali che per quelli più esperti. Lasciatevi ispirare dalla bellezza dei suoi paesaggi e dalla ricchezza del suo patrimonio culturale, e vivrete un’esperienza indimenticabile. Il viaggio è un’opportunità per arricchire la nostra anima e ampliare i nostri orizzonti.*
Ma che bello! Proprio quello che ci voleva, una bella gita fuori porta senza traffico e immersi nel verde. Perfetto per staccare la spina!
Turismo di nicchia, ottima iniziativa per valorizzare le zone meno conosciute del Veneto. Speriamo non si trasformi in un'orda di motociclisti indisciplinati.
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