Finalmente! Era ora che riaprissero Gorgona. Questa storia era andata avanti troppo a lungo.
Le analisi suppletive dell’Arpat hanno dato l’esito sperato e quindi, anche sul molo di Gorgona, il divieto di balneazione è stato revocato. È quanto emerge dal sito web dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana, che dà conto degli ultimi campionamenti effettuati dai tecnici. Il Comune di Livorno, nei giorni scorsi, era infatti stato costretto a vietare la balneazione in quel punto dell’isola, che è comunque già limitata ai turisti dalla presenza della colonia penale agricola, a causa di un valore di enterococchi intestinali di 465 unità ogni 100 millilitri di acqua, oltre il doppio del limite consentito, che è 200. Venti, invece, il valore degli escherichia coli, la cui soglia massima è di 500 unità. L’ultimo prelievo marino, invece, evidenzia valori sotto le dieci unità sia per gli enterococchi, che per gli escherichia coli, motivo per il quale tuffarsi non è più pericoloso per la salute.
A Livorno, tuffi vietati, almeno fino ai campionamenti straordinari che verranno realizzati nei prossimi giorni, al moletto di San Jacopo e anche ai bagni Acquaviva. In seguito alla segnalazione di Arpat dell’esito sfavorevole delle analisi sui campioni d’acqua prelevati lo scorso 6 agosto, l’amministrazione comunale ha disposto il divieto temporaneo di balneazione nello specchio d’acqua “San Jacopo”. Questo tratto di mare comprende il moletto di San Jacopo, la spiaggetta dietro la Chiesa e il lato sud dei bagni Acquaviva. Il divieto rimarrà in vigore fino a quando le nuove analisi non daranno esito favorevole alla balneazione.
Secondo quanto evidenziato dall’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana, infatti, su un limite di 200 enterococchi intestinali ogni 100 millilitri d’acqua, il risultato ottenuto dal prelievo dei tecnici toscani è stato di 708. Nella norma invece il dato sugli escherichia coli, che non oltrepassa il parametro di 500 ogni 100 millilitri. L’8 agosto, come previsto dalla legge, i responsabili dello stabilimento balneare livornese hanno affisso i cartelli spiegando alle persone che non potevano fare il bagno nella parte sud degli Acquaviva, con comprensibili malcontenti da parte dei clienti, nonostante il bagno non avesse alcuna responsabilità in merito a questa decisione.
Stop alla balneazione nella zona del moletto di San Jacopo e Acquaviva. Questo quanto stabilito oggi, giovedì 8 agosto, dal Comune con un’apposita ordinanza emessa direttamente dal sindaco. Il 6 agosto Arpat aveva fatto delle analisi campione nel tratto d’acqua in questione e i risultati hanno dato esito sfavorevole. Una brutta notizia per tutti gli amanti del mare visto che quella zona è una delle preferite da parte dei livornesi e non solo. Ai Pancaldi le scalette che servono per la discesa in acqua in zona Acquaviva sono state tolte per evitare che i clienti possano calarsi in acqua visto il divieto. Quanto stabilito dall’amministrazione resterà in vigore fino a quanto i nuovi campionamenti di Arpat non daranno risultati favorevoli che permettano il ritorno alla balneazione in sicurezza.
Nonostante all’ingresso del moletto di San Jacopo ci sia un cartello ben evidente, sono stati molti i livornesi che non hanno dato peso al divieto di balneazione e si sono immersi in acqua. Nel pomeriggio infatti nello specchio d’acqua antistante Acquaviva tutti in mare come se niente fosse nonostante le avvertenze di Arpat e del Comune.
Il divieto temporaneo di balneazione a San Jacopo è stato revocato. I nuovi campionamenti effettuati dall’Arpat hanno dato esito favorevole, permettendo così il ritorno alla balneazione in sicurezza. Questa notizia è stata accolta con grande sollievo dai residenti e dai turisti che frequentano questa zona, una delle più amate della costa livornese. La revoca del divieto è stata possibile grazie ai valori di enterococchi intestinali e escherichia coli che sono tornati entro i limiti consentiti dalla legge.
Per i viaggiatori occasionali, è sempre importante verificare le condizioni di balneabilità delle spiagge prima di partire. Questo può essere fatto consultando i siti web delle agenzie regionali per la protezione ambientale o contattando direttamente gli uffici turistici locali. Ricordate che la sicurezza viene prima di tutto, e rispettare i divieti di balneazione è fondamentale per evitare rischi per la salute.
Per i viaggiatori esperti, un consiglio utile è quello di esplorare le aree meno conosciute e meno frequentate delle coste italiane. Spesso, queste zone offrono una qualità dell’acqua migliore e un’esperienza di balneazione più tranquilla e rilassante. Inoltre, portare con sé un kit di test per l’acqua può essere un’ottima idea per chi desidera essere sempre informato sulle condizioni del mare.
In conclusione, la situazione delle acque balneabili in Italia è in costante monitoraggio, e seguire le indicazioni delle autorità competenti è essenziale per godere di un’estate sicura e piacevole. Buon viaggio e buon bagno!
Finalmente! Era ora che riaprissero Gorgona. Questa storia era andata avanti troppo a lungo.
Non capisco tutto questo allarmismo. È normale avere alti e bassi nei livelli di batteri, basta non allarmarsi troppo.
Ma qualcuno veramente porta un kit di test per l'acqua in vacanza? Mi sembra un po' esagerato.
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