Boom a Malpensa: il record di passeggeri risveglia l’orgoglio italiano

L’aeroporto di Milano Malpensa ha segnato un traguardo storico il 28 dicembre 2025, superando i 31 milioni di passeggeri dall’inizio dell’anno. Questo risultato eccezionale rappresenta un punto di svolta per lo scalo lombardo, che ha saputo reinventarsi e prosperare dopo anni di sfide e trasformazioni.

La rinascita di Malpensa dopo il de-hubbing di Alitalia

Il percorso verso questo record è stato tutt’altro che lineare. Nel 2009, in seguito al de-hubbing di Alitalia, l’aeroporto aveva subito un drastico calo, con soli 17,5 milioni di passeggeri. La somma dei passeggeri di Malpensa e Linate raggiungeva a malapena i 25,8 milioni. Questo evento aveva segnato l’uscita di Malpensa dalla strategia di hub nazionale della compagnia di bandiera, portando a un ridimensionamento dei voli intercontinentali e del traffico complessivo. L’iniziativa di Lufthansa Italia, volta a stabilire un nuovo polo di congiunzione nel Mediterraneo, non ebbe successo, concludendosi con il suo ritiro nel 2011.

Tuttavia, a partire dalla prima metà degli anni Dieci, Malpensa ha intrapreso una graduale ripresa, basata su un modello più diversificato e meno dipendente da un unico vettore. L’ascesa delle compagnie aeree a basso costo, con easyJet in prima linea, e l’introduzione di nuovi operatori aerei sia europei che extraeuropei, hanno permesso di costruire una rete di connessioni robusta e variegata. Contemporaneamente, Malpensa ha rafforzato la sua posizione nel settore del trasporto merci, divenendo il principale scalo italiano per volume di carico, un pilastro fondamentale che ha garantito stabilità anche in periodi difficili.

L’espansione è proseguita fino al 2019, anno culminante prima della crisi pandemica, quando l’infrastruttura aeroportuale aveva superato i 28 milioni di viaggiatori. Il biennio 2020-2021 ha rappresentato una nuova interruzione a causa dell’emergenza sanitaria globale, ma la ripresa è stata celere: già dal 2022 il movimento di passeggeri ha evidenziato forti segnali di recupero, stimolato dal ripristino dei collegamenti intercontinentali, dall’ampliamento delle rotte verso Nord America, Medio Oriente e Asia e da un rinnovato interesse dei maggiori vettori esteri (con una notevole presenza cinese in particolare). Parallelamente, si è consolidato il ruolo di Neos, compagnia aerea con sede a Malpensa, che ha esteso la propria offerta dai soli voli charter a un rispettabile portafoglio di destinazioni intercontinentali.

Investimenti e strategie per il futuro

Questo successo è il risultato di un piano di investimenti significativo da parte di Sea, la società che gestisce gli aeroporti di Linate e Malpensa, e che detiene il 31% di quello di Orio al Serio. Il piano industriale Sea 2025-2029 prevede stanziamenti di 160 milioni di euro l’anno, per un totale di quasi 800 milioni. L’amministratore delegato di Sea, Armando Brunini, ha sottolineato come questo risultato sia stato raggiunto “senza una compagnia aerea di riferimento“, evidenziando la diversificazione e la resilienza dello scalo.
Gli investimenti sono mirati a rendere l’aeroporto più moderno e funzionale, non solo in vista delle Olimpiadi invernali del 2026, ma anche per migliorare gli standard qualitativi futuri. In particolare, si sta ampliando il terminal dedicato ai voli intercontinentali, con un focus sui collegamenti extra Schengen. L’obiettivo è aumentare la digitalizzazione dello scalo per migliorare la gestione del flusso dei passeggeri e dei movimenti degli aerei, oltre a migliorare le infrastrutture esistenti come scale mobili e ascensori.

Malpensa ricopre una funzione essenziale per il traffico d’affari, con una stima che un passeggero su quattro rientri in questa categoria. Per il futuro, Sea sta lavorando per aprire nuovi collegamenti e aumentare la frequenza verso aree strategiche come l’India, l’Estremo Oriente e il Nord America. Attualmente, Malpensa è al 10° posto in Europa per numero di aeroporti serviti con voli diretti, all’8° per il lungo raggio e al 4° per i collegamenti verso Medio Oriente e Asia.

Le Olimpiadi invernali del 2026 e le sfide ambientali

Il 2026 sarà un anno cruciale per Malpensa, con le Olimpiadi invernali che porteranno un picco di traffico significativo. Si prevedono 340.000 passeggeri in soli 60 giorni, tra atleti, delegazioni, media e spettatori. Per far fronte a questo afflusso, l’aeroporto sarà servito da collegamenti ferroviari con i treni “Frecciarossa”, che lo collegheranno quotidianamente al Veneto e al Friuli.

Tuttavia, la crescita di Malpensa non è priva di sfide. La relazione tra l’aeroporto e il contesto territoriale è complessa, intessendo opportunità economiche, dinamiche sociali e tensioni di carattere ambientale. L’incremento dei voli e dei movimenti aerei ha riacceso il dibattito con le comunità locali, che lamentano il rumore, la qualità della vita e i timori per la salute. Diverse associazioni e comitati si sono mobilitati per sollevare interrogativi sugli impatti reali delle scelte infrastrutturali e sui possibili squilibri tra sviluppo economico e tutela dell’ambiente. Tra le questioni maggiormente discusse figurano gli effetti del Masterplan sull’ambiente, la gestione del traffico e dei volumi di volo, nonché l’esigenza di un coinvolgimento più attivo dei comuni nelle decisioni, unitamente al consumo del suolo.

I nostri consigli di viaggio

L’aeroporto di Malpensa, con il suo record di passeggeri e i continui investimenti, si conferma come una porta d’accesso privilegiata per il Nord Italia e un hub strategico per i voli intercontinentali. Per i viaggiatori occasionali, consigliamo di pianificare con cura i propri spostamenti, tenendo conto dei possibili picchi di traffico e utilizzando i numerosi servizi offerti dall’aeroporto per rendere l’esperienza di viaggio più confortevole.
Per i viaggiatori esperti, suggeriamo di esplorare le nuove rotte e destinazioni offerte da Malpensa, approfittando della crescente connettività verso l’Asia, il Medio Oriente e il Nord America. Inoltre, invitiamo a considerare l’impatto ambientale dei propri viaggi e a scegliere opzioni di trasporto sostenibili, come i collegamenti ferroviari, per ridurre l’impronta ecologica.

In definitiva, il successo di Malpensa è una testimonianza della capacità di adattamento e innovazione del settore aeroportuale, ma anche un invito a riflettere sulle sfide e le responsabilità che accompagnano la crescita e lo sviluppo. *È fondamentale trovare un equilibrio tra progresso economico e tutela dell’ambiente, per garantire un futuro sostenibile per tutti.*