Finalmente un progetto che valorizza il patrimonio architettonico italiano senza trasformarlo in un'ennesima costruzione moderna! Speriamo solo che i prezzi non siano proibitivi come spesso accade in questi casi.
L’apertura di Vista Ostuni, prevista per l’estate del 2025, segna un’importante espansione del brand Vista, noto per le sue proprietà di lusso come Vista Lago di Como e Vista Verona. Situato a soli 37 km dall’aeroporto di Brindisi, questo hotel a cinque stelle si trova nel cuore della Puglia, a pochi passi dalla storica Città Bianca di Ostuni. La struttura sorge all’interno dell’ex Manifattura Tabacchi, un edificio del XIV secolo, che è stato restaurato con cura per mantenere la sua connessione con la tradizione locale. Questo progetto rappresenta un impegno significativo per la famiglia Passera, che da quattro generazioni è sinonimo di eccellenza nell’ospitalità.
Il Vista Ostuni offre un’esperienza culinaria unica, grazie alla collaborazione con lo chef stellato Andrea Berton. La sua offerta gastronomica si articola in due ristoranti distinti: il “Bianca Bistrot” e il “Berton al Vista”. Il primo propone una cucina informale ma raffinata, con piatti che reinterpretano la tradizione italiana utilizzando ingredienti locali. Il secondo, invece, si concentra su una cucina che esalta le eccellenze regionali, con reinterpretazioni innovative di piatti pugliesi come il brodo e la frisella. Un rooftop bar e un bar interno completano l’offerta, garantendo un’esperienza culinaria che si estende per tutta la giornata e in tutte le stagioni.
Vista Ostuni è più di un semplice hotel; è un esempio di come l’ospitalità di lusso possa sposarsi con la sostenibilità e la riqualificazione storica. Il progetto, curato dall’architetto Roberto Murgia, ha trasformato l’ex Manifattura Tabacchi in una struttura moderna e accogliente, senza alterarne l’identità storica. Gli esterni, progettati dall’architetto paesaggista Erik Dhont, si estendono su oltre 16.000 mq, offrendo un giardino che celebra la biodiversità locale. L’hotel mira a ottenere la certificazione LEED, grazie a scelte progettuali che promuovono l’efficienza energetica e il risparmio idrico. Inoltre, sono previste postazioni di ricarica per auto elettriche e parcheggi per biciclette, sottolineando l’impegno verso un turismo sostenibile.
Per i viaggiatori occasionali, visitare Vista Ostuni offre l’opportunità di esplorare la Puglia in un modo unico, godendo di un’ospitalità di lusso in un contesto storico e naturale straordinario. Consigliamo di dedicare del tempo per esplorare le bellezze della Valle d’Itria, con i suoi uliveti e le sue città storiche, facilmente raggiungibili dall’hotel.
Per i viaggiatori esperti, suggeriamo di approfittare delle escursioni private offerte dall’hotel per visitare siti culturali e storici come Lecce, Matera e Alberobello. Queste esperienze non solo arricchiranno il vostro viaggio, ma vi permetteranno di immergervi completamente nella cultura e nella storia della regione.
In conclusione, Vista Ostuni rappresenta una nuova frontiera per l’ospitalità di lusso, combinando tradizione, innovazione e sostenibilità in un’esperienza di viaggio indimenticabile. Che siate alla ricerca di relax, avventura o cultura, questo hotel offre tutto ciò che un viaggiatore moderno può desiderare.
Finalmente un progetto che valorizza il patrimonio architettonico italiano senza trasformarlo in un'ennesima costruzione moderna! Speriamo solo che i prezzi non siano proibitivi come spesso accade in questi casi.
Interessante, ma mi sembra l'ennesimo tentativo di vendere 'sostenibilità' come un lusso per pochi. Non tutti possono permettersi di soggiornare lì, e la sostenibilità dovrebbe essere accessibile a tutti.
Wow, collaborare con Andrea Berton è un colpaccio! Chissà che esperienza culinaria straordinaria offrirà! Anche se immagino che andrò a leggere il menù solo su internet, data la mia situazione economica...
Ah, la Puglia... sempre più a rischio di diventare un parco a tema per turisti ricchi! Spero che investano anche nella comunità locale, e non solo per attirare miliardari stranieri.
Beh, almeno promuovere auto elettriche e biciclette è un punto a favore! Ogni piccolo passo verso un turismo più sostenibile è benvenuto, anche se servirebbe un cambiamento più ampio e inclusivo.
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