Il 16 luglio 2024, il sito archeologico di Pompei ha rivelato una scoperta straordinaria che promette di rivoluzionare la nostra comprensione del potere e dell’organizzazione politica nell’Impero Romano. Durante i lavori di realizzazione di un’intercapedine per risanare l’umidità negli ambienti sotterranei dell’edificio di San Paolino, destinato a diventare la nuova sede della biblioteca del Parco Archeologico di Pompei, è stata rinvenuta una tomba appartenente a Numerio Agrestino, una figura di spicco nella storia militare e politica romana.
Il tumulo, realizzato in tufo e dalla forma di semicerchio, è un esemplare delle tombe “a schola” tipiche di Pompei, decorate con zampe di leone. L’iscrizione sulla tomba, che recita “N(umerio) AGRESTINO N(umerii) F(ilio) EQUITIO PULCHRO TRIB(uno) MIL(itum) PRAEF(ecto) AUTRYGON(um) PRAEF(ecto) FABR(um) II D(uum) V(iro) I(ure) D(icundo) ITER(um) LOCUS”, ha rivelato che Numerio Agrestino fu un tribuno militare, prefetto degli Autrygoni, prefetto del genio militare e due volte duumviro, la più alta magistratura della città di Pompei.
La tomba è stata rinvenuta durante i lavori per la realizzazione di un’intercapedine per risanare l’umidità negli ambienti sotterranei dell’edificio di San Paolino, destinato a diventare la nuova sede della biblioteca del Parco Archeologico di Pompei. La decisione dei responsabili del Parco di ampliare lo scavo e musealizzare il monumento funerario, datato al principato di Augusto (27 a.C. – 14 d.C.), ha permesso di portare alla luce un pezzo di storia fondamentale.
Numerio Agrestino non era un personaggio sconosciuto agli storici. La sua figura era già nota grazie a un’iscrizione funeraria nella necropoli di Porta Nocera, dove è sepolta sua moglie, Veria Barchilla. Tuttavia, la scoperta della sua tomba specifica su suolo pubblico, un onore riservato a pochi, getta nuova luce sulla sua importanza e sul suo ruolo nella società romana.
La carica di “praefectus Autrygonum”, finora sconosciuta, lo metteva a capo di un popolo stabilizzato a nord dell’attuale Spagna, una regione che i Romani cercarono di conquistare tra il 29 e il 19 a.C. durante le guerre cantabriche sotto il dominio di Augusto. Questo ritrovamento offre uno spaccato significativo sull’organizzazione del potere romano durante la transizione verso il modello imperiale.
Pompei, con il suo clima mite e i suoi paesaggi mozzafiato, era una destinazione ambita per l’élite romana, come dimostrato dalla scelta di Numerio Agrestino di stabilirsi lì dopo una brillante carriera militare. La città campana, famosa per le sue vedute sul golfo di Napoli, attirava personaggi illustri come Cicerone e Agrippa.
Il direttore del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, ha sottolineato come questa scoperta faccia emergere una rete di potere che collegava le élites dell’impero, le quali erano chiamate a impegnarsi nelle aree di conflitto con la promessa di ricompense economiche e prestigio sociale nelle loro comunità di residenza. La tomba di Numerio Agrestino, con la sua iscrizione dettagliata, è un esempio tangibile di questo sistema di ricompense e riconoscimenti.
Per i viaggiatori occasionali, una visita a Pompei offre un’opportunità unica di immergersi nella storia romana e di esplorare un sito archeologico che continua a rivelare nuovi segreti. Assicuratevi di visitare la nuova biblioteca del Parco Archeologico, dove potrete vedere da vicino la tomba di Numerio Agrestino e comprendere meglio il contesto storico in cui visse.
Per i viaggiatori esperti, considerare l’idea di esplorare altre aree meno conosciute della Campania, come la necropoli di Porta Nocera, dove è sepolta la moglie di Numerio Agrestino. Questi luoghi offrono una visione più completa della vita e della morte nell’antica Roma, lontano dai percorsi turistici più battuti.
In conclusione, la scoperta della tomba di Numerio Agrestino non solo arricchisce la nostra comprensione della storia romana, ma ci invita anche a riflettere sul modo in cui il potere e il prestigio erano costruiti e mantenuti nell’antichità. Che siate viaggiatori occasionali o esperti, Pompei e i suoi dintorni offrono un viaggio nel tempo che non mancherà di affascinare e ispirare.
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