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Come può il quartiere Le Albere di Trento rivoluzionare l’architettura sostenibile?

  • Il progetto del quartiere Le Albere include case clima in legno, pannelli solari e sistemi di riciclo delle acque piovane.
  • Il Palazzo della Regione, progettato da Adalberto Libera, è sostenuto da soli due pilastri che reggono l'intera facciata.
  • Il MART di Rovereto, progettato da Mario Botta, presenta una cupola in vetro ispirata al Pantheon di Roma.

Partendo da Milano, via San Marco 7, un pullman privato con 30 posti ha trasportato i partecipanti in un viaggio alla scoperta delle meraviglie architettoniche di Trento. La prima tappa è stata il quartiere “Le Albere”, con un focus particolare sullo stato di conservazione dei rivestimenti Zintek®. Il Prof. Marco Imperadori, titolare della cattedra di progettazione tecnologica presso il Dipartimento ABC del Politecnico di Milano, ha guidato la visita, accompagnato da Danilo Vespier di Vespier Architects Genova, associato al progetto RPBW “Le Albere”.

Walter Boller, presidente di IURE Srl e Project Manager del progetto “Le Albere”, insieme a Viviana Patton, collaboratrice di IURE ed esperta di Certificazione LEED, e Vittorio Di Turi, coordinatore della progettazione del cantiere, hanno illustrato i dettagli del progetto. Matteo Donini, assistente coordinatore, ha completato il team di esperti.

La visita è proseguita con una tappa al Palazzo della Regione Adalberto Libera e una passeggiata in Piazza Castello Campomarzio. Il rientro a Milano è avvenuto alle 19:30, sempre con pullman privato.

Opere di architettura a Trento e Rovereto

Trento e Rovereto sono due città che offrono un ricco panorama di capolavori architettonici, perfetti per chi è alla ricerca di paesaggi urbani inediti e scorci di modernità. Tra i principali punti di interesse vi è il quartiere “Le Albere” a Trento, un progetto di riqualificazione dell’area ex Michelin, inaugurato nel 2013 e firmato dall’archistar Renzo Piano. Questo quartiere si distingue per l’uso innovativo delle vetrate e la costante presenza dell’acqua, che richiama l’abbondanza di risorse idriche del territorio alpino.

Il quartiere “Le Albere” è stato progettato per essere sostenibile, con case clima costruite in legno, dotate di pannelli solari, pompe di calore e sistemi di riciclo delle acque piovane. Gli spazi esterni sono fruibili e il quartiere è pensato per essere percorso a piedi, con grandi parcheggi interrati e un ampio parco verde che offre una vista sul Doss Trento e sulla cascata di Sardagna.

Un altro punto di interesse a Trento è il Palazzo della Regione, progettato da Adalberto Libera. Questo edificio, situato di fronte alla stazione di Trento, è sostenuto da soli due pilastri che reggono l’intera facciata. Le Scuole “Raffaello Sanzio” sono un altro esempio di architettura razionalista di Libera, inserite armoniosamente tra le linee gotiche e rinascimentali della città.

La sala Depero a Trento

La Sala Depero, situata all’interno del Palazzo della Provincia Autonoma di Trento in Piazza Dante, è un esempio straordinario di come l’architettura e l’arte possano entrare nella vita pubblica. Realizzata negli anni ’50 dall’artista futurista Fortunato Depero, la sala è decorata con grandi pannelli e arredata con sedie e mobili dal tratto distintivo dell’artista, caratterizzati da linee curve, geometrie e colori accesi.

Depero ha curato ogni dettaglio della sala, dai dipinti alle decorazioni, fino agli arredi, creando un’opera “totale” che offre al visitatore un compendio identitario del Trentino. La sala è visibile durante eventi e convegni, tra cui il Festival dell’Economia.

Mario Botta e il MART a Rovereto

Proseguendo il viaggio a Rovereto, una tappa imperdibile è il MART, uno dei musei più importanti in Europa per l’arte moderna e contemporanea. Progettato dall’archistar svizzero Mario Botta e dall’ingegnere roveretano Giulio Andreolli, l’edificio colpisce per le sue vedute prospettiche, le fughe di scale e l’ampia entrata che conduce a una piazza circolare sormontata da una spettacolare cupola in vetro, ispirata alle proporzioni del Pantheon di Roma.

La cupola, rivestita in pietra gialla di Vicenza, mantiene uno spicchio aperto che permette di scorgere il cielo, conferendo all’edificio un tocco di classicismo e calore. All’interno del MART si trovano la biblioteca, l’auditorium Melotti e una caffetteria gestita dallo chef stellato Alfio Ghezzi.

Un’altra tappa a Rovereto è la Casa D’Arte Futurista di Fortunato Depero, un museo che raccoglie le opere dell’artista e offre uno sguardo personale sul suo mondo immaginativo. La collezione comprende opere d’arte, mobili, arazzi e oggetti di design, tra cui la famosa bottiglietta del Campari Soda degli anni ’30.

I nostri consigli di viaggio

Per i viaggiatori occasionali, consigliamo di pianificare la visita a Trento e Rovereto in un weekend lungo, per poter esplorare con calma tutte le meraviglie architettoniche e artistiche che queste città offrono. Non dimenticate di portare con voi una fotocamera per immortalare i dettagli unici delle opere di Renzo Piano, Adalberto Libera e Fortunato Depero.

Per i viaggiatori esperti, suggeriamo di approfondire la visita con un tour guidato delle strutture sostenibili del quartiere “Le Albere” e di partecipare a uno degli eventi o convegni ospitati nella Sala Depero. Inoltre, una visita al MART durante una delle sue mostre temporanee può offrire ulteriori spunti di riflessione sull’arte contemporanea.

In conclusione, Trento e Rovereto rappresentano una meta ideale per gli appassionati di architettura e design, offrendo un viaggio attraverso il tempo e lo spazio che stimola la riflessione personale e arricchisce il bagaglio culturale di ogni visitatore.


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