Finalmente! Era ora che si sistemasse il passaggio al Monte Croce Carnico. Con tutte le tasse che paghiamo, ci aspettiamo infrastrutture decenti!
La riapertura del Passo di Monte Croce Carnico rappresenta un momento di grande importanza per le comunità della Carnia e della Carinzia. Dopo un lungo periodo di chiusura dovuto a una frana devastante nel dicembre 2023, il collegamento tra Italia e Austria è stato finalmente ripristinato, seppur in modo graduale. La cerimonia di riapertura ha visto la partecipazione di figure istituzionali di rilievo, tra cui il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, e l’assessore alle infrastrutture Cristina Amirante, che hanno sottolineato l’importanza di questo snodo transfrontaliero per il turismo e gli scambi commerciali.
L’intervento di messa in sicurezza ha richiesto un investimento significativo di 15 milioni di euro, cofinanziato dalla Regione e da Anas. Nei fine settimana, l’accesso sarà limitato ai veicoli leggeri, con traffico gestito a senso alternato da personale addetto per consentire di terminare gli ultimi interventi. Questa riapertura parziale rappresenta un primo passo verso la completa operatività, prevista per metà aprile 2025.
Il ripristino della viabilità del Passo di Monte Croce Carnico è stato un processo lungo e complesso, caratterizzato da una stretta collaborazione tra le amministrazioni transfrontaliere. La frana del 2023 aveva completamente interrotto il transito sulla statale 52 bis, causando un danno enorme sia per il Friuli Venezia Giulia che per la Carinzia. Tuttavia, grazie all’impegno congiunto delle autorità locali e delle maestranze, è stato possibile riaprire gradualmente la strada.
Durante una manifestazione pubblica a Kotschach-Mauthen, l’assessore Amirante ha illustrato le fasi salienti del recupero, enfatizzando che la circolazione sarà del tutto ripristinata entro metà aprile 2025. Sono state valutate diverse soluzioni per garantire una viabilità sicura e duratura, tra cui la costruzione di una nuova strada o di un traforo, con costi stimati tra i 170 e i 300 milioni di euro.
Le autorità stanno attualmente valutando tre soluzioni progettuali per garantire una viabilità sicura e duratura del Passo di Monte Croce Carnico. La prima proposta contempla la costruzione di un nuovo tracciato stradale che eluderebbe l’area pericolosa, con una stima di costo di circa 170-180 milioni di euro e un tempo di costruzione di tre anni. La seconda alternativa prevede un tunnel di 4 km, realisticamente richiedente cinque anni per la realizzazione e un investimento di 300 milioni di euro, permettendo transiti continuativi lungo l’arco dell’anno e il contenimento dei tempi di viaggio. Infine, la terza proposta è un traforo che si estenderebbe per 8 km, un progetto di grande portata del valore di un miliardo di euro che richiederebbe dieci anni per essere portato a termine.
L’assessore Amirante ha sottolineato che tutte e tre le soluzioni sono fattibili e sono frutto di un considerevole lavoro tecnico sviluppato in maniera condivisa con tutti gli enti competenti, tra cui il Land Carinzia, il ministero dei Trasporti e l’ente gestore Anas.
Per i viaggiatori occasionali, il Passo di Monte Croce Carnico offre un’opportunità unica di esplorare le bellezze naturali del Friuli Venezia Giulia e della Carinzia. Consigliamo di pianificare la visita durante i fine settimana, quando la strada è aperta, per godere delle viste mozzafiato e della cultura locale. Per i viaggiatori esperti, considerare l’opzione di percorrere sentieri escursionistici nella zona, che offrono un’esperienza più intima e immersiva della regione.
In conclusione, la riapertura del Passo di Monte Croce Carnico non è solo una vittoria per le infrastrutture, ma anche un simbolo di resilienza e collaborazione tra comunità. Invitiamo i lettori a riflettere su come le sfide possano essere superate attraverso la cooperazione e l’impegno condiviso, e a considerare il viaggio come un’opportunità per scoprire nuove culture e rafforzare i legami tra i popoli.
Finalmente! Era ora che si sistemasse il passaggio al Monte Croce Carnico. Con tutte le tasse che paghiamo, ci aspettiamo infrastrutture decenti!
Bello vedere la cooperazione tra Italia e Austria, però chissà perché mi sembra sempre che ci impieghiamo più del dovuto per risolvere questi problemi.
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