Finalmente un'iniziativa che valorizza il nostro patrimonio culturale e religioso! Speriamo che il Giubileo porti tanti pellegrini e che questo cammino diventi un'attrazione turistica importante per le nostre regioni.
La Via Lauretana, un antico cammino di fede che collega Roma al Santuario di Loreto, si prepara a vivere un periodo di rinnovato splendore. Questo itinerario mariano, intriso di storia e spiritualità, rappresenta uno dei più antichi pellegrinaggi del mondo cattolico, unendo luoghi di culto iconici attraverso un percorso che attraversa Lazio, Umbria e Marche.
La Via Lauretana affonda le sue radici nel lontano XIII secolo, quando collegava Roma al porto di Ancona, snodandosi attraverso lo Stato Pontificio fino al cuore della devozione mariana: il Santuario della Santa Casa di Loreto. Partendo dalla capitale, i pellegrini percorrevano l’antica via Flaminia, attraversando borghi ricchi di storia e cultura, fino a Foligno, dove l’itinerario si trasformava nella Via Lauretana, inoltrandosi verso il valico appenninico e raggiungendo infine Loreto.
Oggi, la Via Lauretana si articola in sette tappe, cinque delle quali situate nelle Marche, offrendo un’esperienza unica che intreccia fede, storia e natura. L’itinerario ha il suo principio a Colfiorito, località appartenente a Foligno, per poi dirigersi verso Muccia, terra natia del beato Rizzerio, discepolo di San Francesco d’Assisi. Le tappe successive conducono a Camerino, antica sede ducale e città universitaria, Belforte del Chienti, un tempo punto di riferimento per i pellegrini in cerca di assistenza e ricovero, e Tolentino, custode della Basilica di San Nicola e dell’Abbazia di Fiastra. Il cammino si conclude a Macerata, città d’arte e cultura, e infine a Loreto, al Santuario della Santa Casa, dove la tradizione vuole siano conservati i resti della casa di Maria di Nazareth.
Il tratto marchigiano della Via Lauretana è un vero e proprio scrigno di tesori artistici e spirituali. La terza tappa, da Colfiorito a Camerino (Nord), si estende per 25 km, con un dislivello di +397 m / -564 m, attraversando antichi tracciati storici e borghi come Serravalle del Chienti e Pieve Torina. Lungo il percorso, si incontrano il Santuario di Macereto, l’eremo di Sant’Angelo e numerose chiese e pievi, immersi in un paesaggio suggestivo che alterna boschi, vallate e piccoli centri storici.
La variante sud della terza tappa, da Colfiorito a Muccia, presenta una difficoltà maggiore, con una distanza di 18 km e un dislivello di +168 m / -485 m. Questo tratto segue antichi percorsi obbligati dall’orografia della valle, sfiorando i resti della storica Via Lauretana e passando per Serravalle del Chienti, con il suo castello e le edicole votive. A Muccia, nella frazione di Costafiore, il profondo fervore mariano che caratterizza il cammino è testimoniato dalla presenza della chiesa dedicata alla Madonna di Loreto.
La quarta tappa, da Camerino a Belforte del Chienti (Nord), si sviluppa per 18,1 km, mentre la variante sud, da Muccia a Belforte del Chienti, si estende per 24 km. Questo tratto è caratterizzato da un paesaggio segnato dalla mano dell’uomo, con distese di campi lavorati, architetture di prestigio e opere d’arte.
La quinta tappa, da Belforte del Chienti a Tolentino, sebbene di breve durata, è densa di reminiscenze storiche, artistiche e spirituali. Il cammino serpeggia seguendo il corso del fiume Chienti, attraversando paesi come Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo e San Ginesio, luoghi ricchi di architetture, antiche tracce romane e testimonianze di secoli di pellegrinaggio e devozione religiosa. Tolentino, sede dell’Associazione Via Lauretana, accoglie i pellegrini con le meraviglie artistiche e architettoniche della Basilica di San Nicola e dei palazzi nobiliari.
Le ultime due tappe conducono da Tolentino a Macerata e infine a Loreto, attraverso un percorso che offre scorci panoramici mozzafiato e la possibilità di visitare luoghi di grande interesse storico e culturale.
In vista del Giubileo, è in corso un progetto interregionale per valorizzare l’antica Via Lauretana, coinvolgendo Lazio, Umbria e Marche. L’obiettivo è creare una rete di partner pubblici e privati per promuovere il cammino e i territori attraversati, offrendo ai pellegrini un’esperienza indimenticabile.
Nel settembre 2024, un gruppo di ciclisti ha testato il percorso in tre giorni, partendo da Roma e arrivando a Loreto, con il supporto delle Pro Loco locali. Al termine di questa prova, è previsto un evento ufficiale di lancio e promozione del cammino, con la pubblicazione di una guida turistica che valorizzi i luoghi da visitare, i luoghi dove mangiare e dormire e le altre attività presenti lungo il percorso.
La Via Lauretana rappresenta un’esperienza unica per i viaggiatori occasionali, un’opportunità per immergersi nella storia, nella fede e nella bellezza del paesaggio italiano. Un consiglio prezioso è quello di pianificare attentamente le tappe, tenendo conto delle proprie capacità fisiche e del tempo a disposizione. È importante informarsi sulle strutture ricettive presenti lungo il percorso e prenotare in anticipo, soprattutto durante i periodi di maggiore affluenza.
Per i viaggiatori esperti, la Via Lauretana offre la possibilità di approfondire la conoscenza del territorio, scoprendo borghi nascosti, tradizioni locali e tesori artistici meno conosciuti. Un’idea interessante è quella di percorrere il cammino in bicicletta, godendo appieno della bellezza del paesaggio e raggiungendo luoghi altrimenti difficili da visitare.
La Via Lauretana è un invito a rallentare, a riscoprire il valore del cammino e a riflettere sul significato del viaggio, sia fisico che spirituale. È un’opportunità per staccare dalla frenesia della vita quotidiana e per ritrovare un contatto autentico con la natura, con la storia e con se stessi. Non si tratta solo di raggiungere una meta, ma di vivere un’esperienza trasformativa che arricchisce l’anima e apre il cuore alla bellezza del mondo.
Finalmente un'iniziativa che valorizza il nostro patrimonio culturale e religioso! Speriamo che il Giubileo porti tanti pellegrini e che questo cammino diventi un'attrazione turistica importante per le nostre regioni.
Bello il recupero di antichi percorsi. Ma si pensa anche alla manutenzione dei sentieri? Ho fatto un tratto simile in un'altra regione ed era pieno di rovi e segnaletica inesistente. Bisogna garantire la sicurezza dei camminatori.
Ma tutta questa enfasi sulla fede... non è che stiamo tornando indietro di secoli? Io avrei preferito un articolo più laico, che parlasse della Via Lauretana come un percorso storico e culturale, senza troppi riferimenti religiosi.
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