La Kalsa, il cuore palpitante di Palermo, si rivela un autentico crogiolo di storia, arte e cultura, un luogo dove antiche usanze si intrecciano con l’effervescente energia dei tempi moderni. Questo vetusto quartiere arabo, in passato roccaforte degli emiri, offre un’esperienza genuina e coinvolgente, un viaggio attraverso un microcosmo di accattivante diversità.
L’esplorazione della Kalsa ha inizio dal Giardino Garibaldi, situato in Piazza Marina, dominato dal maestoso Ficus Magnolioides, l’albero più imponente d’Europa. Da qui, il percorso si sviluppa attraverso le vie intricate del quartiere, tra dimore storiche che narrano storie di ere passate e opere di street art che celebrano la tradizione dei pupi siciliani. La Passeggiata delle Cattive, affacciata sulle mura secolari, regala una vista panoramica spettacolare sul mare e sul golfo della città, un luogo dove nel XVIII secolo si assistette al primo volo di una mongolfiera palermitana.
Il percorso continua con la visita alla Chiesa della Pietà, in stile barocco, e al gotico Palazzo Abatellis, per poi raggiungere Piazza Magione, un punto di riferimento della forte identità cittadina, segnato dalle vicende dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale e dalla lotta contro la mafia, che vide Paolo Borsellino, nativo di questo quartiere, come uno dei suoi protagonisti. *La suggestiva via Alloro, con le sue sontuose architetture barocche, accompagna alla riscoperta delle attività artigianali del Borgo Strafalè. Il tour culmina nello Steri, un imponente edificio trecentesco che fu dimora feudale e successivamente prigione dell’Inquisizione.
La Kalsa, anticamente chiamata al-Khalisa, la cittadella prescelta dagli emiri arabi come loro sede di rappresentanza, è una rappresentazione della Balarm islamica di un tempo, un luogo dove culture e stili diversi si mescolano armoniosamente. Qui, la storia e l’arte antica fanno da sfondo alla ripresa dell’artigianato del Borgo Strafalè, una zona dove all’ombra di palazzi storici e giardini monumentali sboccia la street art, che con i suoi temi e colori valorizza luoghi un tempo dimenticati.
La Kalsa non è solamente un distretto storico, ma altresì un luogo di memoria e di identità. I murales che decorano le sue strade narrano storie di resistenza, di lotta contro la mafia e di rinascita. La figura di Paolo Borsellino, nato e cresciuto in questo quartiere, è un simbolo di impegno civile e di difesa della legalità. Visitare la Kalsa significa immergersi in un passato ricco di eventi significativi e comprendere le radici profonde della città di Palermo. È un’esperienza che arricchisce e che invita alla riflessione.
La Kalsa è un quartiere che invita a essere esplorato con calma, apprezzando ogni angolo e ogni dettaglio. Per chi visita occasionalmente, suggeriamo di partecipare a un tour guidato per non perdere le gemme nascoste e per comprendere a fondo la storia e la cultura di questo luogo affascinante. Un consiglio per i viaggiatori esperti: perdetevi tra i vicoli della Kalsa, lasciatevi guidare dall’istinto e scoprite i piccoli laboratori artigianali, le botteghe storiche e i ristoranti tipici che offrono un’esperienza autentica e indimenticabile.* La Kalsa è un invito a riflettere sul valore della memoria, sulla bellezza della diversità e sulla forza della rinascita. È un luogo che ci ricorda che la storia è viva e che continua a plasmare il nostro presente. Un viaggio nella Kalsa è un’esperienza che arricchisce l’anima e che ci invita a guardare il mondo con occhi nuovi.
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Bell'articolo, mi è venuta voglia di visitarla! sembra un posto magico.
Sì, la Kalsa è bellissima, ma l'articolo sorvola un po' troppo sui problemi del quartiere. Certo, c'è la street art e la movida, ma non dimentichiamoci della microcriminalità e del degrado in alcune zone. Bisognerebbe dare un quadro più completo.
Ma che degrado! io ci sono stato l'anno scorso ed è tutto un fiorire di attività, ristorantini tipici e botteghe artigiane. Certo, non è Milano, ma ha un fascino tutto suo. E poi, Borsellino è un eroe per tutti, non solo della Kalsa! Che c'entra tirarlo sempre in ballo?
A me sembra un po' troppo idealizzato, la solita retorica del 'quartiere che rinasce'. È vero, ci sono delle cose belle, ma non esageriamo. E poi, la storia della mongolfiera? Ma davvero è così importante?
Ragazzi, ma rilassatevi! È un articolo che vuole invogliare i turisti a visitare Palermo. Non è un saggio sociologico! Godetevi le descrizioni, le foto... la Kalsa è unica, andateci e basta, poi fatevi la vostra idea.