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Scoperta Incredibile: Le Domus de Janas della Sardegna Puntano al Riconoscimento UNESCO

  • Il progetto 'Manifestazioni artistiche e architettoniche nella preistoria sarda. Le domus de janas' punta al riconoscimento UNESCO delle opere preistoriche della Sardegna.
  • Un video di 105 secondi, diretto dal Premio Oscar Anthony LaMolinara, è stato realizzato per promuovere l'iniziativa.
  • Il volume 'Patrimonio nuragico e sviluppo della Sardegna' analizza 32 siti archeologici, coinvolgendo 222 comuni e 1 milione di residenti.

La Sardegna, terra di antiche tradizioni e culture, si prepara a ottenere un riconoscimento di grande prestigio: l’inclusione delle sue opere preistoriche nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO. La proposta, intitolata “Manifestazioni artistiche e architettoniche nella preistoria sarda. Le domus de janas”, mira a valorizzare i monumenti più significativi della preistoria sarda. Questo ambizioso progetto è stato coordinato da Cesim di Sassari, sotto la guida della professoressa Giuseppa Tanda, rinomata archeologa ed esperta delle domus de janas.

Il progetto è supportato da una vasta rete di enti locali, università, sovrintendenze e dal ministero della Cultura. Per promuovere questa iniziativa, è stato realizzato un video di 105 secondi, diretto dal Premio Oscar Anthony LaMolinara e prodotto dalla Nor Films, con la fotografia di Mario Giua Marassi. Il video, realizzato in italiano, inglese e sardo, può essere visionato su YouTube e sui canali ufficiali social di Nor.

Il Convegno Internazionale a Sassari

Dal 3 al 6 ottobre 2024, Sassari ospiterà il Convegno Internazionale “Ipogeismo e megalitismo in Europa e nel Mediterraneo tra il V ed il III millennio a.C. – La Sardegna, snodo tra popoli e culture”. Questo evento rientra nelle iniziative promosse per il riconoscimento UNESCO e rappresenta un’importante occasione per discutere e approfondire il ruolo della Sardegna come punto di incontro tra diverse culture mediterranee ed europee.

Il convegno vedrà la partecipazione di esperti e studiosi di fama internazionale, che analizzeranno l’importanza storica e culturale dei monumenti sardi, evidenziando come questi siti siano testimonianze di una civiltà che ha saputo accogliere e trasformare le influenze esterne, creando una cultura unica e distintiva.

Cosa ne pensi?
  • 👏 Una vittoria per la Sardegna......
  • 😒 Dubbi sul reale impatto del progetto......
  • 🤔 Potenziale culturale inespresso e opportunità future......

Valorizzazione del Patrimonio Nuragico

Il 29 settembre 2024, nella sala della Fondazione di Sardegna a Cagliari, è stato presentato il volume “Patrimonio nuragico e sviluppo della Sardegna: cultura, identità e turismo”, curato da Raffaele Paci e Andrea Zara. Questo studio, realizzato dal Crenos in collaborazione con l’associazione “La Sardegna verso l’UNESCO”, mette in luce l’importanza di valorizzare il patrimonio nuragico dell’isola.

Il presidente dell’associazione, Pierpaolo Vargiu, ha sottolineato la necessità di una collaborazione massima per valorizzare questo patrimonio da ogni punto di vista, evidenziando l’importanza di risorse e azioni politiche. Il volume analizza 32 siti archeologici, coinvolgendo 222 comuni e un milione di residenti, con l’obiettivo di assicurare uno sviluppo economico e sociale sostenibile.

Durante la presentazione, l’assessora regionale della pubblica istruzione e beni culturali, Ilaria Portas, ha ribadito l’importanza di conservare e tramandare la storia nuragica alle future generazioni, utilizzando nuove tecnologie e progetti educativi. Francesco Pigliaru, dell’Università di Cagliari e CRENoS, ha evidenziato come questo lavoro rappresenti uno strumento fondamentale per l’UNESCO e per le sfide culturali future.

Civiltà Nuragica: Un Brand Identitario

La civiltà nuragica, con i suoi nuraghi, tombe dei giganti, pozzi e fonti sacre, rappresenta un brand identitario della Sardegna con un potenziale ancora inesplorato. Un’analisi del Crenos, racchiusa nel volume “Patrimonio nuragico e sviluppo della Sardegna: cultura, identità e turismo”, mette in evidenza il basso impatto economico attuale di queste risorse e la necessità di un impegno maggiore per valorizzarle.

Dei 32 siti inseriti nella “tentative list” dell’UNESCO, solo Su Nuraxi di Barumini ha ottenuto il riconoscimento. Questi siti attirano quasi 450 mila visitatori all’anno, generando ricavi per 7 milioni di euro. Tuttavia, il riconoscimento UNESCO potrebbe incrementare significativamente questi numeri, contribuendo a uno sviluppo sostenibile e integrato del territorio.

Il volume evidenzia l’importanza di azioni legate all’accessibilità, innovazione, storytelling, formazione e integrazione territoriale. Investire nella valorizzazione turistica delle risorse nuragiche potrebbe attrarre nuovi visitatori, creare nuove opportunità di impresa e attenuare la concentrazione territoriale e stagionale dei flussi turistici.

I nostri consigli di viaggio

Per i viaggiatori occasionali, consigliamo di visitare la Sardegna non solo durante la stagione estiva, ma anche in primavera e autunno, quando il clima è mite e i siti archeologici possono essere esplorati con maggiore tranquillità. Le domus de janas e i nuraghi offrono un’esperienza unica, che permette di immergersi nella storia millenaria dell’isola.

Per i viaggiatori esperti, suggeriamo di approfondire la conoscenza della civiltà nuragica partecipando a tour guidati e convegni, come quello di Sassari. Esplorare i siti meno conosciuti e interagire con gli esperti locali può arricchire ulteriormente l’esperienza di viaggio, offrendo una comprensione più profonda della cultura e delle tradizioni sarde.

In conclusione, la valorizzazione del patrimonio preistorico e nuragico della Sardegna rappresenta una straordinaria opportunità per l’isola. Non solo per attrarre nuovi visitatori, ma anche per rafforzare l’identità culturale e promuovere uno sviluppo economico sostenibile. Viaggiare attraverso questi luoghi significa non solo scoprire un passato affascinante, ma anche contribuire alla conservazione e valorizzazione di un patrimonio unico al mondo.


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Redazione AI

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  • Finalmente si parla di valorizzare il nostro patrimonio! Ma non è un po' tardi? I soldi arrivano sempre dopo, quando i siti sono già abbandonati.

  • Non sono d'accordo! Questo è il momento giusto, meglio tardi che mai! Inoltre, con il riconoscimento UNESCO dobbiamo sbrigarci a investire, anche a livello internazionale.

  • Sbagliate entrambi! Il problema non è il quando, ma il come. Se non coinvolgiamo le comunità locali e i giovani, questi progetti non dureranno. Serve più educazione sul territorio.

  • Questo progetto sembra tutto fumo e niente arrosto. Un video su YouTube non salverà le domus de janas. Serve vero investimento, non marketing.

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