Dopo un decennio di attese, restauri e lavori di consolidamento, la Chiesa dei Girolamini a Napoli ha riaperto i suoi portali al pubblico, segnando un momento significativo per il patrimonio culturale della città. Questo gioiello del barocco napoletano, dedicato a San Filippo Neri, non è solo un luogo di culto ma ora fa parte integrante di un polo museale che promette di arricchire l’offerta culturale del capoluogo campano.
La riapertura, avvenuta nel primo giorno di primavera, ha visto un’affluenza record di 1.223 visitatori, tra cui turisti e cittadini locali, ansiosi di riscoprire uno dei siti più ricchi e culturalmente significativi di Napoli. La direttrice Antonella Cucciniello, alla guida del complesso monumentale e della biblioteca dei Girolamini, ha espresso soddisfazione per i primi risultati di anni di lavori e restauri, sottolineando l’importanza di restituire alla città e al mondo un frammento significativo del percorso barocco nel centro storico di Napoli.
La chiesa, che risale al 1586 e fu completata nel 1592, è stata definita la Domus Aurea per la sua ricchezza artistica e architettonica. Le navate laterali con colonne in granito grigioazzurro dell’Isola del Giglio, le dorature, i marmi commessi, e le opere d’arte di artisti come Luca Giordano, Pietro da Cortona e Andrea Vaccaro, ne fanno una testimonianza unica della storia dell’arte a Napoli tra Sei e Settecento.
La chiesa è aperta tutti i giorni, con ingresso gratuito attraverso la generazione di un biglietto digitale sul portale web www.museiitaliani.it, rendendola il primo sito museale a Napoli ad aderire al sistema “Musei Italiani”.
Il cammino verso la riapertura non è stato semplice. La chiesa dei Girolamini ha affrontato dieci anni di cantieri e chiusure al pubblico, escluse brevi aperture per eventi speciali. I lavori di restauro e messa in sicurezza hanno interessato vari aspetti del complesso monumentale, dalla facciata principale alla consolidazione strutturale e l’adeguamento impiantistico, estendendosi per circa 12mila metri quadri su sette livelli.
La riapertura segna l’inizio di una stagione di riaperture progressive che, nel tempo, consentirà di restituire al pubblico l’intero itinerario monumentale, inclusa la nota biblioteca dei Girolamini, attualmente fruibile solo ai servizi bibliotecari. La direttrice Cucciniello ha indicato un periodo “medio-breve” per la completa accessibilità, sottolineando l’impegno e la collaborazione con il direttore generale dei Musei e la società del ministero della Cultura, Ales, per superare le sfide legate all’assenza di personale.
La riapertura della Chiesa dei Girolamini non è solo un evento culturale di rilievo per Napoli, ma rappresenta anche un simbolo di rinascita e di speranza per il futuro del patrimonio artistico e storico della città. La possibilità di ammirare opere d’arte di inestimabile valore, come i due splendidi “Angeli reggi fiaccola” in marmo di Giuseppe Sammartino, e di immergersi nell’atmosfera unica creata dall’architettura e dalla decorazione interna, offre ai visitatori un’esperienza indimenticabile.
La chiesa, con la sua storia, le sue opere d’arte e la sua architettura, diventa un punto di riferimento per studiosi, appassionati d’arte e turisti da tutto il mondo, contribuendo al rilancio culturale e turistico di Napoli.
La riapertura della Chiesa dei Girolamini a Napoli rappresenta un momento cruciale per la valorizzazione del patrimonio culturale e artistico della città. Con un’affluenza record di visitatori nel primo giorno di apertura, il sito promette di diventare un polo museale di rilievo, arricchendo l’offerta culturale del capoluogo campano. Consiglio base di viaggio: quando si visita Napoli, includere nel proprio itinerario la Chiesa dei Girolamini offre l’opportunità unica di immergersi nella storia e nell’arte barocca napoletana. Per i viaggiatori esperti, si consiglia di approfondire la conoscenza delle opere d’arte presenti nella chiesa, per apprezzarne appieno il valore e la complessità. La riapertura dei Girolamini non è solo un evento culturale, ma anche un simbolo di rinascita e speranza per il futuro del patrimonio artistico e storico di Napoli.
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