Non capisco perché ci si accanisce tanto su un sentiero del genere. Certo, è bello, ma alla fin fine è solo una passeggiata in montagna come tante altre.
L’escursione al Bric Berciassa, situata nella pittoresca regione del Cuneese, rappresenta un’opportunità unica per esplorare un territorio ricco di storia e bellezze naturali. Questo percorso, che si snoda tra i comuni di Boves, Roccavione e Robilante, offre vedute panoramiche mozzafiato sulla pianura cuneese e sull’arco alpino, rendendolo una meta ambita per gli amanti del trekking e della natura. Il Bric Berciassa, con i suoi 962 metri di altitudine, è noto per essere uno dei migliori punti panoramici della zona, offrendo una vista spettacolare sulla città di Cuneo e le sue caratteristiche forme appuntite. L’itinerario, sebbene non privo di difficoltà a causa dei numerosi bivi e della scarsa segnaletica, è un invito a perdersi tra le bellezze naturali e storiche del luogo.È consigliabile seguire una traccia GPS per orientarsi meglio lungo il percorso.
Il Bric Berciassa non è solo un luogo di bellezza naturale, ma anche un sito di grande interesse storico e archeologico. Le ricerche condotte a partire dal 1952 hanno portato alla luce un insediamento dell’Età del Ferro, rendendo l’area un punto focale per gli studi storici. Recentemente, è stato avviato un progetto di valorizzazione intitolato “Alle origini della civiltà alpina:Bèc Bërchasa”, volto a recuperare e promuovere questo prezioso patrimonio. Una delle leggende più affascinanti legate al Bric Berciassa è quella della Reina Jana, o Regina Giovanna d’Angiò, una figura storica che, secondo la tradizione locale, si stabilì nei pressi del Bric Berciassa. La leggenda narra che la regina, vista come una strega, nascondesse un segreto terribile:zampe di gallina, rivelate solo quando estrasse i piedi dalla spaccatura della roccia chiamata Garb d’la Reina Jana. Questa storia, sebbene inquietante, aggiunge un ulteriore strato di mistero e fascino al luogo.
L’itinerario del Bric Berciassa è un viaggio attraverso paesaggi naturali di rara bellezza e testimonianze culturali di un passato vivace. Lungo il percorso, si attraversano castagneti da frutto, boschi di conifere e faggete, che offrono un contrasto affascinante tra aree curate e zone abbandonate. I segni di una comunità devota e laboriosa sono visibili in ogni angolo:muretti a secco, edicole votive e pietre di confine raccontano storie di un tempo passato. Un punto di particolare interesse è il Pilone della Battaglia, un monumento che ricorda un episodio del conflitto tra il Marchese di Saluzzo e le truppe di Carlo d’Angiò nel 1275. Questa battaglia, conosciuta come la “seconda battaglia di Roccavione”, segnò la fine della prima signoria angioina in Piemonte, lasciando un’impronta indelebile nella storia locale.
Per i viaggiatori occasionali, l’escursione al Bric Berciassa rappresenta un’opportunità perfetta per immergersi nella natura e scoprire la storia locale. Si consiglia di organizzare la propria escursione in periodi intermedi dell’anno quando il clima risulta mite e favorevole alla visibilità panoramica. È imprescindibile munirsi di mappe cartacee o dispositivi GPS per orientarsi adeguatamente lungo il percorso prescelto. Coloro che vantano maggiore esperienza nel camminare tra i monti possono ampliare l’esperienza al Bric Berciassa visitando le istituzioni museali nelle vicinanze: spiccano infatti il Museo Civico a Cuneo e il Museo del Fungo e delle Scienze Naturali ubicato a Boves. Tali visite costituiscono preziosi approfondimenti sulla tradizione storica e culturale della zona stessa, offrendo spunti utili ad apprezzarne appieno gli aspetti storici ed ambientali durante l’escursione medesima. Concludendo dunque: tra contemplazione interiore e nuove conoscenze da assimilare, questo territorio accoglie i visitatori fondendo elementi naturalistici sublimi con sfaccettature culturali ricche; tanto i ferventi trekker quanto coloro in cerca d’avventure singolari troveranno nel viaggio al Cuneese una chance affascinante d’indagine naturalistica rara ed indimenticabile.
Non capisco perché ci si accanisce tanto su un sentiero del genere. Certo, è bello, ma alla fin fine è solo una passeggiata in montagna come tante altre.
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