Che bello vedere fondi del Pnrr spesi per qualcosa di significativo! Speriamo che possano fare lo stesso per altri siti storici in tutta Italia.
L’apertura dell’Hortus Redemptoris della Chiesa del Santissimo Redentore a Venezia rappresenta un evento storico, segnando la prima volta in cinque secoli che questo giardino viene aperto al pubblico. Situato sull’isola della Giudecca, il giardino si estende per un ettaro, offrendo una vista mozzafiato sulla laguna. Questo progetto di restauro conservativo, durato tre anni e costato circa 5,8 milioni di euro, è stato promosso dalla Venice Gardens Foundation, sotto la guida di Adele Re Rebaudengo. Il restauro ha ricevuto finanziamenti dal Pnrr e da mecenati illuminati, dimostrando un impegno collettivo verso la conservazione del patrimonio culturale e naturale.
L’Hortus Redemptoris non è solo un giardino, ma un simbolo di armonia tra spirito e natura. Progettato dal famoso architetto paesaggista Paolo Pejrone, il giardino è un esempio di bellezza e simbolismo. I visitatori possono passeggiare lungo percorsi che evocano il simbolismo della croce, ombreggiati da pergolati di legno di castagno coperti da piante di uva, rose rampicanti, glicini e bignonie. Tra gli alti cipressi, un reticolo di sentieri divide lo spazio tra uliveti, frutteti e coltivi, creando un mosaico di erbe aromatiche e medicinali che richiamano l’antico Giardino dei semplici. Al centro, la Vasca delle ninfee rappresenta il cuore pulsante dell’Orto Giardino, mentre il Giardino dei pitosfori, appartato e ombroso, offre un rifugio di tranquillità.
L’apertura dell’Hortus Redemptoris è stata accolta con entusiasmo dalla comunità veneziana e dai visitatori. L’assessore al Turismo, Simone Venturini, ha descritto l’evento come un grande regalo per la città, sottolineando l’importanza del giardino come luogo di comunità e dialogo. Il Ministro provinciale dei Frati Minori dei Cappuccini, Alessandro Carollo, ha evidenziato come il giardino rappresenti un bisogno crescente di socialità e connessione. Il restauro è stato concepito in linea con i principi di sostenibilità e autosufficienza, garantendo che questo patrimonio botanico e architettonico continui a prosperare per le generazioni future.
Per i viaggiatori occasionali, visitare l’Hortus Redemptoris offre un’opportunità unica di esplorare un angolo di Venezia meno conosciuto, immergendosi nella storia e nella spiritualità del luogo. Si consiglia di pianificare la visita nei giorni di apertura, dal giovedì al sabato, per godere appieno della tranquillità e della bellezza del giardino.
Per i viaggiatori esperti, una visita all’Hortus Redemptoris può essere arricchita da un tour dei giardini storici di Venezia, come i Giardini Reali di San Marco, anch’essi restaurati dalla Venice Gardens Foundation. Questo itinerario offre una prospettiva unica sulla storia e l’evoluzione del paesaggio urbano veneziano.
In conclusione, l’apertura dell’Hortus Redemptoris non è solo un evento di rilevanza locale, ma un simbolo di come la collaborazione e l’impegno possano preservare e valorizzare il nostro patrimonio culturale e naturale. Invitiamo i lettori a riflettere su come la bellezza e la spiritualità possano coesistere, ispirando un viaggio interiore oltre che fisico.
Che bello vedere fondi del Pnrr spesi per qualcosa di significativo! Speriamo che possano fare lo stesso per altri siti storici in tutta Italia.
5,8 milioni di euro? Mi chiedo se tutto questo investimento fosse veramente necessario per aprire un giardino.
L'Hortus Redemptoris sembra un'oasi perfetta per fuggire dalla folla turistica di Venezia. Finalmente un'opportunità di vedere la città da una prospettiva diversa.
La descrizione del giardino sembra uscita da una favola, ma quanto ci vorrà prima che diventi un'altra trappola per turisti?
Finalmente un progetto che mette al centro natura e spiritualità. Dovrebbero esserci più iniziative come questa in tutto il paese.
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