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Perché la serie su Sarah Scazzi fa discutere ancora oggi?

  • La serie 'Qui non è Hollywood' è stata rinominata a seguito di un ricorso al Tribunale di Taranto, inizialmente prevista per il 25 ottobre.
  • Il sindaco di Avetrana ha promosso un'azione legale per proteggere l'immagine del paese, sollevando un forte dibattito pubblico.
  • L'hashtag #IOSonoAvetrana ha guadagnato popolarità, dimostrando il senso di appartenenza dei residenti locali.

La serie televisiva “Qui non è Hollywood”, basata sull’omicidio di Sarah Scazzi avvenuto nel 2010 ad Avetrana, è finalmente disponibile sulla piattaforma Disney+ dal 30 ottobre 2024. La produzione, diretta da Pippo Mezzapesa e prodotta da Groenlandia, ha subito un cambio di titolo a seguito di un provvedimento del Tribunale di Taranto. Il sindaco di Avetrana, Antonio Iazzi, ha infatti presentato un ricorso per rimuovere il nome della cittadina dal titolo originale, ritenendolo lesivo dell’immagine del paese. La serie, che avrebbe dovuto debuttare il 25 ottobre, è stata sospesa e riprogrammata con il nuovo titolo, in attesa dell’udienza fissata per il 5 novembre.

La Reazione della Comunità e il Dibattito Pubblico

La decisione di cambiare il titolo ha sollevato un acceso dibattito pubblico. Il sindaco Iazzi ha sottolineato l’importanza di preservare l’immagine della comunità di Avetrana, che non vuole essere identificata unicamente con il tragico evento. L’hashtag “#IOSonoAvetrana?non solo un nome” ha guadagnato popolarità sui social media, evidenziando il forte senso di appartenenza e la volontà di difendere la dignità del territorio. La serie, basata sul libro “Sarah la ragazza di Avetrana” di Carmine Gazzanni e Flavia Piccinni, è stata presentata alla Festa del Cinema di Roma, dove ha ricevuto apprezzamenti per la sua narrazione complessa e il tono rispettoso.

Cosa ne pensi?
  • Una serie ben fatta che rispetta la memoria di Sarah... 😊...
  • Trovo questa serie davvero inopportuna e offensiva... 😡...
  • Interessante vedere come la serie affronta l'identità di un luogo... 🤔...

La Produzione e il Cast

“Qui non è Hollywood” è una miniserie in quattro puntate che esplora la complessità del caso Scazzi attraverso una lente narrativa che evita il sensazionalismo. Il regista Pippo Mezzapesa, insieme agli sceneggiatori Antonella W. Gaeta, Davide Serino, Carmine Gazzanni e Flavia Piccinni, ha lavorato per rappresentare la verità giudiziale emersa dalle sentenze. Nel cast spiccano Vanessa Scalera nei panni di Cosima Misseri, Paolo De Vita ad interpretare Michele Misseri, Giulia Perulli nel ruolo di Sabrina Misseri e Federica Pala come Sarah Scazzi. La colonna sonora include “La Banalità del Male”, una canzone di Marracash, che aggiunge un ulteriore strato emotivo alla serie.

I Nostri Consigli di Viaggio

Per i viaggiatori occasionali, visitare Avetrana potrebbe offrire un’opportunità unica di riflessione sulla complessità delle storie umane e sul modo in cui i luoghi possono essere segnati da eventi storici. È importante avvicinarsi con rispetto e sensibilità, riconoscendo la resilienza della comunità locale. Per i viaggiatori esperti, esplorare la Puglia offre un viaggio attraverso paesaggi mozzafiato e una cultura ricca e diversificata. Considerate di includere nel vostro itinerario altre località pugliesi meno conosciute, che possono offrire esperienze autentiche e sorprendenti. Riflettete su come le storie che incontriamo nei nostri viaggi influenzano la nostra comprensione del mondo e ci invitano a guardare oltre le apparenze.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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  • Non capisco perché sia stato necessario produrre una serie su un fatto così tragico. Certe storie dovrebbero essere lasciate riposare in pace, senza alimentare il turismo del macabro!

  • Bah, invece penso che sia importante raccontare queste storie per tenere viva la memoria e imparare dal passato. È un modo per riflettere sulla società e affrontare il dolore.

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