Questo cammino sembra un'ottima opportunità per allontanarsi dalla frenesia quotidiana e connettersi con la spiritualità. L'aspetto storico è un valore aggiunto!
Il “Cammino di Sant’Antonino” rappresenta un viaggio unico che intreccia fede, storia e tradizione, offrendo ai pellegrini un’opportunità di crescita personale e spirituale. Svelato ufficialmente nell’Aula consiliare del Comune di Sorrento a gennaio, questo percorso è parte integrante del Giubileo della Speranza e delle celebrazioni del quattordicesimo centenario della partenza di Sant’Antonino Abate. Le amministrazioni comunali dai territori di Castellammare di Stabia a Massa Lubrense patrocinano questa iniziativa, volta a trasformare istanti transitori in esperienze durature, consentendo una connessione profonda con le proprie radici.
Il percorso si snoda in due varianti: una alta e una bassa. La variante inferiore ripercorre il percorso storico della Via Minerva, un?antica via di collegamento che, a partire dal IV secolo, univa Stabia alla sommità di Punta Campanella, attraversando Sorrento. La variante più alta, pensata per appassionati di escursionismo, si arrampica lungo il Monte Faito seguendo le tracce predisposte dal Club Alpino Italiano (CAI), toccando diverse località come Santa Maria del Castello, il Monte Comune e la frazione di Arola.
Il cammino di Sant’Antonino non è solo un percorso fisico, ma un vero e proprio itinerario di senso. In un’epoca in cui la tecnologia spesso ci distrae dalla bellezza che ci circonda, questo cammino invita a riscoprire la ricchezza delle piccole cose, a connettersi con il presente e ad abbracciare la realtà con occhi aperti e cuore grato. Come sottolineato da Don Salvatore Iaccarino, responsabile per la Pastorale del Turismo, il cammino mira a creare un ambiente accogliente e significativo, dove scoprire la bellezza delle tradizioni spirituali e valorizzare la storia del luogo.
Ogni primo sabato del mese, i pellegrini possono intraprendere questo viaggio accompagnati da una guida escursionistica e un sacerdote. Durante il percorso, avranno a disposizione un itinerario cartaceo con aneddoti e notizie storiche, e potranno apporre un timbro lungo i principali luoghi del cammino. Al termine, ciascun pellegrino riceverà il “Testimonium”, un documento che certifica l’avvenuto pellegrinaggio.
Il 2025 segna un anno di celebrazioni per Sorrento, con eventi che commemorano il 14° centenario della morte di Sant’Antonino Abate, avvenuta il 14 febbraio 625. Queste celebrazioni coincidono con il centesimo anniversario dell’elevazione a Basilica Pontificia della chiesa a lui dedicata. Un programma ricco di conferenze, concerti, eventi religiosi e iniziative culturali è stato organizzato per coinvolgere l’intera comunità.
Il sindaco di Sorrento, Massimo Coppola, ha sottolineato l’importanza di queste celebrazioni, che mirano a rafforzare il legame devozionale tra Sant’Antonino e i sorrentini. Tra gli eventi di spicco, la processione del 14 febbraio, giorno dedicato a Sant’Antonino, vedrà la partecipazione di delegazioni da tutto il mondo. Inoltre, una serie di conferenze tematiche e spettacoli arricchiranno il calendario degli appuntamenti.
Per i viaggiatori occasionali, il cammino di Sant’Antonino rappresenta un’opportunità unica per esplorare la bellezza della Penisola Sorrentina lontano dai percorsi turistici più battuti. Prendetevi il tempo di immergervi nella storia e nella spiritualità del luogo, lasciando che ogni passo vi avvicini di più alla vostra essenza interiore.
Per i viaggiatori esperti, consigliamo di esplorare entrambe le varianti del percorso, alta e bassa, per vivere appieno la diversità paesaggistica e culturale che questo cammino ha da offrire. Non dimenticate di portare con voi un diario di viaggio, dove annotare le vostre riflessioni e le esperienze vissute lungo il cammino. In conclusione, il cammino di Sant’Antonino non è solo un viaggio fisico, ma un’opportunità per riscoprire se stessi e il mondo che ci circonda. Che siate pellegrini di fede o viaggiatori in cerca di nuove esperienze, questo cammino vi invita a rallentare, a riflettere e a connettervi con la bellezza della vita.
Questo cammino sembra un'ottima opportunità per allontanarsi dalla frenesia quotidiana e connettersi con la spiritualità. L'aspetto storico è un valore aggiunto!
Non capisco perché dovremmo celebrare ancora questi santi, siamo nel 2023, è ora di progredire e lasciar perdere le superstizioni.
Un bel modo per revitalizzare il turismo locale e l'economia della regione. E chi lo sa, magari mi converto anche io facendo due passi!
Trovo un po' ridicolo il concetto di prendere un timbro come riconoscimento, ma se aiuta le persone a sentirsi bene, perché no?
Sarebbe interessante sapere se il percorso è accessibile a persone con disabilità. Spesso si dimenticano le esigenze di tutti.
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