Il Cammino dei Briganti è un itinerario turistico che si snoda tra le regioni dell’Abruzzo e del Lazio, offrendo un’esperienza unica tra storia, natura e cultura. Questo percorso, lungo circa 100 chilometri, è diviso in sette tappe e attraversa verdi boschi appenninici e borghi di origine medievale. Il cammino parte e arriva nel paese di Sante Marie, toccando quote tra 800 e 1300 metri, con dislivelli contenuti adatti anche ai meno allenati.
Il cammino è stato ideato nel 2014 da Luca Gianotti, guida ambientale, con l’obiettivo di far rinascere una porzione di territorio attraverso una forma di turismo lento e sostenibile. Il tema del brigantaggio è nato spontaneamente, poiché questa terra di confine tra lo Stato Pontificio e il Regno delle Due Sicilie è stata teatro di numerosi episodi di brigantaggio nella seconda metà dell’Ottocento.
Il Cammino dei Briganti non è solo un percorso naturalistico, ma anche un viaggio nella storia dell’Italia unificata. Durante il percorso, i viandanti possono scoprire storie di briganti come José Borjes, generale catalano divenuto brigante, e Berardino Viola, noto per la sua Banda di Cartorè. Questi briganti erano visti quasi come partigiani, ribelli contro l’invasione sabauda e le nuove tasse imposte dal Regno di Sardegna.
Il cammino attraversa territori che furono teatro di scontri tra briganti e truppe sabaude, offrendo una prospettiva unica sulla storia dell’Italia meridionale. Ogni tappa del percorso porta il nome di un brigante diverso, permettendo ai viandanti di immergersi nelle storie e nelle tradizioni locali.
Il Cammino dei Briganti è diviso in sette tappe, ciascuna delle quali offre un’esperienza unica tra natura e storia. Ecco una descrizione dettagliata delle tappe:
1. *Prima tappa: Sante Marie (850 m) a Santo Stefano (1.050 m) – Lunghezza: 5,6 km. Dislivello: salita 380 m, discesa 160 m. Questa tappa breve permette di acclimatarsi e di entrare nello spirito del viaggio.
2. Seconda tappa: Santo Stefano (1.050 m) a Valdevarri (1.020 m) fino a Nesce (850 m) – Lunghezza: 13,9 km. Dislivello: salita 400 m, discesa 625 m. Questa tappa attraversa la Val de Varri, una valle meno turistica, e arriva al borgo medievale di Nesce.
3. Terza tappa: Nesce (850 m) – Villerose – Spedino – Cartore (944 m) – Lunghezza: 16,6 km. Dislivello: salita 440 m, discesa 330 m. Questa tappa passa sotto il monte Rose e arriva al borgo di Cartore, sede di una famosa banda di briganti.
4. Quarta tappa: Anello di Cartore – Lago della Duchessa – Lunghezza: 12,3 km o 15 km. Questa tappa offre due possibilità di percorso, entrambe descritte nel libro guida.
5. Quinta tappa: Cartore (944 m) – Santa Maria in Valle Porclaneta – Rosciolo (909 m) – Lunghezza: 8 km. Dislivello: salita 280 m, discesa 330 m. Questa tappa risale al Passo Le Forche e scende a Santa Maria in Valle Porclaneta, con la sua suggestiva chiesa romanica.
6. Sesta tappa: Rosciolo – Magliano de’ Marsi – Località Le Crete (770 m) – Lunghezza: 14,5 km. Dislivello: salita 270 m, discesa 350 m. Questa tappa attraversa la gola di Rosciolo e arriva a Magliano de’ Marsi, un paese grande e ben fornito.
7. Settima tappa: Località Le Crete (Tagliacozzo) – Sante Marie (850 m)* – Lunghezza: 21 km. Dislivello: salita 560 m, discesa 450 m. Questa tappa finale riporta i viandanti a Sante Marie, dove possono ritirare l’attestato di completamento del cammino.
Il 9 aprile 2024 è stato inaugurato il “Grande Cammino dei Briganti”, un percorso che collega le principali tappe storiche del brigantaggio meridionale attraverso cinque regioni italiane: Abruzzo, Lazio, Molise, Campania e Basilicata. Questo itinerario, lungo 500 chilometri, può essere percorso in 28 giorni e offre un’esperienza ancora più immersiva nella storia e nella cultura del brigantaggio.
Il Grande Cammino dei Briganti segue l’asse percorsa dal generale Borjes, celebre brigante, in fuga dal Vulture nello Stato Pontificio. Ogni giorno, i viandanti raggiungono luoghi importanti per la storia del brigantaggio, con ogni tappa che porta il nome di un brigante diverso. Questo percorso permette di comprendere le origini del brigantaggio e di immergersi nelle tradizioni e nella natura del sud Italia.
Per i viaggiatori occasionali, il Cammino dei Briganti offre un’opportunità unica di immergersi nella storia e nella natura dell’Appennino. Consigliamo di prenotare con anticipo gli alloggi lungo il percorso, poiché il successo crescente del cammino ha portato a un aumento della domanda. È importante anche portare con sé una guida aggiornata e una mappa dettagliata per orientarsi lungo il percorso.
Per i viaggiatori esperti, il Grande Cammino dei Briganti rappresenta una sfida ancora più impegnativa e affascinante. Questo percorso di 500 chilometri richiede una buona preparazione fisica e mentale, ma offre un’esperienza unica di immersione nella storia e nella cultura del brigantaggio meridionale. Ricordate di portare con voi l’attrezzatura adeguata per affrontare le diverse condizioni climatiche e di prenotare con anticipo gli alloggi lungo il percorso.
In conclusione, il Cammino dei Briganti è un’opportunità unica per scoprire un’Italia autentica e poco conosciuta, dove la storia, la natura e la cultura si intrecciano in un’esperienza indimenticabile. Che siate viaggiatori occasionali o esperti, questo cammino offre qualcosa di speciale per tutti, invitandovi a riflettere sul passato e a godere delle bellezze del presente. Buon viaggio!
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Adoro l'idea del Cammino dei Briganti! È fantastico vedere come si possa coniugare storia e trekking in un'unica esperienza. Finalmente qualcosa di diverso dal solito!