Bell'articolo, mi piace come si collega la figura di Papa Luciani ai luoghi che ha vissuto. Un bel modo per celebrare il Giubileo e riscoprire un Papa spesso dimenticato. Dovrebbero farne di più di questi itinerari!
L’anno del Giubileo 2025 si presenta come un’occasione unica per intraprendere un viaggio spirituale e culturale alla scoperta di Albino Luciani, figura emblematica del XX secolo. La Fondazione Papa Luciani di Canale d’Agordo, in collaborazione con diverse diocesi e fondazioni, ha ideato un itinerario suggestivo intitolato “Dalle Dolomiti alla cattedra di Pietro”. Questo percorso si snoda attraverso i luoghi che hanno segnato la vita e la missione di Luciani, offrendo ai pellegrini un’esperienza profonda e significativa.
Il viaggio inizia a Canale d’Agordo, il paese natale di Albino Luciani, nato il 17 ottobre 1912. Qui, i visitatori possono immergersi nell’atmosfera che ha plasmato la sua infanzia e giovinezza. La casa natale, la chiesa di San Giovanni Battista, dove Luciani fu battezzato e sentì la sua vocazione, e la via crucis a lui dedicata, con le formelle di Franco Murer, offrono uno sguardo intimo sulla sua vita. La via crucis, una passeggiata di 2 km lungo la via Cavallera, costeggiando il torrente Biois, invita alla riflessione e alla preghiera.
Il cammino si snoda quindi tra le vette dolomitiche, toccando Feltre con il suo Seminario e Museo diocesano, il santuario dei Santi Vittore e Corona, il Centro Papa Luciani di Santa Giustina Bellunese, il Seminario Gregoriano e la cattedrale di Belluno, e la parrocchia di Agordo, teatro dei primi passi del giovane don Albino nel suo servizio pastorale. Questi luoghi, immersi nella bellezza delle montagne, offrono un’occasione per contemplare la fede e la spiritualità che hanno caratterizzato la vita di Luciani.
A Vittorio Veneto, dove Luciani fu vescovo dal 1959, le tappe obbligate sono il Castello di San Martino, sede vescovile, e la cattedrale di Santa Maria Assunta e San Tiziano Vescovo. Questi luoghi testimoniano il suo impegno pastorale e la sua attenzione verso i fedeli.
Il cammino prosegue a Venezia, dove Luciani fu Patriarca dal 1970 al 1978. La cattedrale di San Marco Evangelista, la basilica della Madonna della Salute e la Biblioteca diocesana intitolata a Benedetto XVI sono i luoghi chiave di questa tappa. Milena D’Agostino, coordinatrice del percorso veneziano, sottolinea l’importanza di avvicinarsi a questi luoghi attraverso lo sguardo di Papa Luciani, uno sguardo curioso e attento all’umano, capace di comunicare la bellezza anche ai più semplici.
L’itinerario veneziano si concentra sull’attenzione di Luciani per la Madre di Dio, svelando opere e riflessioni mariane attraverso il suo cuore di patriarca. La sua concezione dell’arte come veicolo della fede, capace di elevare l’uomo all’intelligenza e alla virtù, emerge con forza. Luciani amava Venezia, una città che aveva conosciuto fin da bambino e che aveva sperimentato come Patriarca, con quella semplicità che ha sempre contraddistinto il suo percorso. La popolazione di Venezia, dal canto suo, gli riservò un affetto sincero e duraturo.
Un aspetto inedito di questo itinerario è la possibilità di scoprire la biblioteca personale di Luciani, conservata presso l’Archivio storico del Patriarcato. I volumi, con le sue annotazioni autografe, sono stati catalogati e rivalutati grazie a un progetto della Fondazione vaticana Giovanni Paolo I, offrendo un’occasione unica per conoscere il suo pensiero e la sua spiritualità.
L’itinerario “Dalle Dolomiti alla cattedra di Pietro” si conclude a Roma, con tappe a San Giovanni in Laterano, San Pietro e la basilica di San Marco Evangelista. Tuttavia, la Fondazione Papa Luciani ha preparato anche altri percorsi, tra cui uno dedicato alle chiese e ai santuari alpini a cui Luciani era particolarmente legato, e un altro che ripercorre i luoghi dei Papi del ‘900 di origine lombarda e veneta.
L’itinerario “Il Papa delle Dolomiti” conduce i pellegrini attraverso i santuari mariani più cari a Luciani, come il Santuario della Madonna di Pietralba, in Sudtirolo, e i Santuari della Madonna di Pinè e di San Romedio, in Trentino. Questi luoghi, immersi nella natura incontaminata delle Dolomiti, offrono un’esperienza di profonda spiritualità e contatto con la fede popolare.
Un episodio significativo legato al Santuario di San Romedio è la lettera che Luciani dedicò all’orso che, secondo la leggenda, ammansì San Romedio. In questa lettera, Luciani esprime il desiderio di essere addomesticato da Dio, di diventare più servizievole e meno “orso”.
L’itinerario “Il Giubileo dei Pontefici” conduce i pellegrini attraverso i luoghi natali dei Papi italiani del 1900: Riese Pio X, Desio, Sotto il Monte, Concesio e Canale d’Agordo. Questo percorso offre un’occasione per conoscere la storia e la spiritualità di questi cinque Pontefici, che hanno segnato la storia della Chiesa nel XX secolo.
Il Giubileo 2025 offre un’opportunità imperdibile per riscoprire la figura di Papa Luciani e i luoghi che hanno segnato la sua vita. Che siate pellegrini esperti o viaggiatori occasionali, questo itinerario vi offrirà un’esperienza profonda e significativa.
*Per i viaggiatori occasionali, consigliamo di concentrarsi su una o due tappe dell’itinerario, scegliendo quelle che più vi incuriosiscono o che sono più facilmente raggiungibili. Ad esempio, una visita a Canale d’Agordo, il paese natale di Luciani, può essere un’esperienza toccante e suggestiva.
Per i pellegrini esperti, suggeriamo di intraprendere l’intero itinerario, dedicando il tempo necessario per approfondire la conoscenza dei luoghi e della figura di Papa Luciani. La lettura dei suoi scritti e delle testimonianze su di lui può arricchire ulteriormente l’esperienza.
Indipendentemente dal vostro livello di esperienza, vi invitiamo a intraprendere questo viaggio con il cuore aperto e la mente curiosa, lasciandovi guidare dalla fede e dalla spiritualità che hanno caratterizzato la vita di Albino Luciani. Tenete a mente le parole di Papa Luciani: “gli uomini partono dalle cose viste per elevarsi all’intelligenza e alla virtù”. Che questo viaggio sia un’occasione per elevare il vostro spirito e per riscoprire la bellezza della fede. Non dimenticate di portare con voi un quaderno per annotare le vostre riflessioni e le emozioni che proverete lungo il cammino.*
Bell'articolo, mi piace come si collega la figura di Papa Luciani ai luoghi che ha vissuto. Un bel modo per celebrare il Giubileo e riscoprire un Papa spesso dimenticato. Dovrebbero farne di più di questi itinerari!
Mah, tutto molto bello, però mi sembra un po' troppo concentrato sul lato turistico. Sarebbe interessante approfondire di più le sue idee e il suo impatto reale durante il suo brevissimo pontificato.
Sono d'accordo, è un'ottima iniziativa. Albino Luciani era un uomo di grande umiltà e semplicità, qualità che dovremmo riscoprire. Speriamo che questo itinerario avvicini più persone al suo messaggio.
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