Finalmente una guida che valorizza il Liberty palermitano! Troppo spesso si dimentica questa ricchezza a favore di altri stili più 'blasonati'. Speriamo che incentivi il turismo culturale.
L’eco della Belle Époque risuona ancora oggi tra le vie di Palermo, una città che, tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, visse un periodo di straordinaria fioritura artistica e culturale. Un’epoca in cui il Liberty, o Art Nouveau, plasmò l’architettura e l’arte, lasciando un’impronta indelebile nel tessuto urbano. Per celebrare questo patrimonio, è stato pubblicato nel 2025 un’interessante guida dal titolo “Itinerario Liberty. Tre percorsi nella Palermo della Belle Époque”, un’opera che si propone di accompagnare turisti e residenti alla scoperta dei tesori nascosti di questo stile unico.
La guida, edita da Kalós, si distingue per la sua capacità di offrire una visione completa e dettagliata del Liberty a Palermo. L’autore, profondo conoscitore della materia, ha sapientemente tracciato tre itinerari che si snodano attraverso le vie della città, svelando architetture meno note ma altrettanto significative. Il punto di partenza ideale è Piazza Politeama, cuore pulsante della città e crocevia di stili e culture. Da qui, i percorsi si diramano verso il “Firriato di Villafranca”, teatro dell’Esposizione Nazionale del 1891-1892, lungo Via Dante, un tempo “via dell’Esposizione”, e infine verso il Villino Florio, gioiello architettonico simbolo dell’epoca. Un ulteriore itinerario conduce i visitatori lungo Via Libertà, in direzione del centro storico, dove il Liberty si fonde con le stratificazioni millenarie della città.
Il Liberty a Palermo non fu solo un fenomeno estetico, ma un vero e proprio movimento culturale che coinvolse architetti, artigiani e imprenditori. Figure come Ernesto Basile, fondatore della Scuola di Architettura di Palermo, diedero un contributo fondamentale alla diffusione di questo stile, creando opere che ancora oggi ammiriamo. La guida non manca di citare importanti esempi di architettura Liberty, come Palazzo Florio-Wirz, sede dell’Ordine degli Architetti, il Grand Hotel Piazza Borsa, Villa Ida e Palazzo Dato, quest’ultimo caratterizzato da un’originale interpretazione del floreale. Un aspetto interessante è la presenza del Liberty anche in edifici meno appariscenti e in quartieri popolari, testimonianza di come questo stile avesse permeato tutti gli strati sociali. Purtroppo, molte di queste testimonianze sono andate perdute a causa di demolizioni e speculazioni edilizie.
La guida non si limita a descrivere gli edifici, ma invita il lettore a vivere un’esperienza estetica completa, suggerendo la visita a quattro importanti musei palermitani: Casa Thule, Villa Zito, Casa-museo Raffaello Piraino e la Galleria d’Arte Moderna Empedocle Restivo. Questi luoghi offrono un’ulteriore chiave di lettura del Liberty, attraverso l’arte, le arti decorative, gli abiti d’epoca e le opere pittoriche. Un esempio emblematico è il dipinto “Il Peccato” di Franz von Stuck, acquistato per la Galleria d’Arte Moderna grazie all’intervento di Ernesto Basile e altri intellettuali dell’epoca. La guida sottolinea, inoltre, la necessità di una maggiore progettualità nel recupero e nella valorizzazione del patrimonio Liberty, affinché le future generazioni possano continuare ad ammirare e apprezzare questa straordinaria eredità.
La guida “Itinerario Liberty. Tre percorsi nella Palermo della Belle Époque” rappresenta uno strumento prezioso per chiunque voglia scoprire o riscoprire la bellezza del Liberty a Palermo. Un invito a perdersi tra le vie della città, ammirando i palazzi, le ville e i dettagli architettonici che testimoniano un’epoca di grande fermento culturale.
Per i viaggiatori occasionali, consigliamo di iniziare il vostro itinerario da Piazza Politeama, un punto di riferimento facilmente raggiungibile e ricco di fascino. Da qui, potrete scegliere uno dei tre percorsi proposti dalla guida, lasciandovi guidare dalla bellezza e dalla storia.
Per i viaggiatori esperti, suggeriamo di approfondire la conoscenza del Liberty palermitano visitando i musei e le case-museo citate nella guida. Questi luoghi offrono un’esperienza più intima e approfondita, permettendovi di scoprire aspetti meno noti di questo stile.
In conclusione, Palermo è una città che sorprende e incanta, un luogo dove il passato e il presente si fondono in un’armonia unica. Il Liberty è solo uno dei tanti tesori che questa città ha da offrire, un invito a viaggiare nel tempo e nello spazio, alla scoperta di una bellezza senza tempo. Ricordate, il viaggio più bello è quello che ci arricchisce interiormente, lasciandoci un ricordo indelebile nel cuore.
Finalmente una guida che valorizza il Liberty palermitano! Troppo spesso si dimentica questa ricchezza a favore di altri stili più 'blasonati'. Speriamo che incentivi il turismo culturale.
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