Bellissimo articolo! Finalmente un'iniziativa che valorizza l'Appennino Pistoiese e unisce arte e natura. OCA sembra un posto magico, non vedo l'ora di visitarlo!
OCA – Oasy Contemporary Art and Architecture, immerso nel cuore dell’Appennino Pistoiese, ha riaperto le sue porte con un nuovo percorso artistico avvolto dalla natura. Questo progetto singolare, accessibile fino al 7 novembre 2025, offre un’esperienza totalizzante in cui arte, architettura e paesaggio si fondono armonicamente. Sotto la guida artistica di Emanuele Montibeller e il supporto dell’architetto Roberto Castellani, OCA stimola i visitatori a meditare sul nostro futuro modo di abitare il pianeta, attraverso un itinerario che si snoda tra creazioni pensate appositamente per questo luogo da artisti di fama internazionale.
L’avventura prende il via con una camminata di circa mezz’ora attraverso il bosco, partendo dalla località Croce di Piteglio. Questa passeggiata, di per sé già un’occasione di rigenerazione, conduce i visitatori a un’ex stalla trasformata in galleria espositiva. Da qui, ha inizio un tragitto circolare di circa un’ora e mezza, accompagnato dallo staff del parco, che svela le opere d’arte contemporanea integrate nel paesaggio.
Tra le installazioni più suggestive, spiccano i fasci in acciaio e fibra di carbonio di Kengo Kuma, che si avviluppano tra gli alberi creando un effetto etereo. L’opera di Michele De Lucchi e Mariangela Gualtieri, intitolata “Nella terra il cielo”, fonde poesia e architettura in una struttura che evoca i miti del luogo. I massi monolitici creati da Matteo Thun, ispirati ai principi di fratellanza e armonia, invitano alla ponderazione e alla condivisione. Le sculture di roccia vulcanica di Davide Quayola, plasmati tramite algoritmi generativi, indagano il legame tra natura e tecnologia. Infine, la struttura di Alejandro Aravena, denominata “Self-regulation”, spinge il visitatore a riflettere sul proprio posto nello spazio.
A queste opere si aggiungono due installazioni permanenti: “Plastic Bags” di Marthine Pascale Tayou, un’esplosione cromatica di sacchetti di plastica riciclati, e le bandiere di “Home of the World” di David Svensson, che celebrano la diversità culturale.
Nell’antica stalla, ora adibita a spazio espositivo, si trova la mostra “L’Arte è WOW!”, curata da Fondazione Arte Dynamo. Questa rassegna presenta lavori creati presso Dynamo Art Factory, un progetto che fonde arte contemporanea e interventi terapeutici ricreativi, coinvolgendo artisti di spicco insieme a bambini e adolescenti affetti da gravi o croniche patologie. Le opere esposte sono il frutto di periodi di residenza artistica in cui creatori e giovani pazienti hanno collaborato, generando momenti di incontro e stupore condiviso. Ogni pezzo è una testimonianza di un processo creativo partecipato, nato da esperienze uniche e irripetibili.
In aggiunta, all’interno di Casa Luigi, i visitatori hanno la possibilità di ammirare otto prototipi di Michele De Lucchi, denominati “Legni di pietra”. Queste creazioni derivano dal recupero di tronchi sbozzati e conservati per anni nel laboratorio dell’artista, reinterpretati su basi di pietra. “Legni di pietra” esplora la caducità dell’architettura e la mutabilità delle forme, temi centrali nella ricerca di De Lucchi.
OCA – Oasy Contemporary Art and Architecture è un’iniziativa in costante sviluppo. Nei mesi a venire, il percorso si arricchirà di nuove opere firmate da artisti e architetti di fama internazionale, tra cui Stefano Boeri, fuse, Diana Scherer, Alvaro Siza, Eduardo Souto de Moura ed Edoardo Tresoldi. Questi nuovi contributi promettono di ampliare ulteriormente l’offerta artistica e culturale di OCA, rendendo l’esperienza ancora più coinvolgente e stimolante.
Il progetto OCA non si limita a essere un parco d’arte, ma un’esperienza immersiva che eleva il semplice cammino a componente essenziale della visita. L’itinerario è concepito come un organismo vivente, che si arricchisce di nuove creazioni e suggestioni nel tempo.
OCA – Oasy Contemporary Art and Architecture rappresenta una destinazione imperdibile per gli appassionati di arte contemporanea e natura. La combinazione di installazioni artistiche di alto livello e paesaggi mozzafiata offre un’esperienza unica e indimenticabile.
Per i viaggiatori occasionali, consigliamo di prenotare la visita guidata in anticipo, per poter apprezzare appieno le opere e il contesto naturale in cui sono inserite. Non dimenticate di indossare scarpe comode, poiché il percorso si snoda attraverso il bosco e richiede una camminata di circa un’ora e mezza.
Per i viaggiatori esperti, suggeriamo di dedicare una giornata intera alla visita di OCA e dell’Oasi Dynamo. Esplorate i sentieri naturalistici*, scoprite la flora e la fauna locali e godetevi un pranzo al ristorante Casa Luigi, per un’esperienza gastronomica in armonia con l’ambiente circostante.
OCA – Oasy Contemporary Art and Architecture ci invita a riflettere sul nostro rapporto con l’arte e la natura, offrendoci un’occasione unica per connetterci con noi stessi e con il mondo che ci circonda. Un’esperienza che stimola la creatività, la consapevolezza e il rispetto per l’ambiente.
Bellissimo articolo! Finalmente un'iniziativa che valorizza l'Appennino Pistoiese e unisce arte e natura. OCA sembra un posto magico, non vedo l'ora di visitarlo!
Tutta sta arte contemporanea...boh! A me sembra più una scusa per spendere soldi pubblici che altro. Preferirei che si concentrassero su problemi più concreti come la viabilità o la sanità nella zona.
Interessante l'aspetto della terapia attraverso l'arte. L'iniziativa di Dynamo Art Factory è lodevole e dimostra come la creatività possa essere un potente strumento di guarigione e inclusione.
Kengo Kuma nell'Appennino? Un genio! Sono curiosissimo di vedere come le sue strutture si integrano nel paesaggio. Questa sinergia tra architettura giapponese e natura toscana promette scintille.
Mi piace come l'articolo sottolinei l'importanza del cammino come parte integrante dell'esperienza. Spesso ci dimentichiamo di quanto sia importante rallentare e connetterci con l'ambiente che ci circonda. OCA sembra un luogo perfetto per farlo.
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