Incredibile! Queste scoperte dimostrano quanto poco ancora sappiamo del nostro passato. Chi l'avrebbe mai detto che i nuraghi potessero risalire addirittura al 6000 a.C.?
La Sardegna, una terra ricca di storia e cultura, continua a sorprendere il mondo grazie alle sue scoperte archeologiche. Recentemente, nello stagno di Cabras, è stato identificato un villaggio nuragico sommerso composto da sei nuraghi, tra cui uno è incredibilmente conservato. Questo ritrovamento, situato a 11 metri di profondità, è stato realizzato grazie alla ricerca diretta dall’ingegnere e geofisico Gaetano Ranieri. Avvalendosi di un avanzato strumento denominato sub bottom profiler, il team di Ranieri è riuscito a mappare un’area di 4,2 chilometri quadrati, rivelando dettagli celati sotto la superficie dell’acqua. Questa scoperta non solo amplia la nostra comprensione della civiltà nuragica, ma solleva anche nuove domande sulle dinamiche storiche e geologiche di questa zona.
I nuraghi, emblematici dell’identità sarda, sono comunemente datati tra il 2000 e il 1000 a. C., ma le recenti scoperte suggeriscono una possibile origine attorno al 6000 a. C. La scoperta di Cabras ha catturato l’attenzione della comunità scientifica internazionale, con istituti prestigiosi quali Harvard, Stanford, la Sorbona e Cambridge pronti a collaborare per ulteriori ricerche. Questo ritrovamento potrebbe riscrivere la storia della civiltà nuragica, offrendo nuovi punti di vista sulla loro evoluzione e sul loro rapporto con il paesaggio circostante. L’individuazione dei nuraghi sommersi si aggiunge ai già famosi Giganti di Mont’e Prama, aumentando l’attrazione e l’importanza storica della regione di Cabras.
Uno dei punti più intriganti della scoperta riguarda la ragione per cui questi nuraghi si trovino ora sotto il fondo dello stagno. Secondo quanto emerso, lo stagno di Cabras era originariamente un lago di acqua dolce che si è trasformato in una laguna stagnante a causa di cambiamenti geologici e climatici. Ranieri ipotizza che un evento catastrofico, come una violenta inondazione o un susseguirsi di potenti mareggiate, possa aver seppellito i nuraghi. Quest’idea è corroborata dall’analisi di vecchie mappe topografiche, che indicano la presenza di edifici nuragici al centro dello stagno già dal 1878. Tuttavia, il mistero continua a sollecitare il dibattito scientifico e a ispirare ulteriori studi.
Per chi ama viaggiare, visitare la Sardegna offre l’opportunità di immergersi in una storia antica, esplorando siti archeologici unici come quelli di Cabras. Consigliamo di programmare una visita guidata per scoprire i misteri dei nuraghi e dei Giganti di Mont’e Prama, arricchendo il viaggio con esperienze culturali e culinarie locali. Per gli avventurieri analitici, suggeriamo di avventurarsi nelle zone meno conosciute della Sardegna, dove natura incontaminata e tradizioni locali regalano un’esperienza autentica e indimenticabile. Riflettendo su queste scoperte, invitiamo tutti i viaggiatori a pensare al viaggio non solo come un mezzo per esplorare nuovi luoghi, ma come un’opportunità per connettersi con il passato e comprendere meglio il presente.
Incredibile! Queste scoperte dimostrano quanto poco ancora sappiamo del nostro passato. Chi l'avrebbe mai detto che i nuraghi potessero risalire addirittura al 6000 a.C.?
Robe da pazzi. Altro che Atlantide, l'Italia ha i suoi misteri sommersi e nessuno ci fa caso. Speriamo che le ricerche continuino senza intoppi.
Ma vi rendete conto del valore turistico che questo potrebbe avere per la Sardegna? Già immagino tour subacquei tra i nuraghi, un'esperienza unica!
Mah, solito fumo negli occhi per spingere il turismo in un certo posto. E se poi si scopre che non ci sono altri ritrovamenti interessanti? Siamo sicuri che ci fosse davvero 'sto evento catastrofico?
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