Che bello! Un posto così piccolo e ricco di storia. Dovremmo valorizzare di più questi borghi!
Oggi, 24 dicembre 2025, ci immergiamo in una realtà affascinante e quasi dimenticata: quella di Morterone, il comune meno popolato d’Italia. Con soli 32 abitanti, secondo gli ultimi dati ISTAT, questo borgo in provincia di Lecco rappresenta un’eccezione nel panorama demografico italiano, dove la maggior parte dei comuni continua a perdere residenti. Ma cosa rende Morterone così speciale e perché la sua esistenza continua a catturare l’immaginario collettivo?
Morterone non è solo un numero, ma un luogo ricco di storia, tradizioni e bellezze naturali. Situato a 1.070 metri sul livello del mare, alle pendici del Monte Resegone, il borgo offre un’esperienza unica, un viaggio indietro nel tempo. L’accesso avviene tramite una strada tortuosa che si snoda dalla Valsassina, regalando panorami mozzafiato. Questa posizione isolata ha contribuito a preservare l’integrità del borgo, proteggendolo dallo sviluppo moderno e conservando intatte le sue radici medievali. Le case in pietra e legno, con i tetti in ardesia, raccontano di una vita semplice, legata alla pastorizia, alla silvicoltura e all’agricoltura di montagna. Un vero e proprio museo a cielo aperto, dove ogni pietra, ogni vicolo, narra una storia.
Morterone non è solo natura e storia, ma anche arte e spiritualità. Il Museo d’Arte Contemporanea all’Aperto, ideato dal poeta Carlo Invernizzi, è un esempio di come l’arte moderna possa integrarsi armoniosamente con il paesaggio naturale. Sculture e installazioni artistiche punteggiano il borgo, creando un dialogo suggestivo tra l’uomo e l’ambiente. La chiesa parrocchiale della Beata Vergine Assunta, risalente al XIV secolo, rappresenta il cuore spirituale della comunità. _Un luogo di culto e di aggregazione, dove si celebrano le tradizioni e si rafforzano i legami sociali._ La festa patronale del 15 agosto è un momento speciale, che richiama anche gli ex residenti e i turisti, desiderosi di vivere un’esperienza autentica.
Per gli appassionati di escursionismo e natura, Morterone è un vero e proprio paradiso. Il borgo funge da punto di partenza privilegiato per numerosi itinerari, incluso quello che porta alla vetta del Monte Resegone, da cui si aprono vedute spettacolari sulle Alpi e sui laghi della Lombardia. Le passeggiate meno impegnative si snodano attraverso faggete, pascoli e alpeggi, offrendo la possibilità di osservare la fauna selvatica locale. Un’opportunità unica per immergersi nella natura incontaminata e rigenerarsi lontano dal caos della città. L’accesso a Morterone richiede prudenza, soprattutto in inverno, ma la bellezza del luogo ripaga ampiamente lo sforzo. Le strutture ricettive a conduzione familiare offrono un’ospitalità autentica e un’esperienza immersiva nella vita del borgo.
Morterone, con la sua storia secolare e la sua bellezza incontaminata, rappresenta una meta ideale per chi cerca un’esperienza di viaggio autentica e fuori dai circuiti turistici di massa. Per i viaggiatori occasionali, consigliamo di visitare il borgo durante la festa patronale del 15 agosto, per immergersi nell’atmosfera festosa e scoprire le tradizioni locali. Un’ottima idea è quella di prenotare con largo anticipo un alloggio in una delle strutture a conduzione familiare, per vivere un’esperienza immersiva nella vita del borgo.
Per i viaggiatori esperti, suggeriamo di esplorare i sentieri che conducono alla vetta del Monte Resegone, per ammirare un panorama mozzafiato sulle Alpi e sui laghi lombardi. Un consiglio è quello di informarsi sulle condizioni meteorologiche e di munirsi di attrezzatura adeguata, soprattutto in inverno.
Morterone ci invita a riflettere sul valore della conservazione del patrimonio storico e naturale, e sulla possibilità di vivere in armonia con l’ambiente. Un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, offrendo un’esperienza unica e indimenticabile. Un invito a riscoprire la bellezza della semplicità e dell’autenticità.
Che bello! Un posto così piccolo e ricco di storia. Dovremmo valorizzare di più questi borghi!
32 abitanti? Ma non è pensabile nel 2025! Dovrebbero accorparlo a un altro comune e basta. Troppi costi per così poche persone.
Ma quanto costa mantenere un comune con solo 32 persone? Non sarebbe meglio incentivare le persone a trasferirsi altrove, magari con dei bonus?
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