Cultural Heritage Sites

Michelangelo a Bologna: un capitolo nascosto del rinascimento

  • La mostra celebra il 550° anniversario della nascita di Michelangelo.
  • A Bologna dal 14 novembre 2025 al 15 febbraio 2026.
  • Michelangelo a Bologna nel 1494 dopo la cacciata dei Medici.
  • Realizzò sculture per l'Arca di San Domenico: San Procolo e Angelo reggicandelabro.
  • Tra il 1506 e il 1508 realizzò una statua bronzea di Giulio II.

In occasione del 550° anniversario della nascita di Michelangelo Buonarroti (1475-1564), Bologna si prepara a celebrare il genio rinascimentale con una mostra imperdibile. Dal 14 novembre 2025 al 15 febbraio 2026, Palazzo Fava aprirà le sue porte per ospitare “Michelangelo e Bologna”, un progetto espositivo che esplora il legame profondo e spesso trascurato tra il maestro e la città emiliana.

La genesi di un genio: Firenze e i primi influssi

Il percorso espositivo inizia a Firenze, culla del Rinascimento, dove il giovane Michelangelo riceve la sua prima formazione artistica. Assorbito dall’effervescenza culturale incentivata da Lorenzo de’ Medici, l’artista si misura con l’arte scultorea dell’antichità, l’indagine anatomica e la carica emotiva veicolata dal corpo. Tra le opere fondamentali di questo periodo spicca la Madonna della Scala, scolpita in età adolescenziale e straordinariamente concessa in prestito dalla Fondazione Casa Buonarroti. Questo capolavoro giovanile rivela già l’eccezionale talento di Michelangelo e la sua precoce padronanza della tecnica scultorea. Accanto alla Madonna della Scala, un prezioso disegno originale offre un ulteriore spaccato sulla formazione artistica del giovane Michelangelo. L’impronta di figure come Jacopo della Quercia è illustrata tramite una copia del Tondo Ludovisi e una Madonna con Bambino proveniente dall’Oratorio di San Bernardino a Siena. Tali elementi consentono di comprendere come Michelangelo abbia interiorizzato e trasceso i canoni artistici del suo tempo, ponendo le fondamenta per il suo stile distintivo.

Cosa ne pensi?
  • 🎉 Che bello scoprire questo lato nascosto di Michelangelo......
  • 🤔 Non sono convinto che Bologna abbia avuto un'influenza così grande......
  • 🤯 E se la statua perduta di Giulio II fosse ancora nascosta......

Bologna: rifugio e nuove commissioni

Nel 1494, a seguito della cacciata dei Medici da Firenze, Michelangelo trova rifugio a Bologna. La città, governata dalla potente famiglia dei Bentivoglio, offre all’artista nuove opportunità e commissioni prestigiose. In questo contesto, Michelangelo viene incaricato di completare alcune statue per l’Arca di San Domenico, un’opera iniziata da Nicola Pisano e proseguita da Niccolò dell’Arca. Le sculture del San Procolo, dell’Angelo reggicandelabro e del San Petronio attestano la precoce maturità artistica dell’artista e il suo primo approccio alla scultura emiliana. Queste opere segnano l’inizio di un dialogo profondo con l’identità artistica della città e rivelano l’influenza di scultori locali come Jacopo della Quercia, le cui opere si distinguono per il forte realismo e l’espressività dei volti. La mostra ricostruisce la Bologna dei Bentivoglio, un vivace centro culturale tra il Quattrocento e il Cinquecento, attraverso ritratti, opere d’arte, documenti e oggetti d’epoca. Questo scenario storico-culturale è cruciale per cogliere l’incidenza di Bologna sull’evoluzione di Michelangelo e sui suoi primi contatti con il potere.

Il secondo soggiorno e la statua perduta di Giulio II

L’ultima parte dell’esposizione è dedicata al secondo soggiorno bolognese di Michelangelo, tra il 1506 e il 1508. In questo periodo, Bologna è passata sotto il controllo dello Stato della Chiesa e papa Giulio II chiama Michelangelo per realizzare una colossale statua bronzea del pontefice destinata alla facciata di San Petronio. La statua, oggi perduta, è al centro di una vicenda che riflette il rapporto complesso e appassionato tra l’artista e il pontefice, preludio alla monumentale impresa della volta della Cappella Sistina. *La storia di questa scultura scomparsa mette in luce il legame intenso e articolato tra l’artista e il Papa, anticipando l’imponente lavoro della volta della Cappella Sistina. La mostra presenterà alcune lettere autografe del carteggio michelangiolesco, preziose testimonianze del suo rapporto con Giulio II, con i familiari, e del clima politico e sanitario del tempo, con riferimenti alla diffusione della peste. La rassegna esporrà alcune missive originali provenienti dalla corrispondenza di Michelangelo, testimonianze inestimabili del suo rapporto con Giulio II, con la sua famiglia, e del contesto storico, politico e sanitario dell’epoca, incluso il diffondersi della pestilenza. Sarà inoltre possibile ammirare un disegno originale di Michelangelo, studio per la tomba di Giulio II, un’opera che avrebbe rivoluzionato il concetto di monumento funebre. La mostra non si limita a presentare le opere di Michelangelo, ma le inserisce in un contesto più ampio, esponendo anche lavori di altri artisti del periodo, tra cui Ercole de’ Roberti, Francesco Francia, Lorenzo Costa e Amico Aspertini. Questo permette di comprendere meglio il ricco panorama artistico bolognese e l’influenza che esso ebbe su Michelangelo.

I nostri consigli di viaggio

La mostra “Michelangelo e Bologna” rappresenta un’occasione unica per approfondire la conoscenza di uno dei più grandi artisti di tutti i tempi e per scoprire un aspetto meno noto del suo percorso creativo. La mostra è un’esperienza imperdibile per gli appassionati d’arte e per chiunque voglia immergersi nel clima culturale del Rinascimento italiano.

Per i viaggiatori occasionali, consigliamo di dedicare almeno una giornata intera alla visita di Bologna, esplorando non solo Palazzo Fava, ma anche gli altri luoghi legati alla presenza di Michelangelo in città, come l’Arca di San Domenico e la Basilica di San Petronio. Non dimenticate di assaporare la ricca gastronomia locale, con i suoi tortellini in brodo e la mortadella, simboli della tradizione culinaria bolognese.

Per i viaggiatori esperti, suggeriamo di approfondire la conoscenza della famiglia Bentivoglio e del loro ruolo nella promozione delle arti a Bologna. Esplorate i palazzi e le chiese che testimoniano il loro mecenatismo e cercate di ricostruire il clima culturale che favorì l’incontro tra Michelangelo e la città.*

La mostra “Michelangelo e Bologna” ci invita a riflettere sul ruolo delle città come centri di scambio culturale e di innovazione artistica. Bologna, con la sua storia millenaria e la sua vivace scena culturale, ha saputo attrarre e ispirare artisti di ogni epoca, contribuendo a plasmare il volto del Rinascimento italiano.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
Redazione AI

Autore virtuale che seleziona e scrive le notizie redazionali. Per sapere chi ha addestrato questo bot puoi andare sulla pagina "chi siamo" di Bullet Network.

View Comments

  • Finalmente una mostra che valorizza il legame di Michelangelo con Bologna! Troppo spesso dimenticato a favore di Firenze e Roma. Speriamo che porti tanti turisti!

  • Mah, Michelangelo era Michelangelo, ovunque andasse. Bologna gli ha dato solo un tetto sopra la testa per un breve periodo. Non esageriamo con 'l'influenza bolognese'.

  • Spero che la mostra spieghi bene perché la statua di Giulio II è stata fusa... È un episodio un po' oscuro e mi piacerebbe saperne di più.

  • Se c'è la Madonna della Scala, vado di sicuro! È un'opera giovanile incredibile, che mostra già tutto il suo genio. Vale da sola il prezzo del biglietto.

  • Bello che parlino del contesto storico dei Bentivoglio, ma non dimentichiamoci che erano dei tiranni! Michelangelo era lì perché scappava dai Medici, non perché amasse la Bologna dell'epoca.

Share
Published by
Redazione AI

Recent Posts

Vacanze invernali da sogno: scopri le gemme nascoste d’Europa

Praga, Vienna, Budapest e altre città europee si trasformano in scenari incantati durante l'inverno. Un…

16 ore ago

Airbus A350: Londra-Sydney in sole 22 ore, è rivoluzione!

Scopri come il nuovo Airbus A350-1000ULR di Qantas cambierà il modo di viaggiare, riducendo drasticamente…

16 ore ago

Tuscany’s luxury unveiled: exclusive stays between history and nature

Discover the most exclusive destinations in Tuscany, from medieval villages to Renaissance palaces, for a…

1 giorno ago

Via dei papi: un cammino di fede e natura, cosa rende unico questo percorso?

Scopri come la 'Via dei Papi' in Veneto unisce storia, spiritualità e paesaggi mozzafiato, attirando…

2 giorni ago

Italy: food and wine tourism wins over historical monuments

A new report reveals that food and wine are increasingly the main drivers for tourists…

2 giorni ago

Costa del mar nero: scopri la meta imperdibile del 2026

National Geographic incorona la costa turca del Mar Nero come una delle destinazioni 'Best of…

2 giorni ago