Il Monte Fuji, simbolo indiscusso del Giappone e patrimonio mondiale dell’UNESCO, si trova al centro di una controversia che mette in luce il delicato equilibrio tra turismo e conservazione. Con i suoi 3.776 metri di altezza, questa montagna sacra attira ogni anno milioni di visitatori, desiderosi di catturare la sua maestosità attraverso l’obiettivo di una fotocamera. Tuttavia, il comportamento irrispettoso di una parte di questi turisti ha spinto l’amministrazione di Fuji-Kawaguchiko, una città di 26mila abitanti privilegiata dalla vista sul monte, a prendere una decisione sofferta ma inevitabile: l’installazione di una barriera per “coprire” la vista del monte.
Il fenomeno ha preso piede nell’autunno del 2022, quando un influencer straniero ha postato una foto del Monte Fuji alle spalle di un mini-market, trasformando improvvisamente questo punto specifico in una meta ambita per centinaia di visitatori giornalieri. Questa invasione ha causato non solo un blocco del traffico ma anche un’accumulazione di rifiuti, mettendo a dura prova la pazienza dei residenti e la sicurezza della zona.
Nonostante i tentativi dell’amministrazione comunale di contenere il fenomeno attraverso l’installazione di cartelli in più lingue e la presenza di guardie di sicurezza, il flusso di turisti indisciplinati non ha mostrato segni di diminuzione. Di fronte a questa situazione, è stata presa la decisione di erigere una barriera di plastica e sbarramenti di acciaio per impedire la vista e, si spera, scoraggiare ulteriori assembramenti.
La decisione di installare una barriera ha suscitato reazioni miste sia tra i residenti che nel più ampio contesto del turismo giapponese. Da un lato, c’è il sollievo di coloro che vedono in questa mossa un passo necessario per preservare la tranquillità della zona e la sicurezza stradale. Dall’altro, però, c’è la preoccupazione per le possibili ripercussioni negative sul turismo, un settore vitale per l’economia locale e nazionale.
Il caso del Monte Fuji non è isolato. Altre località giapponesi hanno adottato misure simili per far fronte all’eccessivo turismo di massa e ai comportamenti poco rispettosi dei visitatori. A Kyoto, ad esempio, è stato vietato ai turisti l’accesso ai vicoli privati del quartiere delle geishe di Gion, in risposta alle lamentele dei residenti per i comportamenti invadenti nei confronti delle geishe.
Queste azioni sollevano interrogativi fondamentali sul futuro del turismo in Giappone e su come bilanciare l’accoglienza dei visitatori con la necessità di proteggere i siti culturali e naturali del paese.
La situazione attuale richiede una riflessione profonda sulle strategie da adottare per promuovere un turismo sostenibile che rispetti sia il patrimonio culturale e naturale sia le comunità locali. Iniziative come la limitazione del numero di visitatori in determinate aree, la promozione di attrazioni alternative per distribuire meglio i flussi turistici e l’educazione dei viaggiatori sull’importanza del rispetto delle località visitate sono solo alcuni degli approcci possibili.
Il Giappone, con la sua ricca eredità culturale e la sua straordinaria bellezza naturale, ha l’opportunità di essere all’avanguardia nella creazione di un modello di turismo che possa essere sia economicamente vantaggioso sia sostenibile a lungo termine.
Amici viaggiatori, la storia del Monte Fuji e della sua barriera ci insegna una lezione importante: il rispetto dei luoghi che visitiamo è fondamentale. Quando pianificate il vostro prossimo viaggio, ricordatevi di lasciare ogni luogo un po’ migliore di come l’avete trovato. Questo non solo contribuirà a preservare la bellezza del mondo per le future generazioni ma arricchirà anche la vostra esperienza di viaggio.
Consiglio per viaggiatori esperti: Se desiderate vivere un’esperienza autentica, esplorate le destinazioni meno conosciute e fuori dai percorsi turistici tradizionali. Questo non solo vi permetterà di scoprire gemme nascoste ma aiuterà anche a mitigare l’impatto del turismo di massa su siti popolari come il Monte Fuji.
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Ma non è meglio così? Almeno si preserva il monte dai turisti maleducati che lasciano rifiuti dappertutto. Si doveva fare qualcosa.
Seriamente? Una barriera di plastica davanti al Monte Fuji? È un oltraggio alla bellezza naturale, ci sono modi migliori per gestire i turisti.
Penso che il vero problema sia l'educazione. Se la gente imparasse a rispettare i luoghi che visita, non saremmo arrivati a questo punto.
Ma perchè non aumentano semplicemente la sicurezza o mettono delle multe salate per chi lascia rifiuti? Questa sembra solo una soluzione che penalizza tutti, turisti rispetosi inclusi.