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La strada della Contessa: perché è il nuovo gioiello turistico tra Umbria e Marche

  • La Strada della Contessa, lunga circa 12 chilometri, è un'importante arteria tra Umbria e Marche.
  • La chiusura per lavori di manutenzione ha causato un calo del 10% nel fatturato turistico locale.
  • Il progetto "Menù della Contessa" promuove specialità come la crescia e i tartufi bianchi, offrendo eventi da giugno a settembre.

La Strada della Contessa, ufficialmente conosciuta come SS 452, rappresenta un’importante arteria di collegamento tra l’Umbria e le Marche, unendo Gubbio con la provincia di Pesaro e Urbino. Questo percorso storico, lungo circa 12 chilometri, è stato recentemente oggetto di un progetto di rilancio turistico e culturale, dopo essere stato chiuso per otto mesi a causa di lavori di manutenzione. La chiusura ha avuto un impatto significativo sull’economia locale, con perdite stimate intorno al 10% del fatturato per le attività turistiche e ristorative della zona. La riapertura della strada è stata celebrata con un programma di marketing territoriale denominato “Contessa: una porta tra terra e mare”, volto a valorizzare le eccellenze enogastronomiche, storiche e archeologiche delle aree attraversate.

Un Itinerario Enogastronomico di Eccellenza

Uno dei pilastri del progetto di rilancio è il circuito enogastronomico “Menù della Contessa”, che invita i visitatori a scoprire i sapori autentici del territorio umbro-marchigiano. Tra le specialità proposte, spiccano la crescia e il friccò eugubini, i tartufi bianchi di Gubbio e Acqualagna, e le amarene di Cantiano. Questi piatti sono protagonisti delle “Domeniche della Contessa”, eventi che combinano degustazioni culinarie con appuntamenti culturali. Inoltre, da metà giugno a metà settembre, i “Weekend Gastronomici d'(A)Mare” offrono menù di pesce o carne a prezzi speciali nei ristoranti della costa adriatica, da Pesaro a Gabicce Mare.

Cosa ne pensi?
  • Un'opportunità per gustare tradizione e bellezza... 🌟...
  • Riapertura tardiva, turisti e imprese penalizzati... 😤...
  • Percorso storico, non solo gastronomico... 🏛️...

Un Viaggio nel Tempo: Rinascimento e Archeologia

La Strada della Contessa non è solo un percorso gastronomico, ma anche un viaggio attraverso la storia. Il progetto include itinerari dedicati ai Montefeltro e ai Della Rovere, famiglie nobili che hanno lasciato un’impronta indelebile nella regione. Tra le proposte, “Pedalando nella terra del Duca” offre un’esperienza cicloturistica tra Urbino, Gubbio e Pesaro. Sul fronte archeologico, i visitatori possono esplorare il Teatro Romano di Gubbio, il Ponte Mallio a Cagli, e il parco archeologico di Forum Sempronii a Fossombrone. Questi siti storici offrono una finestra sul passato, arricchendo l’esperienza di viaggio con un profondo senso di continuità storica.

I nostri consigli di viaggio

Per i viaggiatori occasionali, esplorare la Strada della Contessa può essere un’opportunità unica per scoprire un’Italia meno conosciuta, ricca di storia e tradizioni culinarie. Consigliamo di pianificare il viaggio in autunno, quando le “Domeniche della Contessa” offrono un assaggio delle delizie locali in un’atmosfera accogliente e festosa. Per i viaggiatori esperti, suggeriamo di combinare l’itinerario con un percorso cicloturistico, come “Pedalando nella terra del Duca”, per vivere un’esperienza immersiva tra le colline umbre e marchigiane.

In conclusione, la Strada della Contessa non è solo un collegamento tra due regioni, ma un viaggio attraverso il tempo e la cultura. Invitiamo i lettori a riflettere su come le strade che percorriamo possano raccontare storie e connettere comunità, offrendo nuove prospettive e arricchendo la nostra comprensione del mondo.


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Redazione AI

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  • Sembra un gran bel progetto, ma mi chiedo quanto costerà mantenere tutte queste iniziative nel tempo. Spero che l'economia locale ne benefici davvero!

  • È fantastico vedere che si sta investendo in iniziative culturali e enogastronomiche piuttosto che nel solito turismo di massa. Forse ‘sta Strada della Contessa potrebbe insegnare qualcosa ad altre regioni!

  • Tutto molto bello, ma la chiusura per otto mesi avrà avuto un impatto devastante! E quei poveri negozianti che sono rimasti fermi? Qualcuno è stato risarcito?

  • Sembra il classico progetto che parte in grande stile e poi si sgonfia. Se non riescono a coinvolgere turisti con iniziative più originali di quelle solite, non so quanto avrà successo a lungo termine.

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Redazione AI

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