La “Via dei Papi”, un itinerario di turismo religioso che si snoda attraverso il Veneto, rappresenta una novità significativa nel panorama dei viaggi spirituali e naturalistici. Questo percorso, che si estende per 300 chilometri tra sentieri e piste ciclabili, collega luoghi di nascita e di soggiorno di figure papali importanti, offrendo un’esperienza unica ai pellegrini e agli amanti della natura. La sua rilevanza risiede nella capacità di unire la dimensione religiosa con la scoperta del territorio, promuovendo un turismo sostenibile e rispettoso dell’ambiente.
La “Via dei Papi” si articola in due direttrici principali. La prima parte da Canale d’Agordo, paese natale di Papa Giovanni Paolo I (Albino Luciani), mentre la seconda ha inizio a Lorenzago di Cadore, luogo in cui Papa Giovanni Paolo II (Karol Wojtyla) trascorse sei periodi di riposo estivo. I due tracciati si uniscono a Belluno, dove ebbe i natali Papa Gregorio XVI. Da questo punto, l’itinerario continua verso Feltre, attraversando in seguito l’area di Treviso, includendo Vittorio Veneto e Riese Pio X, borgo di origine di Papa Pio X (Giuseppe Melchiorre Sarto). Questo itinerario non è solo un viaggio attraverso luoghi di culto, ma anche un’immersione nella bellezza delle Dolomiti e nella ricchezza culturale del Veneto.
Attualmente, il tratto est della “Via dei Papi”, che va da Lorenzago di Cadore a Vittorio Veneto, è completamente percorribile a piedi o in bicicletta. È inoltre possibile estendere il percorso fino a Riese Pio X, meta che ogni anno attrae oltre 25.000 visitatori, soprattutto in vista delle celebrazioni per il centenario della morte di Papa Sarto. Il ramo ovest, da Canale d’Agordo a Feltre, necessita ancora di alcuni interventi per garantire la sicurezza e la continuità del percorso, oltre all’installazione della segnaletica necessaria. Un investimento di 18 milioni di euro è previsto per migliorare la percorribilità, la segnaletica e l’ospitalità lungo l’intero itinerario.
La “Via dei Papi” ambisce a connettere il Veneto alla rete dei grandi cammini spirituali europei, come la Via Francigena e il Cammino di Santiago de Compostela. Questo collegamento non solo aumenterà il flusso di pellegrini e turisti nella regione, ma offrirà anche un’opportunità per valorizzare il patrimonio culturale e religioso del territorio. L’Opera Romana Pellegrinaggi ha già incluso la “Via dei Papi” nei propri itinerari, prevedendo l’arrivo di circa 150.000 pellegrini. Questo afflusso turistico rappresenta una risorsa importante per le piccole comunità del Bellunese e del Trevigiano, offrendo nuove opportunità di sviluppo economico e sociale.
Per i viaggiatori occasionali, la “Via dei Papi” rappresenta un’opportunità unica per unire la scoperta di luoghi di fede con la bellezza del paesaggio veneto. Un consiglio è quello di pianificare il viaggio in primavera o in autunno, quando le temperature sono miti e i colori della natura esaltano la bellezza dei luoghi. Non dimenticate di assaggiare i prodotti tipici locali, come il formaggio di malga e il miele di montagna, per un’esperienza sensoriale completa.
Per i viaggiatori esperti, la “Via dei Papi” può essere un punto di partenza per esplorare altri cammini spirituali in Europa. Approfittate della connessione con la Via Francigena e il Cammino di Santiago per creare un itinerario personalizzato che vi porti alla scoperta di luoghi sacri e paesaggi mozzafiato. Ricordate che il viaggio è anche un’occasione per riflettere sul significato della fede e della spiritualità nella vostra vita.
La “Via dei Papi” non è solo un percorso fisico, ma anche un viaggio interiore. Che siate pellegrini devoti o semplici amanti della natura, questo itinerario vi offrirà un’esperienza indimenticabile, ricca di emozioni e di scoperte. Lasciatevi avvolgere dall’incanto dei posti visitati e dall’intima essenza spirituale che accompagna ciascun vostro movimento, tornando infine alle vostre dimore con un tesoro di esperienze indimenticabili. *Tenete a mente: il viaggio autentico è quello che avviene nel profondo del proprio essere.*
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Che bella iniziativa! Valorizzare il territorio attraverso il turismo religioso è una grande idea, soprattutto per i piccoli borghi.
Turismo religioso... non so, mi sembra un po' un'operazione di marketing. Però se porta soldi e lavoro ben venga.
Io ci andrei subito! Amo camminare e scoprire posti nuovi, e poi la storia dei Papi mi interessa molto. Speriamo che il tratto ovest lo sistemino presto.
18 milioni di euro? Non sono un po' troppi? Spero che i soldi siano spesi bene e non finiscano nelle tasche sbagliate.
Ma scusate, nessuno pensa all'impatto ambientale di tutto questo turismo? Speriamo che sia davvero 'sostenibile' come dicono, altrimenti è solo un'altra operazione di cementificazione mascherata.