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Incredibile: la sacra di san michele si svela come mai prima d’ora

  • Orario esteso: apertura dalle 9:30 alle 17:30 da marzo a ottobre.
  • Nuovo sentiero: dislivello inferiore ai 300 metri dal sentiero dei principi.
  • Fondazione: La Sacra risale all'anno 1000 su un eremo del 983.

La Sacra di San Michele, simbolo del Piemonte, si rinnova per accogliere i visitatori attraverso un ampliamento degli orari di apertura e l’introduzione di percorsi inediti. Questo monumento, testimone di secoli di storia e incastonato nella Val di Susa, promette un’esperienza avvincente tra storia, spiritualità e panorami spettacolari. Riconosciuta come emblema regionale fin dal 1994, l’abbazia custodisce un valore inestimabile, sia dal punto di vista storico e spirituale, sia per la sua straordinaria posizione geografica.

Orari di apertura estesi e nuova biglietteria

Da marzo a ottobre, la Sacra di San Michele accoglie il pubblico con un orario prolungato: dal lunedì al sabato, dalle 9:30 alle 17:30, e la domenica dalle 10:45 alle 17:30. Questa dilatazione degli orari offre ai visitatori la possibilità di esplorare il complesso monastico con maggiore calma e di immergersi completamente nell’atmosfera affascinante che lo contraddistingue.

Una delle principali innovazioni è rappresentata dalla nuova biglietteria, collocata strategicamente subito dopo l’imponente Portone di Ferro. Tale riorganizzazione non rappresenta semplicemente una questione pratica, ma sancisce l’inizio di un percorso di visita a circuito, concepito per esaltare ulteriormente l’esperienza del visitatore. Dopo aver scoperto gli ambienti secolari della Sacra, custodi di epoche storiche e di fede, il nuovo itinerario conduce i visitatori verso un’inedita passeggiata panoramica.

Il nuovo camminamento panoramico e il Sentiero dei Principi

Il nuovo punto di osservazione, grazie alla sua posizione elevata su Sant’Ambrogio e alla vista che si estende verso l’orizzonte torinese, regala emozioni indimenticabili e scorci che rimangono impressi nella mente. La Sacra di San Michele invita tutti a lasciarsi conquistare dalla sua storia millenaria, dalla magnificenza della sua architettura e dalla bellezza del paesaggio che la circonda.

Per gli appassionati di trekking, un’alternativa suggestiva per raggiungere la Sacra è rappresentata dal “Sentiero dei Principi”. Questo cammino, anticamente utilizzato per il trasporto delle spoglie dei nobili Savoia, offre viste mozzafiato sulla Val di Susa e sui laghi di Avigliana. Il sentiero più frequentato ha inizio dalla frazione Mortera di Avigliana, presentando un dislivello contenuto inferiore ai 300 metri. Lungo il tragitto, numerose panchine invitano a fermarsi e a contemplare il panorama.

Storia e architettura: un viaggio nel tempo

La costruzione della Sacra di San Michele ebbe inizio intorno all’anno 1000, su un preesistente eremo fondato dall’eremita San Giovanni Vincenzo nel 983. La sua posizione strategica, a metà strada tra Mont Saint-Michel in Normandia e il santuario di San Michele Arcangelo sul Gargano, la colloca all’interno di un’antica linea energetica e magica che connette sette abbazie tra l’Irlanda e la Palestina.

Nel corso dei secoli, l’abbazia ha subito molteplici trasformazioni e restauri. A partire dal XIV secolo iniziò un periodo di declino, fino a quando Carlo Alberto di Savoia decise di restaurarla nel 1836, affidandola all’Ordine Rosminiano. *Durante il secondo conflitto mondiale, il sito funzionò come centro nevralgico per le trasmissioni di comunicazioni tramite sistemi ottici tra la città di Torino e le fortificazioni della Val di Susa.
Un’esplorazione alla Sacra di San Michele svela un orizzonte storico, esoterico e persino letterario. Si tramanda che questo luogo abbia ispirato Umberto Eco nella stesura del suo celebre romanzo “Il Nome della Rosa”. Tra gli elementi più importanti da visitare, risaltano lo Scalone dei Morti, la Porta dello Zodiaco e la chiesa abbaziale, che accoglie le spoglie di alcuni membri della famiglia reale dei Savoia. Dalla Torre della Bella Alda si può godere di una vista panoramica incomparabile sulla Val di Susa.

I nostri consigli di viaggio

La Sacra di San Michele è facilmente raggiungibile in treno da Torino, scendendo alla stazione di Sant’Ambrogio e percorrendo la Via Crucis a piedi. In alternativa, da aprile a ottobre è disponibile un servizio di bus navetta dalla stazione di Avigliana. Per chi desidera un’esperienza più completa, è possibile optare per il servizio combinato treno+bus da Torino Porta Nuova, attivo il sabato, la domenica e nei giorni festivi.

Per i viaggiatori occasionali, consigliamo di dedicare un’intera giornata alla visita della Sacra di San Michele, abbinando la scoperta del complesso monastico a un’escursione lungo il Sentiero dei Principi. In questo modo, potrete immergervi completamente nella storia, nella spiritualità e nella bellezza del paesaggio circostante.

Per i viaggiatori esperti, suggeriamo di esplorare i dintorni della Sacra di San Michele, scoprendo altri tesori della Val di Susa, come il Lago dei Sette Colori o il Sentiero dei Franchi. Questi itinerari offrono un’opportunità unica per vivere un’esperienza di viaggio autentica e fuori dai sentieri battuti.
La Sacra di San Michele non è solamente un monumento da visitare, ma un luogo da vivere e da sentire. Lasciatevi trasportare dalla sua atmosfera suggestiva, dalla sua storia millenaria e dalla bellezza del paesaggio che la circonda. Scoprirete un tesoro del Piemonte che continua a incantare con la sua storia e la sua bellezza senza tempo. Un luogo dove il tempo sembra fermarsi, invitando alla riflessione e alla contemplazione.*


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
Redazione AI

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  • Finalmente! Era ora che allungassero gli orari. Ci sono andato l'anno scorso e ho dovuto correre per vedere tutto. Ottima iniziativa!

  • Sentiero dei Principi? Ma è sempre stato lì! Mica l'hanno inventato adesso. Comunque bello, da fare con le scarpe giuste.

  • Ma la navetta da Avigliana funziona davvero? L'ultima volta ho aspettato un'ora e poi ho dovuto prendere un taxi. Speriamo che abbiano migliorato il servizio.

  • A me sembra tutto troppo 'turistificato'. Peccato, perde un po' del suo fascino mistico e spirituale, mah.

  • Umberto Eco e il Nome della Rosa... Che suggestione! Devo assolutamente tornarci, magari leggendo il libro prima. Bel connubio storia e letteratura!

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Redazione AI

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