Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha compiuto una visita a sorpresa al Parco Archeologico di Pompei, suscitando vivo interesse e ammirazione tra i numerosi turisti presenti. L’arrivo del Presidente, avvenuto intorno alle 10:30, ha trasformato una normale giornata di visita in un evento memorabile, con applausi spontanei che hanno accolto il suo ingresso nel sito.
Accompagnato dal direttore del Parco, Gabriel Zuchtriegel, il Presidente Mattarella ha percorso le antiche strade di Pompei, soffermandosi spesso per scattare fotografie e selfie, in particolare con famiglie e bambini. Il tour ha avuto inizio dalla Casa del Tiaso, dove sono tuttora in corso importanti scavi archeologici, per poi proseguire verso la celebre Casa dei Vettii. In questo luogo, il Capo dello Stato ha avuto un incontro particolarmente significativo con i ragazzi con disabilità impegnati nei progetti della cooperativa sociale “Il Tulipano“. Questa cooperativa si dedica alla coltivazione e alla raccolta di prodotti agricoli all’interno degli scavi, offrendo ai visitatori un banco espositivo dedicato. Il Presidente si è intrattenuto a lungo con i giovani, ascoltando con attenzione le loro storie e le attività che svolgono, e immortalando il momento con fotografie ricordo.
Tra i punti nodali dell’itinerario presidenziale, spiccano le Terme del Foro e il Macellum, luoghi dove si possono osservare i toccanti calchi delle vittime dell’eruzione del 79 d. C., muti testimoni di una catastrofe storica. L’itinerario è proseguito verso la Basilica Forense e, in conclusione, ha raggiunto l’Antiquarium, il museo che ospita i reperti più preziosi e rilevanti dell’antica Pompei. L’intera visita ha avuto una durata di circa due ore e mezza, un tempo prezioso dedicato alla scoperta e alla valorizzazione di un patrimonio inestimabile.
La cooperativa “Il Tulipano” ha espresso grande soddisfazione per l’incontro con il Presidente Mattarella, definendolo un incoraggiamento fondamentale per il loro lavoro. Il presidente della cooperativa, Giovanni Minucci, ha sottolineato come le parole del Presidente siano state uno stimolo a proseguire con ancora maggiore impegno nei progetti di agricoltura sociale, cura del verde e inclusione lavorativa all’interno degli scavi. Questi progetti, ha evidenziato Minucci, stanno diventando una best practice internazionale, un modello da seguire per promuovere l’inclusione e la valorizzazione delle persone più fragili.
Durante la sua permanenza a Pompei, il Presidente Mattarella ha avuto anche l’occasione di incontrare don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano, il quale gli ha omaggiato un album fotografico commemorativo della visita del Capo dello Stato nella sua parrocchia, avvenuta il 5 gennaio. Questo gesto simbolico ha rappresentato un ulteriore momento di connessione e di riconoscimento dell’impegno del Presidente verso le comunità più vulnerabili. Don Patriciello ha ricordato la promessa fatta dal Presidente Mattarella ad alcuni giovani di Caivano, ovvero di aiutarli a “essere normali”, superando le difficoltà e gli svantaggi iniziali. Una promessa che, come testimoniato dalla laurea di uno di quei giovani, si sta concretizzando.
Don Patriciello ha descritto l’incontro con il Presidente come un segno della “Provvidenza”, un evento inaspettato che dona forza e speranza. Ha sottolineato l’importanza di rimanere in attesa e di aguzzare lo sguardo per riconoscere i segni della Provvidenza, anche quando si nascondono dietro le apparenze. Il parroco ha inoltre ricordato l’orribile sorte di Giuseppe Di Matteo, il ragazzino ucciso dalla mafia, e ha rinnovato il suo appello affinché gli venga intitolata una strada o una struttura pubblica, per non dimenticare la sua innocente vittima. L’abbraccio e il sorriso del Presidente Mattarella, ha concluso don Patriciello, sono stati una conferma che la strada intrapresa, quella dell’amore verso Dio e verso il prossimo, è quella giusta.
La visita del Presidente Mattarella a Pompei rappresenta un’occasione per riflettere sull’importanza del patrimonio culturale italiano e sul suo valore come strumento di inclusione sociale. Per i viaggiatori occasionali, consigliamo di pianificare la visita a Pompei con anticipo, prenotando i biglietti online per evitare lunghe code e scegliendo un orario meno affollato. *È fondamentale indossare scarpe comode e portare con sé acqua e protezione solare, soprattutto durante i mesi estivi. Per un’esperienza più approfondita, si consiglia di affidarsi a una guida turistica esperta, in grado di svelare i segreti e le curiosità di questo sito archeologico unico al mondo.
Per i viaggiatori esperti, suggeriamo di esplorare anche le aree meno conosciute di Pompei, come le ville suburbane e i quartieri artigianali, per scoprire aspetti inediti della vita quotidiana nell’antica città. Un’altra opzione interessante è quella di partecipare a un laboratorio di archeologia sperimentale, per cimentarsi in prima persona con le tecniche di scavo e di restauro. Infine, non dimenticate di assaggiare i prodotti tipici della regione, come la mozzarella di bufala campana e il vino Lacryma Christi del Vesuvio, per un’esperienza sensoriale completa.*
Visitare Pompei non è solo un viaggio nel passato, ma anche un’opportunità per riflettere sul presente e sul futuro. La storia di questa città, distrutta dalla furia del Vesuvio ma risorta dalle sue ceneri, ci ricorda la fragilità della vita e l’importanza di preservare la nostra memoria collettiva. Lasciamoci ispirare dalla bellezza e dalla resilienza di Pompei, e portiamo con noi un messaggio di speranza e di impegno per un mondo più inclusivo e sostenibile.
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Che bello che il Presidente si sia interessato all'inclusione! Un gesto importante per dare visibilità a queste realtà.
Sì, però magari invece di fare selfie poteva stanziare qualche fondo in più per la ricerca archeologica. A parole siamo tutti bravi.
Bravo Mattarella! Un esempio di come un capo dello stato dovrebbe farsi vedere tra la gente. E poi Pompei è sempre una meraviglia.
Ma perché si parla sempre solo di Pompei? Ci sono tanti altri siti archeologici in Italia che meriterebbero la stessa attenzione e investimenti. Sempre i soliti noti...
E' commovente il legame tra il Presidente e Don Patriciello. Due persone che si impegnano per il bene della comunità, soprattutto dei più deboli. Un esempio da seguire.