Che bellissima iniziativa! Penso sia un ottimo modo per i giovani di imparare e fare qualcosa di positivo per la comunità. Peccato per il costo, però, non tutti possono permetterselo.
L’iniziativa “Estate Solidale Terre Joniche” rappresenta un’opportunità straordinaria per giovani dai 16 ai 25 anni di partecipare a un campo residenziale a Isola Capo Rizzuto, in Calabria. Dal 17 al 22 giugno 2024, i partecipanti saranno coinvolti in attività di gestione di un orto sociale su terreni confiscati alla ‘ndrangheta, con l’obiettivo di promuovere la produzione biologica e sostenibile. La quota di partecipazione è di 200,00 euro a persona, e i posti disponibili sono limitati a 15.
Il progetto, nato nel 2013 con il supporto di Libera e dei comuni di Cirò e Isola Capo Rizzuto, mira a trasformare circa 100 ettari di terreni confiscati in produzioni bio, distribuite con il marchio Libera Terra. La cooperativa Terre Joniche, che gestisce questi terreni, ha collaborato sin dall’inizio con varie associazioni per distribuire parte dei prodotti orticoli alle famiglie bisognose attraverso l’Emporio solidale “I Cinque Pani” di Crotone.
Le giornate al campo sono strutturate in diversi momenti: dalle 7:30 alle 10:30 si svolgono attività manuali, mentre dalle 16:00 alle 19:00 sono previsti incontri formativi e testimonianze. La sera è dedicata ad attività di restituzione, uscite e proiezione di film o documentari sui temi dell’antimafia sociale. I partecipanti avranno anche l’opportunità di trascorrere del tempo libero sulla vicina spiaggia di Le Cannella o in altre località costiere.
Le attività formative mirano a far conoscere il territorio, la storia delle mafie, con particolare riferimento alla ‘ndrangheta calabrese, e gli strumenti giuridici di contrasto alla criminalità organizzata. Saranno organizzati laboratori e confronti su temi come l’uso sociale dei beni confiscati, il consumo critico e consapevole, e l’agricoltura sociale e sostenibile.
Il progetto Libera Terra Crotone è stato avviato nel 2010 con un protocollo d’intesa tra la Prefettura di Crotone, l’associazione Libera e il comune di Isola di Capo Rizzuto. La cooperativa Terre Joniche, costituita nel 2013, gestisce i terreni confiscati al clan Arena, una delle organizzazioni più potenti della ‘ndrangheta calabrese. Questi terreni, situati in una zona di pregio ambientale e paesaggistico, sono stati trasformati in produzioni agricole biologiche.
La cooperativa Terre Joniche è impegnata anche in attività sociali rivolte a scuole, disabili e misure alternative al carcere, in collaborazione con i tribunali per minori. Attualmente, la cooperativa sta avviando una seconda attività legata al turismo sociale attraverso la gestione di un agriturismo, che ospiterà anche i partecipanti ai campi.
Partecipare a un campo come quello di “Estate Solidale Terre Joniche” non è solo un’opportunità di crescita personale, ma anche un modo per contribuire attivamente al cambiamento sociale. Per i viaggiatori occasionali, consigliamo di prepararsi adeguatamente portando con sé tutto il necessario per l’igiene personale, guanti da lavoro, cappello e borraccia. Non dimenticate prodotti antizanzare e, se possibile, scarpe antinfortunistiche.
Per i viaggiatori esperti, suggeriamo di esplorare anche le località limitrofe e di immergersi nella cultura e nelle tradizioni locali. La Calabria offre paesaggi mozzafiato e una ricca storia che merita di essere scoperta. Partecipare a un’esperienza di volontariato come questa può arricchire il vostro viaggio, rendendolo non solo un momento di svago, ma anche un’occasione per fare la differenza.
In conclusione, riflettete su come ogni piccolo gesto possa contribuire a un cambiamento più grande. Partecipare a iniziative come “Estate Solidale Terre Joniche” vi permetterà di vivere un’esperienza unica, all’insegna della legalità e della sostenibilità, in una terra ricca di tradizioni e memoria come la Calabria.
Che bellissima iniziativa! Penso sia un ottimo modo per i giovani di imparare e fare qualcosa di positivo per la comunità. Peccato per il costo, però, non tutti possono permetterselo.
Giusto, ma se ci pensi sono solo 200 euro per un'esperienza unica e formativa. E poi, fondi per progetti così importanti potrebbero anche arrivare da borse di studio o crowdfunding!
Diciamo la verità, si tratta di una vacanza travestita da volontariato. Alcuni ne approfittano solo per andare in vacanza a basso costo.
Ma dai, non esageriamo! Conoscere la realtà della 'ndrangheta e lavorare su terreni confiscati è tutto meno che una vacanza. È un'esperienza che può aprire gli occhi e sensibilizzare davvero.
Iniziativa bellissima, ma mi chiedo se davvero aiuti a cambiare le cose in Calabria. Le mafie sono radicate e un campo di una settimana non sembra sufficiente.
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