Finalmente hanno finito il restauro! Era ora che togliessero quella gru! Non vedo l'ora di visitare i Castelli e vedere com'è cambiato il panorama.
Dopo oltre quindici anni di impegno e restauro, i Castelli di Cannero, situati sul Lago Maggiore, si preparano ad accogliere i visitatori a partire da giugno 2025. Questo progetto, guidato dalla famiglia Borromeo, rappresenta un’importante aggiunta all’itinerario turistico della regione, arricchendo ulteriormente l’offerta culturale e storica del territorio. La riapertura dei castelli non è solo un’estensione del circuito “Terre Borromeo”, ma un evento che segna il recupero di un patrimonio storico di grande valore.
I lavori di restauro, che hanno visto la collaborazione con la Soprintendenza, hanno permesso di consolidare e sistemare gli antichi resti della fortezza, costruita originariamente nel 1519 per volere di Ludovico Borromeo. La rimozione della gru, che per oltre dieci anni ha dominato il paesaggio durante i lavori, segna l’inizio di una nuova era per queste romantiche rovine, immortalate anche in un acquerello del 1843 dal pittore inglese William Turner.
La storia dei Castelli di Cannero è intrisa di leggende e racconti affascinanti. Tra queste, spicca la leggenda dei fratelli Mazzarditi, cinque pirati che nel Quattrocento terrorizzavano la popolazione costiera e che costruirono il loro covo su queste rocce. La rocca originale, conosciuta come Malpaga, fu distrutta nel 1414 per ordine del duca di Milano, Filippo Maria Visconti. Successivamente, nel 1441, il feudo di Cannobio passò ai Borromeo, che costruirono la Rocca Vitaliana sui due isolotti, in memoria del loro capostipite.
La Rocca Vitaliana, simbolo di potere e prestigio, fu edificata tra il 1519 e il 1526. Nei secoli successivi, la fortezza fu abbandonata e utilizzata per scopi diversi, tra cui osteria, conigliera e agrumeto. Gli archeologi hanno scoperto reperti che testimoniano questi vari usi, arricchendo ulteriormente il fascino del sito.
Il tragitto all’interno dei Castelli di Cannero offre ai visitatori un’immersione totale. Un viaggio che invita a scoprire cortili, torri, bastioni e ambienti, inclusa una sala affrescata, che accolgono i reperti archeologici rinvenuti durante i lavori di restauro. Un museo interattivo racconterà la storia e il passato dei castelli, guidando i visitatori attraverso un percorso narrativo e didattico.
L’audioguida, scaricabile sul proprio dispositivo, arricchirà ulteriormente l’esperienza, permettendo di approfondire la conoscenza di questo affascinante sito storico. La visita ai Castelli di Cannero non è solo un viaggio nel tempo, ma un’opportunità per scoprire le bellezze del Golfo Borromeo e delle isole circostanti, come l’Isola Madre e l’Isola Bella, celebri per il loro patrimonio botanico e artistico.
Per i viaggiatori occasionali, la visita ai Castelli di Cannero rappresenta un’opportunità unica per immergersi nella storia e nella cultura del Lago Maggiore. Consigliamo di pianificare la visita in modo da poter esplorare anche le altre attrazioni del circuito “Terre Borromeo”, come l’Isola Madre e l’Isola Bella, per un’esperienza completa e arricchente.
Per i viaggiatori esperti, suggeriamo di approfondire la conoscenza delle leggende locali e di esplorare i sentieri meno battuti della regione, alla scoperta di scorci panoramici e angoli nascosti che raccontano storie antiche. La visita ai Castelli di Cannero è un invito a riflettere sul valore della conservazione del patrimonio storico e sull’importanza di preservare le nostre radici culturali per le generazioni future. Buon viaggio!
Finalmente hanno finito il restauro! Era ora che togliessero quella gru! Non vedo l'ora di visitare i Castelli e vedere com'è cambiato il panorama.
Certo, un bel restauro, ma qualcuno si chiede mai quanto costano queste operazioni? E poi, sempre Borromeo di qua, Borromeo di là... non ci sono altri nomi nella storia del Lago Maggiore?
Mah, sono curioso di sapere di più sui fratelli Mazzarditi... pirati italiani su un lago! Sembra quasi più leggenda che realtà. Questi racconti fanno davvero parte della tradizione storica locale?
Un museo interattivo nei castelli... sembra un buon modo di usare la tecnologia per educare i visitatori. Speriamo solo non diventi un'attrazione troppo turistica e commerciale, che perderebbe un po' di autenticità.
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