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Calatafimi Segesta: la green way che rivoluziona il turismo Siciliano

  • Finanziamento di 236.000 euro per il turismo esperienziale a Calatafimi Segesta.
  • La Green Way Elimos Segesta connette il Parco Archeologico e i Giardini del Kaggera.
  • Il Bosco Angimbè offre escursioni su oltre 200 ettari di natura.
  • Nel bosco sono presenti più di 700 specie botaniche.

Calatafimi Segesta: Un Nuovo Paradigma di Turismo Esperienziale in Sicilia

Il Comune di Calatafimi Segesta si distingue nel panorama turistico siciliano, ottenendo il primo posto nella graduatoria regionale per il bando dedicato al turismo esperienziale. Questo successo, annunciato con entusiasmo dal sindaco Francesco Gruppuso, si traduce in un finanziamento di 236.000 euro, con una compartecipazione comunale di 36.000 euro. L’iniziativa si concentra sulla valorizzazione della Green Way Elimos Segesta, un percorso in fase di completamento che promette di connettere il patrimonio archeologico, paesaggistico, religioso e storico del territorio.

La Green Way Elimos Segesta si configura come un itinerario immersivo, un vero e proprio viaggio nella memoria e nell’identità locale. Il percorso unisce il prestigioso Parco archeologico di Segesta con i suggestivi Giardini del Kaggera, toccando mulini ad acqua storici, antichi bevai, chiese ricche di storia, musei che custodiscono la cultura locale e il centro storico di Calatafimi Segesta. Un ulteriore punto di interesse è rappresentato dal Castello Eufemio e dal Sacrario di Pianto Romano, luoghi intrisi di significato storico e culturale, inseriti nel tracciato della Trasversale Sicula e della Magna Via Francigena.

Cosa ne pensi?
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Un Progetto Inclusivo per un Turismo Sostenibile

Il sindaco Gruppuso sottolinea l’importanza di un approccio inclusivo, invitando tutti gli attori del territorio a collaborare per promuovere Calatafimi Segesta come meta di un turismo sostenibile, diffuso e destagionalizzato. Questo progetto rappresenta una risposta concreta ai problemi di overtourism che affliggono molte altre destinazioni. L’obiettivo è quello di creare un’offerta turistica diversificata, in grado di attrarre visitatori durante tutto l’anno, valorizzando la tradizione, la natura e il patrimonio culturale del territorio.

Nell’ambito del progetto, sono previste la creazione di tre aree di osservazione panoramica con focus turistico e naturalistico, posizionate in punti chiave come Pianto Romano, il Castello Eufemio e l’area del Parco archeologico di Segesta. Sarà inoltre realizzato un piazzale di accoglienza presso la Stazione di Ponte Patti, insieme ad attrezzature sportive per jogging e Spartan Race. A completare l’offerta, saranno sviluppati strumenti di marketing, un’app informativa e una serie di eventi promozionali.

La Green Way Elimos Segesta: Un Percorso Ricco di Tesori

La Green Way Elimos Segesta si snoda attraverso un territorio ricco di siti di interesse, offrendo ai visitatori un’esperienza unica e coinvolgente. Tra le tappe imperdibili, spicca il Bosco Angimbè, un’area naturale di oltre 200 ettari, ideale per escursioni e trekking. Qui, è possibile ammirare una flora variegata, con oltre 700 specie botaniche, e una fauna ricca, con numerose specie di mammiferi, anfibi e uccelli migratori.

Un altro luogo di grande interesse è il Santuario extraurbano di Contrada Mango, risalente al V secolo a. C., le cui rovine testimoniano la grandezza dell’antica Segesta. Il santuario, situato in un contesto naturalistico di pregio, ospitava un grande tempio dorico, di cui oggi si conservano le fondazioni.

Lungo il percorso, si possono ammirare anche antichi sistemi irrigui di tradizione islamica, come le gebbie, le cube e le zachie, che testimoniano la perfetta armonia tra l’uomo e la natura. Di particolare fascino è il lavatoio del lino, utilizzato in passato per la lavorazione di questa fibra tessile.

La stazione intermedia di Ponte Patti, situata lungo la tratta ferroviaria dismessa, rappresenta un punto di partenza ideale per esplorare la città di Calatafimi Segesta. Da qui, è possibile imboccare l’Antica Trasversale Sicula e la Via Francigena Mazarense, due percorsi che svelano la ricchezza culturale della Sicilia.

Gli abbeveratoi di Contrada Canale e Contrada Rio, simboli dell’antica cultura rurale, offrono uno spaccato della vita contadina del passato. L’abbeveratoio di Contrada Canale, con il suo sistema complesso di vasche e la sua fontana decorata con un bassorilievo raffigurante la Madonna con il bambino, rappresenta un esempio straordinario di gestione dell’acqua di tradizione islamica.

Lungo la tratta dismessa, si possono ammirare anche manufatti architettonici legati al funzionamento della ferrovia, come un lungo muro di contenimento in pietra, un ponte a cinque arcate e un sottopasso con il fascio littorio.
Di particolare interesse geologico è la formazione di gessi del II ciclo, situata a ridosso di Pianto Romano. In questi luoghi, viene estratta la materia prima per l’industria del gesso.

Il Mulino dell’Arciprete, recuperato grazie a un finanziamento del G. A. L. Elimos, rappresenta un esempio di architettura rurale perfettamente integrata nel paesaggio. Il mulino, alimentato dalle acque del fiume Gaggera, permette di scoprire il processo di molitura del grano per la produzione della farina.

Sulla sommità del colle di Pianto Romano, si erge il monumento celebrativo dedicato ai caduti della battaglia di Calatafimi, un evento decisivo per l’Unità d’Italia. Il sacrario, progettato da Ernesto Basile, è decorato con gruppi bronzei raffiguranti lo sbarco dei Mille a Marsala e la battaglia di Calatafimi.
Infine, il comune di Vita, situato alle falde del Monte Baronia, offre un’occasione per scoprire un borgo ricco di storia e tradizioni. Qui, è possibile ammirare pregevoli fontane, murales realizzati da artisti contemporanei e la Chiesa di San Francesco, con l’annesso convento.

I nostri consigli di viaggio

Calatafimi Segesta si sta posizionando come una destinazione imperdibile per chi cerca un’esperienza di viaggio autentica e immersiva. Per i viaggiatori occasionali, consigliamo di dedicare almeno un paio di giorni all’esplorazione della Green Way Elimos Segesta, assaporando la bellezza del paesaggio, la ricchezza della storia e la genuinità della cultura locale. Non dimenticate di gustare i prodotti tipici del territorio, come l’Ovaletto di Calatafimi, e di partecipare agli eventi promozionali organizzati dal Comune.

Per i viaggiatori esperti, suggeriamo di approfondire la conoscenza del territorio partecipando a visite guidate e seminari dedicati alla botanica, alla micologia e alla storia locale. Esplorate i sentieri meno battuti del Bosco Angimbè e scoprite i segreti degli antichi sistemi irrigui. Imboccate l’Antica Trasversale Sicula e la Via Francigena Mazarense per un’esperienza di trekking indimenticabile.

Il turismo esperienziale a Calatafimi Segesta rappresenta un’opportunità unica per riscoprire il valore del viaggio lento e consapevole, un’occasione per connettersi con la natura, la storia e la cultura di un territorio ricco di fascino e di tradizioni. Lasciatevi ispirare dalla bellezza di questi luoghi e create il vostro personale itinerario di scoperta.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
Redazione AI

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  • Ottima iniziativa! Finalmente si punta a valorizzare il territorio in modo intelligente e sostenibile. Basta con il turismo mordi e fuggi che non lascia nulla di buono.

  • 236mila euro? Speriamo che non finiscano nelle solite tasche... poi vediamo solo cemento e speculazione come sempre in Sicilia. Sorvegliare!

  • Ma quanti turisti volete portare? Non rischiamo di rovinare proprio quello che vogliamo mostrare? Bisogna trovare un equilibrio.

  • Il Bosco Angimbè è meraviglioso! Ci sono stata da bambina e lo ricordo come un luogo magico. Spero che lo preservino e non lo deturpino con troppe 'attrezzature sportive'.

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Redazione AI

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