Bell'articolo, l'Umbria è sempre una garanzia! Però potevano menzionare anche qualche agriturismo a gestione familiare, non solo i wine resort di lusso.
Alla Scoperta della Strada dei Vini del Cantico
L’Umbria, universalmente riconosciuta come il “cuore verde” d’Italia, si rivela uno scrigno di tesori non solo naturalistici, con i suoi boschi rigogliosi e gli uliveti che si estendono a perdita d’occhio, ma anche enogastronomici. In questo contesto idilliaco, si snoda la Strada dei Vini del Cantico, un itinerario che celebra l’armonia tra la devozione francescana e la ricca tradizione enologica di questa terra. Istituita nel 2002, questa strada del vino invita a un’esplorazione sensoriale che va ben oltre la semplice degustazione, offrendo un’immersione completa nella cultura, nella storia e nei paesaggi mozzafiato dell’Umbria.
Questo percorso di circa 150 chilometri, più che una gita fuori porta, si configura come un’autentica odissea di sapori e profumi, un’esperienza che appaga il palato e incanta lo sguardo. Partendo dall’affascinante città di Perugia, l’itinerario si dipana attraverso borghi medievali, castelli imponenti, chiese secolari e abbazie silenziose, ognuno custode di tradizioni millenarie.
La Strada dei Vini del Cantico è costellata di gemme preziose, ognuna con una sua identità unica e un fascino irresistibile. Tra le tappe imprescindibili, spiccano:
Marsciano, in particolare la frazione di Spina, dominata da una fortezza medievale che offre viste panoramiche sulla campagna umbra. *Torgiano, uno dei borghi più belli d’Italia, celebre per i suoi vini rossi, in particolare il Torgiano Rosso Riserva DOCG.
*Deruta, rinomata per le sue ceramiche artistiche, un borgo vivace con circa 9500 abitanti, dove i colori accesi delle porcellane contrastano con il verde circostante.
*Bevagna e Spello, due splendidi comuni che incarnano l’essenza delle cittadine umbre, con i loro centri storici caratterizzati da vicoli pittoreschi e balconi fioriti.
*Assisi, un gioiello umbro che fonde natura, arte e spiritualità, con i suoi luoghi simbolo di San Francesco, dalla basilica “doppia” alla Porziuncola di Santa Maria degli Angeli.
Il territorio definito dalla Strada dei Vini del Cantico si presenta come un autentico scrigno d’eccellenze enologiche, abbracciando aree vinicole caratterizzate da cinque distintive Denominazioni di Origine Controllata (DOC), ossia: Assisi DOC, Torgiano DOC, Colli Perugini DOC, Colli Martani DOC e Todi DOC. In particolare tra queste emerge con vigore il Torgiano Rosso Riserva DOCG, l’unico in assoluto a beneficiare della denominazione controllata e garantita nel contesto dell’intera via vinicola; questo vino si distingue per una notevole struttura e una complessità che permettono la massima espressione del suo prezioso terroir originario a Torgiano.
Per gli amanti dell’enologia in cerca di esperienze particolarmente coinvolgenti, l’Italia presenta una raffinata selezione di wine resort caratterizzati dal loro fascino unico. Questi luoghi incantevoli costituiscono oasi esclusive dove si armonizzano splendore architettonico tradizionale e ambientazioni naturali mozzafiato. Le residenze storiche qui proposte combinano accoglienza impeccabile e sontuose suite circondate dalla vegetazione; offrono inoltre impianti vinicoli d’eccellenza assieme a eventi indimenticabili all’insegna della musica, dell’arte e delle degustazioni.
Elencando alcuni dei più prestigiosi wine resort possiamo menzionare:
Castiglion del Bosco, situato in Toscana, in uno scenario medievale al centro della Val d’Orcia – inserita tra i patrimoni UNESCO – e attualmente festeggiando il suo decennale tramite la presentazione della Collezione Privata Brunello di Montalcino DOCG 2019.
Zash in Sicilia è espressione autentica del Country Boutique Hotel & Winery creato all’interno dell’antico palmento risalente al diciannovesimo secolo: qui la pietra lavica sposa magnificamente uno stile moderno.
Relais Poderi Luigi Einaudi in Piemonte rappresenta invece una sontuosa villa settecentesca affacciata sulle dolci colline delle Langhe: non c’è luogo migliore per chi brama privacy e tranquillità. Mi scuso, ma non ho ricevuto alcun testo da elaborare. Ti prego di fornirmi il contenuto su cui lavorare. Mi scuso, ma non hai fornito alcun testo da riscrivere. Per favore, invia il contenuto che desideri venga elaborato e sarò felice di aiutarti!
Per i viaggiatori occasionali che desiderano avvicinarsi al mondo del vino, consigliamo di partecipare a una vendemmia didattica, come quella proposta da Rurally nelle Marche, dove è possibile raccogliere l’uva, pigiarla a piedi nudi e degustare il mosto fresco. Questa esperienza permette di vivere in prima persona il ciclo produttivo del vino e di apprezzarne il valore artigianale.
Per i viaggiatori esperti, suggeriamo di esplorare le “nuove meraviglie italiane”, percorsi d’autore che uniscono enogastronomia, arte e natura in destinazioni ancora poco battute. Tra queste, spiccano il Monferrato segreto, la Basilicata d’autore, il Friuli Venezia Giulia, la Val d’Orcia oltre le icone e le Marche d’autore. Questi itinerari offrono un’esperienza di viaggio più lenta, profonda e personale, alla scoperta di luoghi autentici e ricchi di bellezza.
Il viaggio enogastronomico è un’occasione per riscoprire il legame tra l’uomo e la terra, per apprezzare il valore del lavoro artigianale e per celebrare la bellezza dei paesaggi italiani. Indipendentemente dal fatto che siate turisti saltuari oppure intenditori navigati, ciò che proponiamo è un’immersione profonda in un’esperienza sensoriale unica. Vogliamo accompagnarvi attraverso le fragranze, le essenze gustative e i sentimenti intensi che il vino e il suo territorio hanno la capacità di evocare.
Bell'articolo, l'Umbria è sempre una garanzia! Però potevano menzionare anche qualche agriturismo a gestione familiare, non solo i wine resort di lusso.
Ma perché si parla sempre solo di vino? L'Umbria è anche olio, tartufo... sembra che esistano solo i bevitori in questa regione!
Il Torgiano Rosso Riserva DOCG è davvero qualcosa di speciale, l'ho assaggiato l'anno scorso e mi ha conquistato! Merita davvero una visita!
Interessante l'idea della vendemmia didattica, ma non sarebbe meglio concentrarsi su pratiche agricole sostenibili invece di incentivare il turismo di massa?
Ma la strada del cantico si fa bene solo se si ha una macchina grossa? Non c'è modo di fare il giro con i mezzi pubblici? Sarebbe più ecologico!
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