Finalmente un'iniziativa che valorizza le nostre eccellenze! Il turismo di massa ha stancato, dobbiamo puntare sulla qualità e sull'autenticità dei prodotti DOP e IGP. Il Veneto in testa? Ovvio, il Prosecco è imbattibile!
L’Italia, scrigno di sapori e tradizioni, si afferma sempre più come destinazione d’elezione per un turismo immersivo e genuino. Il 26 giugno 2025, il settore turistico italiano segna un nuovo capitolo con la presentazione del primo studio sul Turismo DOP, frutto della collaborazione tra Fondazione Qualivita, Origin Italia e Masaf. Questa indagine pionieristica mette in luce come i prodotti a Denominazione di Origine Protetta (DOP) e Indicazione Geografica Protetta (IGP) stiano diventando un motore essenziale per l’economia turistica nazionale.
Con ben 597 prodotti DOP e IGP, 361 Consorzi di tutela e 585 attività turistiche censite, l’Italia si conferma leader in Europa per l’offerta legata alle Indicazioni Geografiche. Ma il Turismo DOP non è una semplice collezione di eventi a tema; si configura come un sistema organizzato che mette in collegamento le filiere produttive, le amministrazioni locali, gli operatori turistici e le comunità, tutti impegnati a offrire esperienze che esaltano il carattere distintivo dei luoghi. Questo approccio si allinea al Regolamento UE 2024/1143, il quale attribuisce ai Consorzi un ruolo chiave nello sviluppo di servizi turistici legati ai prodotti tipici.
Lo studio evidenzia come manifestazioni, spazi espositivi dedicati al gusto, itinerari enogastronomici, aree naturali e siti di interesse storico-culturale si fondano con le eccellenze agroalimentari, dando vita a un’offerta turistica ricca e variegata. Il Ministro Lollobrigida afferma che il Turismo DOP travalica la mera dimensione economica, rappresentando anche identità nazionale, patrimonio culturale, momento di aggregazione e cornice paesaggistica. Questa tipologia di turismo risponde alla crescente domanda di viaggi incentrati sull’esperienza, sulla sostenibilità e sul benessere, attirando un pubblico sia italiano che internazionale alla ricerca di autenticità.
La classifica regionale del Turismo DOP, elaborata su oltre 20 parametri, vede ai primi posti Veneto, Toscana, Emilia-Romagna e Lombardia. Queste regioni si distinguono per la felice combinazione di turismo, agricoltura e gestione del territorio.
Veneto: Regione del Prosecco, con le sue colline riconosciute dall’UNESCO, presenta un sistema turistico consolidato e una vasta offerta di prodotti DOP, tra cui formaggi, salumi e oli.
*Toscana: Un classico senza tempo, la Toscana vanta vini pregiati come il Chianti e la Maremma, oli extravergini e Itinerari del Vino che si intersecano con centri storici e agriturismi suggestivi.
*Emilia-Romagna: Concentrato di eccellenze gastronomiche come il Parmigiano Reggiano, il Prosciutto di Parma e l’Aceto Balsamico, l’Emilia-Romagna ha trasformato il Turismo DOP in un’industria culturale, con musei, fiere e percorsi di degustazione. *Lombardia: Dalla Franciacorta al Grana Padano, la Lombardia ha saputo valorizzare le sue eccellenze con un’attenzione alla sostenibilità e alla qualificazione degli addetti.
Il rapporto evidenzia come anche aree meno conosciute possano distinguersi, investendo in collaborazioni, visione a lungo termine e coordinamento.
Il Turismo DOP è un viaggio pacato e consapevole, dove l’apprendimento si affianca al piacere della degustazione. Nel 2024, sono stati censiti 235 eventi, tra cui Caseifici Aperti, visite in cantina, rassegne culturali e manifestazioni sportive. La vera forza del sistema risiede nelle 188 strutture permanenti: Itinerari del Vino e dei Sapori, Musei del cibo e spazi didattici che offrono un’immersione nella cultura e nella tradizione agroalimentare italiana. A ciò si aggiungono 130 riconoscimenti del territorio, inclusi siti UNESCO, aree rurali di interesse storico e parchi naturali.
Lo studio mette in luce anche 32 iniziative di “in-formazione” volte a potenziare le competenze degli operatori e migliorare l’esperienza dei visitatori. Il Ministro Santanchè ha evidenziato l’importanza di un piano di promozione internazionale per le 890 produzioni DOP e IGP italiane, costruendo un racconto identitario solido e coerente.
Il Consorzio del Grana Padano, con il suo nuovo centro esperienziale sul Lago di Garda, si candida a diventare una delle destinazioni più ambite dai viaggiatori che cercano esperienze autentiche. Il presidente del Consorzio, Renato Zaghini, afferma che il Grana Padano ricopre un ruolo guida nel sistema delle Indicazioni Geografiche, rappresentando un biglietto da visita per l’Italia alimentare, culturale, storica e turistica.
Il Turismo DOP rappresenta una straordinaria opportunità per vivere l’Italia in modo autentico e sostenibile. Per chi si avvicina a questo mondo, consigliamo di iniziare con la visita a un produttore locale di formaggio o vino, per scoprire i segreti della lavorazione artigianale e assaporare i prodotti tipici. Per i viaggiatori più esperti, suggeriamo di percorrere gli Itinerari del Vino e dei Sapori, percorsi tematici che conducono alla scoperta di borghi caratteristici, panorami suggestivi e tradizioni secolari.
È fondamentale sottolineare* che il Turismo DOP non si limita all’aspetto gastronomico, ma costituisce un’opportunità per connettersi con la storia, l’ambiente e l’essenza di un luogo.
Che siate appassionati di vino, di formaggi o di altri prodotti tipici, il Turismo DOP vi offre un’esperienza unica e indimenticabile. Lasciatevi guidare dai sapori e dai profumi d’Italia, e scoprite un patrimonio culturale e gastronomico senza eguali al mondo.
Finalmente un'iniziativa che valorizza le nostre eccellenze! Il turismo di massa ha stancato, dobbiamo puntare sulla qualità e sull'autenticità dei prodotti DOP e IGP. Il Veneto in testa? Ovvio, il Prosecco è imbattibile!
Mah, tutta sta enfasi sul DOP mi sembra un po' eccessiva. Non si può visitare l'Italia senza comprare per forza prodotti certificati. Ci sono un sacco di piccole realtà che fanno cose ottime e non hanno i soldi per queste certificazioni. E poi, sempre le solite regioni...
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