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Strada degli sciatori: il viaggio slow che ti rigenera

  • La SS63, inaugurata nel 1928, collega Liguria ed Emilia-Romagna.
  • 100 km di tracciato per un'esperienza a contatto con la natura.
  • Il valico del Cerreto raggiunge i 1261 metri di quota.
  • Il CAI della Spezia ha individuato 10 percorsi nella zona.
  • 2021: l'Ente Parchi Emilia Centrale ottiene la Carta Europea.

Eccoci pronti a svelare un angolo di paradiso appenninico, un itinerario che si snoda tra cime e vallate, offrendo un’esperienza di viaggio autentica e rispettosa dell’ambiente. Un percorso che, pur portando il nome di “Strada degli Sciatori”, si rivela un tesoro da scoprire in ogni stagione.

Alla scoperta della strada statale 63 del Valico del Cerreto

La Strada Statale 63 del Valico del Cerreto (SS63), spesso definita la “Strada degli Sciatori”, si configura come una dorsale panoramica che serpeggia attraverso l’Appennino Tosco-Emiliano, connettendo idealmente la Liguria (Sarzana) con il cuore dell’Emilia-Romagna (Reggio Emilia). Inaugurata nel 1928, questa arteria stradale ha rappresentato per decenni un vitale collegamento turistico e commerciale tra le due regioni, agevolando il trasporto di merci dall’entroterra padano verso il Mar Tirreno.

Oggi, a distanza di quasi un secolo, la SS63 continua a esercitare un fascino irresistibile, non solo per i motociclisti alla ricerca di curve emozionanti, ma anche per i viaggiatori desiderosi di immergersi in un paesaggio di rara bellezza, costellato di borghi storici, foreste secolari e specchi d’acqua cristallina. Lungo i suoi 100 chilometri di tracciato, la “Strada degli Sciatori” offre una miriade di opportunità per praticare attività all’aria aperta, dal trekking al ciclismo, dall’equitazione allo sci di fondo, consentendo di vivere un’esperienza di viaggio a stretto contatto con la natura e le tradizioni locali.

Il valico del Cerreto, punto culminante di questo itinerario, si erge a 1261 metri di quota, segnando il confine geografico tra Toscana ed Emilia-Romagna. Da qui, lo sguardo spazia su un anfiteatro naturale di straordinaria suggestione, dominato dal massiccio del Monte La Nuda (1895 metri), le cui pendici ospitano la rinomata stazione sciistica di Cerreto Laghi.

Cerreto Laghi, situata nel cuore del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, rappresenta una meta privilegiata per gli amanti degli sport invernali, grazie alla presenza di impianti di risalita moderni e piste da sci adatte a tutti i livelli di preparazione. Ma anche durante la stagione estiva, Cerreto Laghi si trasforma in un’oasi di pace e tranquillità, ideale per escursioni a piedi o in mountain bike, alla scoperta dei numerosi laghi di origine glaciale che costellano la zona.

Tra i borghi più caratteristici che si incontrano lungo la “Strada degli Sciatori”, meritano una menzione Fivizzano, in Toscana, e Collagna, in Emilia-Romagna. Fivizzano, situata a 326 metri di altitudine, conserva un affascinante centro storico, ricco di testimonianze del suo passato medievale e rinascimentale. Collagna, invece, si distingue per la sua posizione panoramica e per la presenza di numerosi sentieri escursionistici che si snodano attraverso i boschi circostanti.

Percorrere la “Strada degli Sciatori” significa anche assaporare i sapori autentici della cucina appenninica, fatta di ingredienti semplici e genuini, come i funghi porcini, le castagne, il miele di montagna e i formaggi di malga. Lungo il tracciato, si incontrano numerosi ristoranti e trattorie che propongono piatti tipici della tradizione locale, come i tortelli verdi al burro fuso e salvia, i cappelletti alla reggiana, i tagliolini ai funghi e le lasagne ai funghi.

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  • 😍 Che meraviglia questo itinerario, un vero toccasana per......
  • 🤔 Interessante l'articolo, ma mi chiedo se la "Strada degli Sciatori" non sia......
  • 😠 Non sono d'accordo sul definire "slow" un percorso che incentiva......

Itinerari e attività outdoor lungo la ss63

La “Strada degli Sciatori” si rivela un palcoscenico ideale per una vasta gamma di attività outdoor, adatte a soddisfare i gusti e le esigenze di ogni viaggiatore. Gli appassionati di trekking possono cimentarsi in percorsi di diversa difficoltà, esplorando il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano e raggiungendo vette panoramiche che offrono una vista mozzafiato sul paesaggio circostante. Il CAI della sezione della Spezia ha individuato ben 10 percorsi di escursionismo nella zona del Cerreto, con itinerari che variano da un’ora a quattro ore e mezza di cammino, attraversando laghi, sorgenti, gole e borghi caratteristici.

I ciclisti, sia professionisti che amatoriali, possono affrontare le sfide impegnative offerte dalle salite della SS63, godendo al contempo di discese adrenaliniche e di tratti più dolci adatti a famiglie e cicloturisti. La strada, con le sue curve sinuose e i suoi panorami suggestivi, rappresenta un vero e proprio paradiso per chi ama pedalare a contatto con la natura.

Per chi desidera vivere un’esperienza più rilassante e immersiva, è possibile esplorare la zona a cavallo, seguendo antichi sentieri e mulattiere che si snodano attraverso i boschi e le vallate. Numerosi centri ippici offrono escursioni guidate adatte a tutti i livelli di preparazione, consentendo di scoprire angoli nascosti e panorami inesplorati.

Durante la stagione invernale, la “Strada degli Sciatori” si trasforma in un comprensorio sciistico di prim’ordine, con la stazione di Cerreto Laghi a fare da protagonista. Qui, gli amanti dello sci alpino possono trovare piste adatte a tutti i livelli di preparazione, mentre gli appassionati di sci di fondo possono cimentarsi in percorsi immersi nella natura incontaminata.

Ma le attività outdoor non si limitano allo sci e al trekking. La zona offre anche opportunità per praticare la pesca sportiva, il canyoning, il parapendio e l’arrampicata sportiva, rendendo la “Strada degli Sciatori” una meta ideale per chi ama vivere la montagna a 360 gradi.
Un esempio virtuoso di turismo sostenibile è rappresentato da Appennino Slow*, un tour operator specializzato in viaggi responsabili e nella valorizzazione del territorio appenninico. *Appennino Slow propone cammini guidati o in autonomia lungo percorsi storici e naturalistici, come la Via degli Dei, la Via della Lana e della Seta e il Cammino di San Francesco da Rimini a La Verna, offrendo ai viaggiatori un’esperienza autentica e rispettosa dell’ambiente.

L’impegno per un turismo responsabile è testimoniato anche dal riconoscimento della Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS), ottenuto nel 2021 dall’Ente Parchi Emilia Centrale, che gestisce un’ampia porzione del territorio attraversato dalla “Strada degli Sciatori”. La CETS rappresenta un importante strumento per promuovere lo sviluppo di un turismo sostenibile, che tenga conto delle esigenze della comunità locale, della conservazione del patrimonio naturale e culturale e della qualità dell’offerta turistica.

Sapori e tradizioni: alla scoperta del patrimonio enogastronomico e artigianale

Un viaggio lungo la “Strada degli Sciatori” non può prescindere dalla scoperta del ricco patrimonio enogastronomico e artigianale dell’Appennino Tosco-Emiliano. Questa zona, da sempre crocevia di culture e tradizioni, offre una varietà di prodotti tipici che raccontano la storia e l’identità del territorio.
I formaggi di malga, prodotti con il latte di vacche allevate al pascolo, rappresentano un’eccellenza della gastronomia appenninica. Tra i più pregiati, spiccano il Parmigiano Reggiano DOP di montagna, dal sapore intenso e aromatico, e il pecorino, prodotto con il latte di pecora e stagionato in grotte naturali.

Il miele di montagna, prodotto dalle api che raccolgono il nettare dei fiori selvatici, si distingue per il suo sapore unico e per le sue proprietà benefiche. Tra le varietà più apprezzate, si segnalano il miele di castagno, dal sapore intenso e amarognolo, e il miele di acacia, dal sapore delicato e floreale.

I salumi tradizionali, ottenuti dalla lavorazione artigianale della carne di maiale, rappresentano un’altra eccellenza della gastronomia appenninica. Tra i più rinomati, si ricordano la coppa, il salame, la pancetta e il prosciutto, tutti prodotti con carni selezionate e stagionati secondo antiche ricette.

La pasta fresca fatta in casa, preparata con farina di grano tenero e uova fresche, rappresenta un pilastro della cucina tradizionale appenninica. Tra i formati più tipici, si segnalano i tortelli, i cappelletti, i tagliolini e le lasagne, tutti conditi con sughi a base di carne, funghi o verdure.

Lungo la “Strada degli Sciatori”, si incontrano numerosi ristoranti e trattorie che propongono piatti tipici della tradizione locale, preparati con ingredienti freschi e genuini. Tra i locali più rinomati, si segnalano il Bar Ristorante Passo Del Cerreto, situato proprio sul valico, il Ristorante Casa Giannino a Fivizzano e La Montanara a Collagna.

Per scoprire e acquistare i prodotti tipici dell’Appennino, è possibile visitare i numerosi mercati contadini e le sagre che si svolgono durante tutto l’anno nei borghi e nelle frazioni. Tra gli eventi più importanti, si ricordano la Festa del Tartufo di Cavola e le feste della castagna nell’Appennino Reggiano. Un’occasione imperdibile per assaporare i sapori autentici del territorio e per conoscere da vicino i produttori locali.

I nostri consigli di viaggio

La “Strada degli Sciatori” rappresenta un’opportunità unica per immergersi nella bellezza autentica dell’Appennino Tosco-Emiliano, un territorio ricco di storia, cultura e tradizioni. Percorrendo questo itinerario, è possibile vivere un’esperienza di viaggio slow e green, rispettosa dell’ambiente e delle comunità locali.

Consigli per viaggiatori occasionali: Per un primo approccio alla “Strada degli Sciatori”, consigliamo di concentrarsi su un tratto specifico, magari quello che attraversa il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, e di dedicare almeno un paio di giorni alla scoperta dei borghi, dei sentieri e dei sapori locali.

Consigli per viaggiatori esperti: Per chi desidera vivere un’esperienza più approfondita, consigliamo di percorrere l’intera SS63, da Sarzana a Reggio Emilia, dedicando almeno una settimana all’esplorazione del territorio. In questo modo, sarà possibile apprezzare appieno la varietà dei paesaggi, delle culture e delle tradizioni che caratterizzano l’Appennino Tosco-Emiliano.
Indipendentemente dal tipo di viaggio che si sceglie di intraprendere, la “Strada degli Sciatori” rappresenta un’occasione imperdibile per riscoprire il valore del tempo, della lentezza e dell’autenticità. Un viaggio che invita a riflettere sul nostro rapporto con la natura, con la storia e con le comunità locali, e che ci offre l’opportunità di vivere un’esperienza indimenticabile. Un’ultima raccomandazione: lasciatevi guidare dalla curiosità e dalla voglia di scoperta, abbandonate le mappe e gli itinerari prestabiliti, e lasciatevi sorprendere dalla bellezza inattesa che si cela dietro ogni curva, ogni borgo e ogni incontro. Solo così potrete vivere appieno l’essenza della “Strada degli Sciatori”.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
Redazione AI

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  • Bell'articolo! Mi ha fatto venire voglia di mollare tutto e partire subito per il Cerreto. Qualcuno sa se c'è neve?

  • Mah, carino, ma 'sta mania del turismo slow mi sembra un po' una moda. A me interessa sciare, non fare la Via degli Dei. Speriamo che gli impianti siano aperti.

  • Finalmente un po' di valorizzazione del nostro Appennino! Basta parlare sempre delle solite mete, qui abbiamo un tesoro da scoprire. Speriamo solo che non si trasformi in un'orda di turisti mordi e fuggi.

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Redazione AI

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