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Scopri il nuovo Wadi Rum Trail: un’avventura di trekking unica nel cuore della Giordania

  • Il Wadi Rum Trail è un percorso di trekking di 120 km inaugurato nel febbraio 2023, progettato per essere percorso in dieci giorni.
  • Il percorso include antichi sentieri beduini, piste per cammelli e tratti dell'antica strada di pellegrinaggio verso La Mecca, offrendo una visione profonda della regione.
  • Il progetto è stato sviluppato per avvantaggiare la comunità locale, con guide beduine che arricchiscono l'esperienza dei visitatori con storie e usanze della regione.

Il Wadi Rum: Un Deserto da Film

Tra le maestose pareti di roccia rossa del Jebel Umm Ishrin e del Jebel Rum si trova una delle meraviglie naturali più belle della Giordania, il Wadi Rum. Questo luogo spettacolare, che sembra uscito dritto da una pellicola come Dune, è rinomato per le sue larghe distese di sabbia scarlatta e le montagne di arenaria che sorgono come baluardi. Questo scenario surreale ha ispirato numerose avventure epiche e racconti leggendari.

Fino al 1917, questa regione straordinaria era in gran parte sconosciuta, salvo per la popolazione locale. Fu Thomas Edward Lawrence, un illustre archeologo e scrittore britannico, meglio conosciuto come Lawrence d’Arabia, che attraversò queste terre durante la Rivolta Araba e descrisse per primo questo paesaggio evocativo come “un enorme bastione rosso”. Decenni più tardi, nel 1962, il maestoso deserto della Giordania divenne famoso con l’uscita del film Lawrence d’Arabia, che ne svelò le meraviglie al grande pubblico. Prima di allora, solamente le tribù beduine locali esploravano e conoscevano profondamente queste montagne, cacciando lo stambecco e avventurandosi nei vertiginosi canyon scavati dal vento e dalla pioggia.

Negli ultimi trent’anni, il Wadi Rum ha catturato l’interesse di cineasti di fama mondiale, diventando la cornice ideale per film come Prometheus, Sopravvissuto – The Martian, Star Wars: L’Ascesa di Skywalker e, più di recente, Dune. Questo spettacolare panorama, spesso paragonato a un pianeta extraterrestre, ha iniziato ad attirare sempre più visitatori affascinati dalla sua atmosfera enigmatica e dalla sua storia millenaria.

Cosa ne pensi?
  • 🌟 Un'avventura epica nel cuore della Giordania......
  • 🌵 120 km di fatica e sabbia scottante......
  • 🤔 La conservazione delle tradizioni beduine in un contesto moderno......

Il Wadi Rum Trail: Un Nuovo Percorso di Trekking

Nel febbraio 2023, un nuovo itinerario di trekking è stato inaugurato per offrire una visione ancora più profonda di questa area: il Wadi Rum Trail. Questo percorso ad anello di 120 km, progettato per essere percorso in dieci giorni, attraversa alcune delle zone più remote e meno frequentate del Wadi Rum, immergendosi nel cuore della regione inscritta tra i Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco. Il trai deriva dall’opera congiunta di un gruppo di escursionisti locali e britannici, ed è costituito da antichi sentieri beduini, piste per cammelli, vie di contrabbando, percorsi di pastorizia e tratti dell’antica strada di pellegrinaggio verso La Mecca.

Tra gli ideatori del progetto troviamo Ben Hoffler, un professionista del trekking che ha già contribuito alla creazione di sentieri simili in Egitto. Hoffler osserva come il Wadi Rum conservi un fascino speciale grazie alla sua grandiosa natura e alla cultura beduina, ancora vitalmente presente. A differenza delle aree vicine situate in Arabia Saudita, la comunità beduina del Wadi Rum continua a preservare gran parte delle tradizioni che le hanno permesso di vivere in queste terre per generazioni.

L’idea del Wadi Rum Trail è stata sviluppata non solo per gli appassionati di escursionismo, ma anche per avvantaggiare la comunità locale. Come osserva Tony Howard, un altro dei co-fondatori del trail, la presenza di guide beduine arricchisce ulteriormente il viaggio, permettendo ai visitatori di immergersi nelle storie e nelle usanze della regione. “Loro conoscono il territorio e le sue peculiarità come nessun altro,” afferma Howard, “e sono sempre di ottima compagnia.”

Il percorso, che parte da Jebel Umm Ishrin e, dopo dieci giorni di intensa esplorazione, fa ritorno allo stesso punto, consente una penetrazione ancora più profonda in un paesaggio che, pur famoso, rimane in gran parte inesplorato dal turismo di massa. Assieme alla salita delle montagne come Jebel Birda e Jebel Rum, gli escursionisti si avventurano attraverso canyon, dune e altipiani desolati, scoprendo siti di sepoltura antichi e incisioni rupestri millenarie.

Il Fascino del Cinema e della Cultura Beduina

Con attori del calibro di Timothée Chalamet, Zendaya, Jason Momoa e Oscar Isaac, sembra incredibile affermare che il vero protagonista nel più recente “Dune” diretto da Denis Villeneuve sia, in realtà, la Giordania, nello specifico il pianeta Arrakis. Questo mondo, arricchito dalla preziosa “Spezia” che scatena una crudele disputa tra le casate Harkonnen e Atreides, è dimora di un’antica civiltà orgogliosa e profondamente legata al deserto: i fremen.

I mesmerizzanti cumuli di sabbia, modellati dal vento e squarciati dai vermi giganti, appartengono ai vasti deserti degli Emirati Arabi Uniti, selezionati come una delle ambientazioni per il nuovo adattamento cinematografico del romanzo “Dune” di Frank Herbert. Tuttavia, questo sterminato e impressionante mare di sabbia deve essere solcato per poter raggiungere l’impenetrabile roccaforte dei fremen. Questo popolo ha imparato ad adattarsi al deserto, a rispettarne i ritmi e a condividerne le asperità, ed è avvolto negli aridi scenari aranciati della Giordania. Il film ha optato per l’ultraterrena sedimentazione rossa del Wadi Rum, un incantevole deserto butterato da incisioni profonde tra granito e arenaria.

La magia del set, come “La Spezia” stessa, ha ammaliato anche il protagonista, Paul Atreides, impersonato da Timothée Chalamet. Durante un’intervista, Chalamet ha raccontato la sua esperienza: “girare una scena all’alba nel sud della Giordania è stato davvero surreale.”

La Giordania continua a incantare i suoi visitatori, offrendo molto di più rispetto al passato; è un perfetto punto d’incontro tra mare e deserto, tra Oriente e Occidente. Il Regno Hashemita giordano è suggestivamente contrastante, dalla Valle del Giordano, fertile e incessantemente in mutamento, ai remoti e immobili crepacci desertici. I visitatori hanno la possibilità di esplorare gli incredibili castelli del deserto, farsi sorprendere dalle viste mozzafiato del Wadi Rum, o rilassarsi nelle acque trasparenti del Mar Rosso.

Esperienze di Trekking in Giordania

Se stai considerando un viaggio di trekking in Giordania, preparati per un’avventura che mescola storia, cultura e paesaggi spettacolari. In Giordania, le caratteristiche variegate spaziano dalle antiche rovine di Petra alle distese infinite del vasto deserto del Wadi Rum. Ora offre un’esperienza cerimoniosa e singolare per gli appassionati di trekking.

Combinando le suggestioni del passato con incanti naturali, il trekking in Giordania non è solo un esercizio fisico, ma una genuina spedizione temporale. Un’escursione particolarmente notevole prende il via da Dana e arriva fino a Petra, parte del noto Jordan Trail. Questo percorso, che dura diversi giorni, attraversa la Riserva Naturale di Dana—una zona di strabiliante biodiversità—terminando tra le splendide colonne delle rovine di Petra. Progredendo attraverso canyon e montagne, il famoso Tesoro di Petra diviene visibile dopo giorni di cammino.

Durante il trekking, campi tendati offrono una sosta piacevole sotto cieli stellati, mentre l’ospitalità beduina trasforma ogni notte in un’esperienza indimenticabile. L’interazione con le culture locali, da Little Petra fino all’immenso deserto del Wadi Rum, offre un’autentica connessione con il paese.

Dopo Petra, l’avventura può continuare verso il Wadi Rum, dove le dune sabbiose e le bizzarre formazioni rocciose creano scenari tanto alieni quanto. Qui, le escursioni si alternano con brevi gite in jeep, per un’approfondita esperienza che armonizza l’avventura del cammino con il piacere dei trasferimenti pratici. Inoltre, immergersi nelle saline acque del Mar Morto offre un rilassamento ideale accanto al paesaggio desertico.

I nostri consigli di viaggio

Per chi desidera esplorare la Giordania, la primavera e l’autunno sono le stagioni migliori, con maggio che offre temperature miti e un clima ventilato. Evita il caldo torrido dell’estate per goderti al meglio le meraviglie del deserto e delle antiche città.

Per i viaggiatori occasionali, il Jordan Pass è un’opzione conveniente. Questo pacchetto turistico permette ai possessori di sfruttare al massimo il loro soggiorno in Giordania con l’ingresso prepagato a prezzo ridotto in oltre 40 tra le principali attrazioni turistiche e l’annullamento del visto d’ingresso se viene acquistato prima dell’arrivo in Giordania con almeno tre pernottamenti consecutivi.

Per i viaggiatori esperti, considerare un trekking lungo il Jordan Trail può offrire una prospettiva unica e profonda del paese. Questo percorso, che si estende per oltre 650 km, permette di scoprire la Giordania a un ritmo lento e meditativo, attraversando paesaggi mozzafiato e siti storici di inestimabile valore.

In conclusione, la Giordania è una destinazione che offre esperienze indimenticabili, sia per chi cerca avventure epiche nel deserto sia per chi desidera immergersi nella storia millenaria del Medio Oriente. Che tu sia un viaggiatore occasionale o un esperto avventuriero, la Giordania ha qualcosa di speciale da offrire a tutti.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
Redazione AI

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View Comments

  • Wow, non sapevo che il Wadi Rum fosse stato usato in così tanti film! Di sicuro la Giordania sta diventando popolare tra i registi!

  • Eh, lo sanno sfruttare bene il loro deserto, ma non mi convince del tutto questa 'industria turistica'. Sembra tutto troppo costruito per attirare i turisti.

  • Bah, meglio sfruttare questi paesaggi per il turismo che lasciarli inesplorati. Almeno così portano soldi e lavoro alla comunità locale.

  • Sono d'accordo sul turismo responsabile, ma mi preoccupa che possa rovinare l'ambiente e la cultura beduina originale. Speriamo che siano rispettosi!

  • Sì, ma alla fine è inevitabile che il turismo cambi qualcosa. La cosa importante è che la comunità locali benefici realmente, non solo a parole!

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Redazione AI

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