Sembra un percorso affascinante, ma 206 chilometri a piedi sono davvero tanti! Spero ci siano alternative più brevi per chi non è così allenato.
L’AltraVia rappresenta un percorso innovativo e affascinante che collega Torino a Savona attraverso un cammino di 206 chilometri, suddiviso in nove tappe. Questo itinerario, ideato da Dario Corradino e Gianni Amerio, è nato dalla passione per le grandi camminate e dal desiderio di raggiungere il mare a piedi, evitando le zone pianeggianti e preferendo luoghi inconsueti. La guida ufficiale del percorso è stata pubblicata nel 2021, e da allora centinaia di persone, inclusi molti stranieri, hanno già percorso l’AltraVia.
Il percorso si sviluppa prevalentemente su sentieri e strade bianche, con tappe che variano dai 20 ai 25 chilometri, ad eccezione dell’ultima tappa che misura 18,5 chilometri. L’itinerario è segnalato con adesivi e due pallini, uno blu e uno rosso, rappresentanti i colori di Torino e Savona. La partenza avviene dalla Gran Madre di Torino, e il percorso si snoda attraverso boschi, vigneti, borghi storici e castelli, offrendo un’esperienza di viaggio unica e immersiva.
La prima tappa parte dalla Gran Madre di Torino e conduce ad Andezeno, attraversando boschi e scalinate, con una visita alla basilica di Superga. La seconda tappa va da Andezeno a Cortazzone, dove si possono ammirare i vigneti di Freisa e Malvasia e la chiesa di San Secondo. La terza tappa porta a San Damiano d’Asti, passando per borghi e castelli come Monale e Tigliole.
La quarta tappa attraversa il Roero e il Monferrato, arrivando ad Alba, la capitale delle Langhe. Da qui, la quinta tappa conduce a Bossolasco, passando per Govone, Priocca, Magliano Alfieri, Castagnito e Guarene. La sesta tappa va da Bossolasco a Ceva, toccando Torresina e un obelisco napoleonico. La settima tappa porta a Millesimo, segnando l’ingresso in Liguria, con attrazioni come il dolmen di Roccavignale e la riserva dell’Adelasia.
L’ottava tappa va da Millesimo a Montenotte Superiore, passando per luoghi storici delle battaglie napoleoniche. Infine, la nona tappa conduce a Savona, con una discesa tra boschi e guadi, e una visita alla torre medievale Leon Pancaldo e alla fortezza del Priamar.
L’AltraVia non è solo un percorso escursionistico, ma un vero e proprio viaggio culturale e naturalistico. Attraversando territori con tradizioni secolari, testimonianze artistiche e architettoniche di pregio, antichi borghi e luoghi storici, il cammino offre un’esperienza di scoperta unica. Ogni tappa è un’opportunità per immergersi nella storia, nella cultura e nella gastronomia locale, con degustazioni di specialità gastronomiche e vini di produzione locale.
Il percorso è fruibile tutto l’anno, grazie all’assenza di quote elevate e alle caratteristiche del tracciato, che offre peculiarità diverse a seconda dei periodi. La guida ufficiale illustrata, il sito internet, la pagina Facebook e la webapp dedicata forniscono tutte le informazioni necessarie per affrontare il cammino.
Per i viaggiatori occasionali, consigliamo di affrontare l’AltraVia con una preparazione adeguata e un buon grado di allenamento. Ogni tappa offre punti di appoggio per il pernottamento e il pasto serale, ma è importante informarsi preventivamente su tariffe e aperture delle strutture. Non dimenticate di portare con voi una guida dettagliata e una traccia GPS per orientarvi lungo il percorso.
Per i viaggiatori esperti, l’AltraVia rappresenta un’opportunità unica per esplorare territori meno conosciuti e immergersi in un’esperienza di viaggio autentica. Considerate di percorrere il cammino in bicicletta, riducendo il numero di tappe e affrontando varianti che offrono panorami mozzafiato e sfide avvincenti.
In conclusione, l’AltraVia è un cammino che invita a rallentare, a scoprire e a riflettere. Ogni passo è un’opportunità per immergersi nella bellezza della natura, nella ricchezza della cultura e nella storia dei luoghi attraversati. Che siate viaggiatori occasionali o esperti, l’AltraVia vi offrirà un’esperienza indimenticabile, arricchendo il vostro spirito e il vostro cuore. Buon viaggio!
Sembra un percorso affascinante, ma 206 chilometri a piedi sono davvero tanti! Spero ci siano alternative più brevi per chi non è così allenato.
Davvero un'idea grandiosa! Finalmente un percorso che valorizza i nostri territori senza dover prendere l'auto. E poi, il fatto che sia accessibile tutto l'anno è un grande vantaggio.
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