Bellissima iniziativa! Valorizzare il territorio in questo modo è fondamentale. Spero che il percorso sia ben segnalato e mantenuto nel tempo.
L’eco di un millennio risuona tra le valli: un nuovo cammino escursionistico celebra la Valsesia.
Un itinerario inedito si apre nel cuore dell’Alto Piemonte, un invito a riscoprire la Valsesia attraverso un percorso che intreccia storia, natura e cultura. In occasione del millenario della prima attestazione ufficiale di Varallo, risalente al 10 giugno 1025, prende vita un cammino che si snoda da Varallo ad Alagna, offrendo un’esperienza immersiva nel territorio valsesiano. Questo percorso, ideato dalla Società Sportiva Dufour di Varallo, che nel 2025 celebra il suo 75° anniversario, in collaborazione con la sezione varallese del Club Alpino Italiano, si propone come un’autentica esplorazione a passo lento, un invito a riscoprire le radici e le bellezze di questa valle incantata.
Il cammino, più che una semplice escursione, è un vero e proprio viaggio nel tempo. Questo percorso *connette idealmente due luoghi emblematici citati nel documento millenario: il Castello dei Barbavara, situato a Roccapietra di Varallo, e l’Alpe Otro di Alagna. Rappresenta un viaggio nel tempo, un’occasione unica per riappropriarsi dell’essenza più profonda della valle e mettere in risalto il suo inestimabile patrimonio naturalistico e culturale. Il tracciato prende il via lungo la strada provinciale che congiunge Varallo a Balmuccia, per poi inoltrarsi su sentieri battuti e piste ciclabili che conducono fino ad Alagna, attraversando pittoreschi villaggi quali Scopa, Scopello, Pila, Piode, Campertogno e Mollia. Un’esperienza immersiva tra boschi rigogliosi, borghi ricchi di storia e panorami mozzafiato che catturano l’anima.
Il Cammino Varallo – Alagna è pensato per essere accessibile a tutti, sia agli appassionati di montagna che a coloro che desiderano semplicemente scoprire il territorio in modo lento e consapevole. Non prevede tappe fisse, ma punti di sosta strategici dove gli escursionisti possono apporre un timbro sulla propria credenziale, un documento che testimonia il loro percorso. Al termine del percorso, dopo aver raccolto tutti i timbri, si potrà ottenere un certificato commemorativo che attesta il completamento dell’impresa. Il percorso è variegato, alternando tratti su strada provinciale a sentieri escursionistici, piste ciclabili e tratti sterrati, spesso immergendosi in paesaggi intatti lungo le rive del fiume Sesia. Quest’esperienza offre vedute spettacolari, opportunità di contatto con le tradizioni locali e la possibilità di immergersi completamente nella natura incontaminata della Valsesia.
Prendendo avvio da Varallo, porta d’accesso alla Valsesia, si attraversa il ponte Antonini sul torrente Mastallone, costeggiando località come Scopelle e Valmaggia. È imperdibile la vista della frazione di Morca e del ponte sospeso edificato nel 1928. Proseguendo in direzione di Vocca, si rivelano le straordinarie formazioni geologiche del supervulcano valsesiano, riconosciuto patrimonio UNESCO, con l’opportunità di ammirare le Giavine Rosse, rocce ricche di olivina. A Balmuccia, la chiesa antica e l’antico teatro offrono un mix di storia e natura. Da qui, il cammino si immerge in sentieri sterrati e piste ciclabili. Giungendo a Scopa, si attraversa l’antico ponte di pietra delle Gole dei Dinelli, un punto speciale ai confini tra Europa e Africa. Proseguendo, si incontrano Scopello con la sua storica fonderia, Pila con l’antico ponte di frontiera dell’epoca napoleonica, e Piode, celebre per le cave di scisto. A Campertogno si rimane affascinati dalle sue dimore antiche e dalla fontana in pietra, mentre a Mollia, con la sua chiesa in stile barocco e la Villa Belli del Settecento, si ha la sensazione di osservare un’istantanea di un’epoca passata. Alagna, culla della cultura Walser, è la meta finale, con il panorama mozzafiato della Punta Gnifetti e l’ospitalità di un borgo alpino unico.
Il Cammino Varallo – Alagna è un’esperienza che va oltre la semplice escursione. È un invito a rallentare, ad osservare, a respirare, a lasciarsi sorprendere dalla natura, dalla cultura alpina e dai piccoli dettagli che rendono questo territorio unico. È un’opportunità per riscoprire il valore del tempo, del silenzio e della connessione con l’ambiente circostante.
Per i viaggiatori occasionali, consigliamo di suddividere il percorso in più tappe, godendosi appieno ogni singolo borgo e le sue peculiarità. Non abbiate fretta di arrivare alla meta, ma lasciatevi trasportare dalla bellezza del paesaggio e dalla cordialità degli abitanti. Per i viaggiatori più esperti, suggeriamo di esplorare i sentieri secondari e di addentrarsi nei boschi alla ricerca di angoli nascosti e panorami mozzafiato. La Valsesia è un tesoro da scoprire, un luogo dove la natura e la storia si fondono in un’armonia perfetta.
Questo cammino ci ricorda che il vero viaggio non è solo una questione di destinazione, ma soprattutto di percorso. È un’occasione per riscoprire noi stessi, per connetterci con la natura e per apprezzare la bellezza del mondo che ci circonda. Un invito a vivere ogni passo con consapevolezza e gratitudine.*
Bellissima iniziativa! Valorizzare il territorio in questo modo è fondamentale. Spero che il percorso sia ben segnalato e mantenuto nel tempo.
Mah, tutti questi cammini che spuntano come funghi...alla fine è sempre la solita solfa, cercano solo di attirare turisti. Speriamo almeno che non deturpino troppo la zona con 'ste iniziative.
Un cammino da Varallo ad Alagna? Ma non è un po' troppo lungo per i non esperti? Dovrebbero pensare anche a percorsi più brevi e facili, magari per famiglie con bambini.
Finalmente un'idea intelligente! Basta con la solita montagna mordi e fuggi, serve riscoprire il territorio con calma e rispetto. E poi, il timbro sulla credenziale è un'idea geniale!
Supervulcano valsesiano patrimonio UNESCO? Ma dai, non esageriamo! Sarà anche bello, ma ci sono posti ben più spettacolari nel mondo. Comunque, bel tentativo di promozione del territorio.
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