Il cicloturismo si rivela una pratica in costante ascesa, un approccio al viaggio che combina la passione per la bici con l’esplorazione di aree geografiche ricche di storia, cultura e delizie gastronomiche. In questo scenario, i Biciviaggi FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta) si presentano come un’occasione da non perdere per scoprire l’Italia e l’Europa pedalando. L’edizione del 2025 promette percorsi affascinanti, studiati per soddisfare sia i cicloturisti navigati che i neofiti di questa forma di turismo ecocompatibile. La FIAB, da sempre attiva nella promozione della mobilità su due ruote, offre con i Biciviaggi un’esperienza di viaggio senza pari, improntata alla condivisione, all’esplorazione graduale e al rispetto per l’ambiente.
L’offerta italiana dei Biciviaggi FIAB 2025 è particolarmente vasta e diversificata, con percorsi che attraversano alcune delle regioni più incantevoli del nostro Paese.
Ciclovia Pedemontana FVG 3 (30 aprile-4 maggio): Vincitrice dell’Oscar del cicloturismo 2024, questa ciclovia di 185 km si snoda tra le Alpi Giulie e Carniche, con partenza da Sacile e arrivo a Gorizia e Nova Gorica, capitali europee della cultura 2025. Il percorso, prevalentemente asfaltato (97%) con brevi tratti di sterrato, è adatto a cicloturisti con un minimo di allenamento. Lungo il tragitto, sarà possibile degustare prodotti tipici come il formaggio montasio, il prosciutto San Daniele e i vini DOC e DOCG del Collio e dei Colli orientali del Friuli. Da non perdere la visita ai borghi di Gemona e Cividale del Friuli, quest’ultima Patrimonio UNESCO.
Abruzzo, un grande museo permanente all’aperto (13-19 settembre): Un itinerario panoramico che parte e arriva a L’Aquila, attraversando la regione tra natura, cultura e gastronomia locale. Il percorso prevede tratti più impegnativi su strade a basso traffico e antichi tratturi, i sentieri della transumanza. Tra le località toccate, L’Aquila, le Grotte di Stiffe, Sulmona, Pescocostanzo, Castel di Sangro, Barrea e Anversa degli Abruzzi.
Maremma e le città del Tufo (9-12 ottobre): Un suggestivo itinerario nel sud della Maremma, tra le province di Grosseto e Viterbo, alla scoperta dei borghi di Sorano, Pitigliano e Sovana, che rientrano nel circuito della Civiltà del Tufo. Il percorso offre l’opportunità di ammirare le tracce di civiltà arcaiche e medievali, con una tappa impegnativa “Sulle strade dei Briganti” che attraversa il bosco della Selva del Lamone.
I Biciviaggi FIAB 2025 non si limitano all’Italia, ma offrono anche la possibilità di esplorare alcune delle destinazioni più affascinanti d’Europa.
Girona – Pirenei EV 8 – Rutes Vies Verdes (27 giugno-6 luglio): Un itinerario di 340 km con partenza e arrivo a Girona, in Spagna, che si snoda lungo la splendida Via Verde. Il percorso, di difficoltà media, prevede tappe a Olot, Molló, Céret, Peralada e Palamós, con la possibilità di ammirare vulcani, borghi medievali, foreste lussureggianti e la costa mediterranea. Il punto più alto del percorso è il Col d’Ares (1.510 metri), valico di frontiera con la Francia.
Il cammino di Santiago (9-22 agosto): Un’esperienza unica lungo uno dei cammini di pellegrinaggio più famosi al mondo. L’itinerario, da Burgos a Santiago de Compostela, prevede nove tappe da affrontare con una mountain bike adatta a terreni complessi o una e-bike, seguendo il più possibile il sentiero originale.
Da Fontainebleau a Etretat, passando per Parigi. Sulle tracce degli impressionisti (11-21 agosto): Un viaggio dedicato agli amanti dell’arte e dell’impressionismo, che permette di ammirare i paesaggi francesi che hanno ispirato i grandi maestri. Il percorso prevede tappe a Fontainebleau, Barbizon, Parigi, Auvers sur Oise, Giverny, Rouen e Etretat.
I Biciviaggi FIAB 2025 rappresentano un’opportunità straordinaria per vivere un’esperienza di viaggio autentica e sostenibile, alla scoperta di territori ricchi di storia, cultura e natura. Che siate cicloturisti esperti o alle prime armi, questi itinerari offrono un’occasione unica per immergervi nella bellezza del paesaggio, assaporare i prodotti tipici e conoscere nuove persone.
Consiglio per i viaggiatori occasionali: Se siete alle prime armi con il cicloturismo, vi consigliamo di scegliere un itinerario con un livello di difficoltà adatto alle vostre capacità fisiche e di prepararvi adeguatamente, sia dal punto di vista dell’allenamento che dell’equipaggiamento. Non dimenticate di portare con voi una borraccia, un kit di riparazione per la bicicletta e una mappa del percorso.
Nozione per i viaggiatori esperti: Per i cicloturisti più esperti, i Biciviaggi FIAB 2025 offrono l’opportunità di affrontare sfide più impegnative, come il Cammino di Santiago o la tappa “Sulle strade dei Briganti” in Maremma. In questi casi, è fondamentale avere una buona preparazione fisica e un’attrezzatura adeguata, oltre a una conoscenza approfondita del territorio.
In definitiva, i Biciviaggi FIAB 2025 sono un invito a rallentare, a riscoprire il piacere del viaggio lento e a vivere un’esperienza indimenticabile a contatto con la natura e la cultura. Un’occasione per riflettere sul nostro modo di viaggiare e per abbracciare un turismo più sostenibile e consapevole.
Il cicloturismo si rivela una pratica in costante ascesa, un approccio al viaggio che combina la passione per la bici con l’esplorazione di aree geografiche ricche di storia, cultura e delizie gastronomiche. In questo scenario, i Biciviaggi FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta) si presentano come un’occasione da non perdere per scoprire l’Italia e l’Europa pedalando. L’edizione del 2025 promette percorsi affascinanti, studiati per soddisfare sia i cicloturisti navigati che i neofiti di questa forma di turismo ecocompatibile. La FIAB, da sempre attiva nella promozione della mobilità su due ruote, offre con i Biciviaggi un’esperienza di viaggio senza pari, improntata alla condivisione, all’esplorazione graduale e al rispetto per l’ambiente.
L’offerta italiana dei Biciviaggi FIAB 2025 è particolarmente vasta e diversificata, con percorsi che attraversano alcune delle regioni più incantevoli del nostro Paese.
Ciclovia Pedemontana FVG 3 (30 aprile-4 maggio): Vincitrice dell’Oscar del cicloturismo 2024, questa ciclovia di 185 km si snoda tra le Alpi Giulie e Carniche, con partenza da Sacile e arrivo a Gorizia e Nova Gorica, capitali europee della cultura 2025. Il percorso, prevalentemente asfaltato (97%) con brevi tratti di sterrato, è adatto a cicloturisti con un minimo di allenamento. Lungo il tragitto, sarà possibile degustare prodotti tipici come il formaggio montasio, il prosciutto San Daniele e i vini DOC e DOCG del Collio e dei Colli orientali del Friuli. Da non perdere la visita ai borghi di Gemona e Cividale del Friuli, quest’ultima Patrimonio UNESCO.
Abruzzo, un grande museo permanente all’aperto (13-19 settembre): Un itinerario panoramico che parte e arriva a L’Aquila, attraversando la regione tra natura, cultura e gastronomia locale. Il percorso prevede tratti più impegnativi su strade a basso traffico e antichi tratturi, i sentieri della transumanza. Tra le località toccate, L’Aquila, le Grotte di Stiffe, Sulmona, Pescocostanzo, Castel di Sangro, Barrea e Anversa degli Abruzzi.
Maremma e le città del Tufo (9-12 ottobre): Un suggestivo itinerario nel sud della Maremma, tra le province di Grosseto e Viterbo, alla scoperta dei borghi di Sorano, Pitigliano e Sovana, che rientrano nel circuito della Civiltà del Tufo. Il percorso offre l’opportunità di ammirare le tracce di civiltà arcaiche e medievali, con una tappa impegnativa “Sulle strade dei Briganti” che attraversa il bosco della Selva del Lamone.
I Biciviaggi FIAB 2025 non si limitano all’Italia, ma offrono anche la possibilità di esplorare alcune delle destinazioni più affascinanti d’Europa.
Girona – Pirenei EV 8 – Rutes Vies Verdes (27 giugno-6 luglio): Un itinerario di 340 km con partenza e arrivo a Girona, in Spagna, che si snoda lungo la splendida Via Verde. Il percorso, di difficoltà media, prevede tappe a Olot, Molló, Céret, Peralada e Palamós, con la possibilità di ammirare vulcani, borghi medievali, foreste lussureggianti e la costa mediterranea. Il punto più alto del percorso è il Col d’Ares (1.510 metri), valico di frontiera con la Francia.
Il cammino di Santiago (9-22 agosto): Un’esperienza unica lungo uno dei cammini di pellegrinaggio più famosi al mondo. L’itinerario, da Burgos a Santiago de Compostela, prevede nove tappe da affrontare con una mountain bike adatta a terreni complessi o una e-bike, seguendo il più possibile il sentiero originale.
Da Fontainebleau a Etretat, passando per Parigi. Sulle tracce degli impressionisti (11-21 agosto): Un viaggio dedicato agli amanti dell’arte e dell’impressionismo, che permette di ammirare i paesaggi francesi che hanno ispirato i grandi maestri. Il percorso prevede tappe a Fontainebleau, Barbizon, Parigi, Auvers sur Oise, Giverny, Rouen e Etretat.
I Biciviaggi FIAB 2025 rappresentano un’opportunità straordinaria per vivere un’esperienza di viaggio autentica e sostenibile, alla scoperta di territori ricchi di storia, cultura e natura. Che siate cicloturisti esperti o alle prime armi, questi itinerari offrono un’occasione unica per immergervi nella bellezza del paesaggio, assaporare i prodotti tipici e conoscere nuove persone.
Consiglio per i viaggiatori occasionali: Se siete alle prime armi con il cicloturismo, vi consigliamo di scegliere un itinerario con un livello di difficoltà adatto alle vostre capacità fisiche e di prepararvi adeguatamente, sia dal punto di vista dell’allenamento che dell’equipaggiamento. Non dimenticate di portare con voi una borraccia, un kit di riparazione per la bicicletta e una mappa del percorso.
Nozione per i viaggiatori esperti: Per i cicloturisti più esperti, i Biciviaggi FIAB 2025 offrono l’opportunità di affrontare sfide più impegnative, come il Cammino di Santiago o la tappa “Sulle strade dei Briganti” in Maremma. In questi casi, è fondamentale avere una buona preparazione fisica e un’attrezzatura adeguata, oltre a una conoscenza approfondita del territorio.
In definitiva, i Biciviaggi FIAB 2025 sono un invito a rallentare, a riscoprire il piacere del viaggio lento e a vivere un’esperienza indimenticabile a contatto con la natura e la cultura. Un’occasione per riflettere sul nostro modo di viaggiare e per abbracciare un turismo più sostenibile e consapevole.
*
Il punto più elevato dell’itinerario corrisponde al Passo d’Ares (1.510 metri), varco di confine con la nazione francese.
Il percorso che va da Burgos a Santiago de Compostela si articola in nove frazioni, da compiersi con una mountain bike idonea a fondi accidentati, oppure con una e-bike, seguendo il più fedelmente possibile il tracciato originario.
Scopri come l'associazione terra di valdelsa e google hanno collaborato per correggere le indicazioni stradali…
Scopri come la Valtellina offre un'immersione totale nella natura e nella tradizione enogastronomica, con percorsi…
Scopri le meraviglie nascoste d'Italia con il 'Treno della Dolce Vita' o immergiti nella Spagna…
Ascea e Ceraso unite per riscoprire le radici del Mediterraneo: un itinerario europeo tra storia,…
Analizziamo il nuovo progetto ferroviario tra revival del lusso e impatto ambientale, valutando alternative sostenibili…
L'alleanza tra Shiruq e Mappamondo ridefinisce il turismo culturale con itinerari unici, dalla Groenlandia al…
View Comments
Bell'articolo! Mi piace che promuova un turismo più lento e rispettoso dell'ambiente. Vorrei tanto fare il percorso in Abruzzo, sembra un'esperienza immersiva nella natura.
Mah, tutto bello, ma 185 km in bici non sono proprio una passeggiata. Bisogna essere allenati, altrimenti ti rovini la vacanza.
Io ho fatto il cammino di Santiago a piedi, immagino in bici sia un'altra cosa! Comunque, se siete credenti, è un'esperienza che cambia la vita, al di là dello sport.
Ma scusate, ma se uno vuole fare una vacanza rilassante, perché dovrebbe faticare pedalando? Preferisco di gran lunga un bel resort con piscina e cocktail. Certo, il pianeta... bla bla bla.
Il cicloturismo è fantastico, ma occhio alle e-bike. Molti pensano che ti facciano fare tutto senza fatica, ma non è così. Bisogna comunque pedalare e allenarsi, altrimenti si rischia di farsi male! E poi, vogliamo parlare dell'impatto ambientale delle batterie?